La Canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della Natura Morta
![Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Canestra di frutta, 1597-1600. Olio su tela, cm. 47x61 Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca - Milano Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Canestra di frutta, 1597-1600. Olio su tela, cm. 47x61 Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca - Milano](http://www.arte.it/foto/600x450/4b/145355-01_canestra_satiro-2.jpg)
© Veneranda Biblioteca Ambrosiana / Mondadori Portfoli | Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Canestra di frutta, 1597-1600. Olio su tela, cm. 47x61 Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca - Milano
Dal 25 Novembre 2023 al 07 Aprile 2024
Asti
Luogo: Palazzo Mazzetti
Indirizzo: Corso Vittorio Alfieri 357
Orari: lunedì – domenica 10.00 - 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Curatori: Costantino D’Orazio
Telefono per informazioni: +39 0141 530403
E-Mail info: prenotazioni@fondazioneastimusei.it
Sito ufficiale: http://www.museidiasti.com
“La Canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della Natura Morta” è la straordinaria mostra che, a partire dal 25 novembre 2023 fino al 7 aprile 2024, a Palazzo Mazzetti di Asti vedrà protagonista indiscusso il celebre capolavoro del Merisi eccezionalmente prestata dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Una mostra unica nel suo genere che - a cura dello storico dell’arte Costantino D’Orazio - racconta la nascita e l’evoluzione nel tempo della Natura Morta, genere pittorico che, nell’intera Storia dell’Arte italiana, viene inaugurato da Caravaggio proprio con la sua celebre Canestra di frutta (1597-1600).
Da un Caravaggio agli inizi della sua carriera l’opera viene acquisita dal Cardinale Federico Borromeo alla fine del Cinquecento e poi donata dallo stesso prelato milanese alla Biblioteca Ambrosiana nel 1607.
Il successo di questo quadro è talmente immediato da produrre la nascita di un genere, che nella mostra verrà indagato attraverso oltre venti preziose tele prestate da prestigiose collezioni private – come la collezione Pallavicini e la collezione Cremonini – e da vari e importanti musei (dalla Galleria Borghese alla Venaria Reale), esempi significativi appartenenti sia all’iconografia precedente alla Canestra sia dipinti dopo l’apparizione della “fiscella” di Caravaggio.
La mostra, con il contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, con il patrocinio della Provincia di Asti, vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
Una mostra unica nel suo genere che - a cura dello storico dell’arte Costantino D’Orazio - racconta la nascita e l’evoluzione nel tempo della Natura Morta, genere pittorico che, nell’intera Storia dell’Arte italiana, viene inaugurato da Caravaggio proprio con la sua celebre Canestra di frutta (1597-1600).
Da un Caravaggio agli inizi della sua carriera l’opera viene acquisita dal Cardinale Federico Borromeo alla fine del Cinquecento e poi donata dallo stesso prelato milanese alla Biblioteca Ambrosiana nel 1607.
Il successo di questo quadro è talmente immediato da produrre la nascita di un genere, che nella mostra verrà indagato attraverso oltre venti preziose tele prestate da prestigiose collezioni private – come la collezione Pallavicini e la collezione Cremonini – e da vari e importanti musei (dalla Galleria Borghese alla Venaria Reale), esempi significativi appartenenti sia all’iconografia precedente alla Canestra sia dipinti dopo l’apparizione della “fiscella” di Caravaggio.
La mostra, con il contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, con il patrocinio della Provincia di Asti, vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
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