Chromo Sapiens
Dal 21 Maggio 2013 al 25 Maggio 2013
Firenze
Luogo: Archivio di Stato
Indirizzo: viale Giovine Italia 6
Orari: da martedì a venerdì 10-18; sabato 10-14
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 263201/ 339 5069593
E-Mail info: giuliacoli@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.archiviodistato.firenze.it/nuovosito/
The New Florence Biennale colora l’Archivio di Stato: si intitola “CHROMO SAPIENS” la collettiva che avrà luogo nella Sala Mostre dal 21 al 25 maggio in occasione di Florence Design Week. Sette artisti dell’entourage di The New Florence Biennale espongono sei opere ad alto contenuto cromatico, accendendo una riflessione critica aggiornata all’era digitale sulla tematica della IX edizione di Florence Biennale (30 novembre-8 dicembre 2013), “Etica DNA dell’Arte”.
“CHROMO SAPIENS” esplora l’evoluzione del colore nell’architettura, nel design e nell’arte, frutti del prolungamento dell’attività cognitiva dell’uomo sull’ambiente circostante. Colore come ornamento, simbolo, risposta emotiva, percezione, attenzione, comunicazione: declinato da sette artisti nella propria biodiversità socio-culturale. Matteo Pizzolante, classe 1989, lavora “sull’energia della materia – dichiara l’artista - riproducendo micro esplosioni, dilatazioni formali, rigonfiamenti, disgregazioni, chiare analogie a processi fisici universali, ma soprattutto a intimi microcosmi individuali”. Come nel caso dell’opera esposta all’Archivio, intitolata “Pulsazione” (2013, acrilico su stampa fotografica, 84x60 cm).
Antonio Pizzolante privilegia invece “soluzioni archetipe, primarie, essenziali, intese a ritrovare nella memoria e nella centralità dell’uomo il ruolo dell’arte. La mia è un’indagine continua – afferma - sulle materie e sulle loro possibili contaminazioni sfocia in una dimensione comunicativa capace di evocare quell’incisiva essenza mediterranea, matrice della cultura europea”. E che si ritrova nell’opera “Vestibolo del Sole” (2013, tecnica mista, 90 X 1.10 cm). Erica Tamborini e Diego Pasqualin, entrambi under 30, compongono il sodalizio artistico ETDP. All’Archivio di Stato espongono l’enigmatica composizione in rhodoid dal titolo “I Gioielli del Cardinale” (2011).
Maria Teresa Sabatiello porta a Firenze il frutto di “un lavoro di ricerca, meticolosa e attenta, che si materializza nella pittura di sassi. La pietra svela la propria “Essenza vitale” attraverso il colore” (2012, Acrilico su Pietra Marina, 22x38x13 cm). Artista multidisciplinare, originario di Panama, ma fiorentino d’adozione da oltre 25 anni, Aristides Urena interroga il colore blu. Le sue opere sono una “biblioteca di riferimenti, che si sviluppa attraverso un’infinità di contesti interpretativi”. L’opera in mostra è “Fontana Ruiseñores” (2012, 100x120cm -Acrilico su tela).
Luigi Mapelli, in arte Mapo, da anni impegnato nel campo della grafica, si è specializzato nel “coniugare la passione per la fotografia a quella per la pittura utilizzando l’arte in modo interdisciplinare. Forme reali riprese dall’obiettivo della macchina fotografica diventano oniriche attraverso un uso sapiente della tempera e della pittura a olio. Ampi spazi vuoti, come nel caso di “Battiti d’ali” (2012, tecnica mista 3d anaglifo colori olio su tela, 70x90 cm) permettono di raggiungere un equilibrio armonico di forme e colori”.
“CHROMO SAPIENS” esplora l’evoluzione del colore nell’architettura, nel design e nell’arte, frutti del prolungamento dell’attività cognitiva dell’uomo sull’ambiente circostante. Colore come ornamento, simbolo, risposta emotiva, percezione, attenzione, comunicazione: declinato da sette artisti nella propria biodiversità socio-culturale. Matteo Pizzolante, classe 1989, lavora “sull’energia della materia – dichiara l’artista - riproducendo micro esplosioni, dilatazioni formali, rigonfiamenti, disgregazioni, chiare analogie a processi fisici universali, ma soprattutto a intimi microcosmi individuali”. Come nel caso dell’opera esposta all’Archivio, intitolata “Pulsazione” (2013, acrilico su stampa fotografica, 84x60 cm).
Antonio Pizzolante privilegia invece “soluzioni archetipe, primarie, essenziali, intese a ritrovare nella memoria e nella centralità dell’uomo il ruolo dell’arte. La mia è un’indagine continua – afferma - sulle materie e sulle loro possibili contaminazioni sfocia in una dimensione comunicativa capace di evocare quell’incisiva essenza mediterranea, matrice della cultura europea”. E che si ritrova nell’opera “Vestibolo del Sole” (2013, tecnica mista, 90 X 1.10 cm). Erica Tamborini e Diego Pasqualin, entrambi under 30, compongono il sodalizio artistico ETDP. All’Archivio di Stato espongono l’enigmatica composizione in rhodoid dal titolo “I Gioielli del Cardinale” (2011).
Maria Teresa Sabatiello porta a Firenze il frutto di “un lavoro di ricerca, meticolosa e attenta, che si materializza nella pittura di sassi. La pietra svela la propria “Essenza vitale” attraverso il colore” (2012, Acrilico su Pietra Marina, 22x38x13 cm). Artista multidisciplinare, originario di Panama, ma fiorentino d’adozione da oltre 25 anni, Aristides Urena interroga il colore blu. Le sue opere sono una “biblioteca di riferimenti, che si sviluppa attraverso un’infinità di contesti interpretativi”. L’opera in mostra è “Fontana Ruiseñores” (2012, 100x120cm -Acrilico su tela).
Luigi Mapelli, in arte Mapo, da anni impegnato nel campo della grafica, si è specializzato nel “coniugare la passione per la fotografia a quella per la pittura utilizzando l’arte in modo interdisciplinare. Forme reali riprese dall’obiettivo della macchina fotografica diventano oniriche attraverso un uso sapiente della tempera e della pittura a olio. Ampi spazi vuoti, come nel caso di “Battiti d’ali” (2012, tecnica mista 3d anaglifo colori olio su tela, 70x90 cm) permettono di raggiungere un equilibrio armonico di forme e colori”.
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