Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere
Dal 04 Maggio 2022 al 18 Settembre 2022
Roma
Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Indirizzo: Via Guido Reni 4/a
Orari: da martedì a venerdì 11 – 19; sabato e domenica 10 – 19. La biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
Curatori: Margherita Guccione, Alessandra Mauro
Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 9
Sito ufficiale: http://www.maxxi.art
L’uomo e il suo spazio sociale nella natura concreta e analogica del maestro della fotografia di reportage e indagine sociale.
Il racconto si snoda lungo un percorso di oltre 150 fotografie, tra le più celebri, le meno conosciute, fino a quelle inedite: un patrimonio visivo unico, dal dopoguerra a oggi, caratterizzato dalla coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio “artigianale” alla pratica fotografica.
Dalla Venezia delle prime immagini alla Milano dell’industria, degli intellettuali, delle lotte operaie; dai luoghi del lavoro (i reportage realizzati per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, e soprattutto Olivetti) a quelli della vita quotidiana; dagli ospedali psichiatrici (con Morire di classe del 1968), all’universo degli zingari; dai tanti piccoli borghi rurali alle grandi città; dall’Aquila colpita dal terremoto al MAXXI in costruzione fotografato nel 2009.
Attraverso un percorso fluido e non cronologico, la mostra offre una riflessione sui caratteri peculiari della ricerca di Berengo Gardin: la centralità dell’uomo e della sua collocazione nello spazio sociale; la natura concretamente ma anche poeticamente analogica della sua “vera” fotografia (non tagliata, non manipolata); la potenza e la specificità del suo modo di costruire la sequenza narrativa, che non lascia spazio a semplici descrizioni dello spazio ma costruisce naturalmente storie.
Dalla Venezia delle prime immagini alla Milano dell’industria, degli intellettuali, delle lotte operaie; dai luoghi del lavoro (i reportage realizzati per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, e soprattutto Olivetti) a quelli della vita quotidiana; dagli ospedali psichiatrici (con Morire di classe del 1968), all’universo degli zingari; dai tanti piccoli borghi rurali alle grandi città; dall’Aquila colpita dal terremoto al MAXXI in costruzione fotografato nel 2009.
Attraverso un percorso fluido e non cronologico, la mostra offre una riflessione sui caratteri peculiari della ricerca di Berengo Gardin: la centralità dell’uomo e della sua collocazione nello spazio sociale; la natura concretamente ma anche poeticamente analogica della sua “vera” fotografia (non tagliata, non manipolata); la potenza e la specificità del suo modo di costruire la sequenza narrativa, che non lascia spazio a semplici descrizioni dello spazio ma costruisce naturalmente storie.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 15 giugno 2024 al 01 settembre 2024
Milano | Palazzo Reale
Philippe Halsman. Lampo di genio
-
Dal 18 giugno 2024 al 20 ottobre 2024
Aosta | Museo Archeologico Regionale di Aosta
Artenumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo
-
Dal 16 giugno 2024 al 16 giugno 2024
Ragusa | Palazzo Arezzo di Donnafugata
Capolavori intorno a Caravaggio
-
Dal 17 giugno 2024 al 10 ottobre 2024
Milano | Museo Stefano Bardini
Leonardo Meoni. Gli altri colori purtroppo, sono tutti caduti
-
Dal 13 giugno 2024 al 03 novembre 2024
Firenze | Museo degli Innocenti
Yōkai. Mostri, Spiriti e altre inquietudini nelle Stampe Giapponesi
-
Dal 14 giugno 2024 al 03 novembre 2024
Milano | Castello Sforzesco
Ballo&Ballo. Fotografia e design a Milano, 1956-2005