Wildlife photographer of the year: la natura dà spettacolo e si fa arte
Wildlife Photographer of the Year |
11/11/2012
Milano - "In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso", scriveva Aristotele. Di questa grande verità racchiusa in una sola frase riesce a dare conto la bella mostra allestita nei suggestivi spazi del Museo Minguzzi di Milano, ricavati da un’antica ghiacciaia del XVII secolo. L'esposizione comprende cento scatti provenienti dalla Wildlife Photographer of the Year Competition, il concorso di fotografia naturalistica più prestigioso al mondo, che quest'anno è giunto alla sua 47° edizione.
Paesaggi sconfinati, universi sottomarini, animali selvatici fotografati direttamente nel loro habitat, angoli di natura incontaminata: ogni soggetto cattura lo sguardo con una forza di attrazione sorprendente. Il materiale in esposizione, tutto selezionato da esperti di fotografia e naturalisti e di proprietà del Natural History Museum di Londra e del BBC Wildlife Magazine, ha infatti un'eccezionale qualità tecnica e artistica.
Al concorso hanno partecipato fotografi provenienti da 95 paesi del mondo per un totale di circa 41.000 scatti. Il premio più ambito, il Veolia Environnement Wildlife Photographer of the Year, per il 2011 è andato a un fotografo spagnolo, Daniel Beltrà, che ha documentato la catastrofe avvenuta il 20 aprile del 2010 nel Golfo del Messico, a seguito dell'esplosione del pozzo petrolifero Deepwater. L'opera ha un titolo provocatorio, di un'ironia agghiacciante: "Natura morta in olio".
Nicoletta Speltra
Paesaggi sconfinati, universi sottomarini, animali selvatici fotografati direttamente nel loro habitat, angoli di natura incontaminata: ogni soggetto cattura lo sguardo con una forza di attrazione sorprendente. Il materiale in esposizione, tutto selezionato da esperti di fotografia e naturalisti e di proprietà del Natural History Museum di Londra e del BBC Wildlife Magazine, ha infatti un'eccezionale qualità tecnica e artistica.
Al concorso hanno partecipato fotografi provenienti da 95 paesi del mondo per un totale di circa 41.000 scatti. Il premio più ambito, il Veolia Environnement Wildlife Photographer of the Year, per il 2011 è andato a un fotografo spagnolo, Daniel Beltrà, che ha documentato la catastrofe avvenuta il 20 aprile del 2010 nel Golfo del Messico, a seguito dell'esplosione del pozzo petrolifero Deepwater. L'opera ha un titolo provocatorio, di un'ironia agghiacciante: "Natura morta in olio".
Nicoletta Speltra
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Brescia | Dal 15 maggio il roadshow in giro per l’Italia
Il Rinascimento inquieto di Brescia in una grande mostra
-
Roma | A Roma dal 15 maggio al 3 ottobre
Alle Terme di Caracalla la fotografia d'autore è nel segno di Narciso
-
Milano | Dal 14 maggio al 13 ottobre al Museo Diocesano Carlo Maria Martini
A Milano l'umanità di Robert Capa in 300 scatti
-
Firenze | Dal 22 giugno in una grande mostra
A Firenze Louise Bourgeois in 100 opere
-
Bologna | Fino al 30 giugno a Palazzo Bentivoglio
A Bologna l'Atelier Morandi rivive negli scatti di Luigi Ghirri
-
Mondo | Dal 28 maggio a ottobre
Il Caravaggio "riscoperto" in mostra al Prado di Madrid