Andrea Ravo Mattoni. Echo in Venice

Andrea Ravo Mattoni. Echo in Venice, Street Art Place Venezia

 

From 05 Novembre 2017 to 21 Novembre 2017

Venice

Place: Street Art Place Venezia

Address: Fondamenta Zorzi 523

Times: 10am-07pm. Closed on Tuesday

Responsibles: Davide Rossillo

Organizers:

  • Memorie Urbane
  • Street Art Place

Telefono per informazioni: +393490567388

Official site: http://https://www.streetartplace.com/



Memorie Urbane e Street Art Place sono liete di annunciare l’apertura di un’area espositiva nel cuore di Venezia, a pochi passi dal Peggy Guggenheim, il secondo museo più visitato della città.

Ad inaugurare lo spazio sarà Andrea Ravo Mattoni con una mostra personale dal titolo “Echo in Venice” dove, per la prima volta, esporrà la sua produzione artistica legata al progetto dal Classicismo al Contemporaneo.

Provieni da una famiglia legata al mondo nell’arte, tuo padre, tuo zio e tuo nonno erano artisti, quanto hanno influenzato la tua formazione?
Hanno molto influenzato la mia formazione e nel contempo mi hanno donato grande libertà d’espressione. Provenivano tutti da ambienti artistici molto diversi e lontani nel tempo fra loro, mio padre si occupava di arte comportamentale e concettuale, mio zio era un illustratore e mio nonno invece era più legato ad un tipo di pittura classica avendo frequentato l’Accademia di Brera nei primi del ‘900. Io sono un sunto di tutto ciò, ho iniziato a dipingere graffiti nel 1995 ed è stato per me trovare una mia strada personale, una sorta di “rottura” pur mantenendo un forte legame con ciò che mi ha insegnato mio padre ed ho carpito dai dipinti di mio nonno e dai disegni di mio zio.

Quando e come ti sei avvicinato al mondo della street art?

Ho iniziato a dipingere con le bombolette nel 1995 nella maniera più “canonica” esprimendomi attraverso le lettere, piano piano affinando la tecnica mi sono avvicinato sempre più al figurativo. Ho interrotto nei primi anni duemila, entrando all’accademia di Brera, e mi sono inizialmente staccato dall’utilizzo degli spray, concentrandomi su di una ricerca pittorica ad olio ed acrilico, ispirandomi soprattutto alla pittura inglese della seconda meta del novecento, successivamente ho messo assieme le due esperienze ed ho ripreso ad utilizzare lo spray, sviluppando quello che ora è il mio stile e la mia direzione come street artist.

Ti va di raccontarci qualcosa del tuo “progetto dal classicismo al contemporaneo”?
è un progetto ambizioso, voglio creare un forte legame fra passato e presente, cercando di conciliare la pittura classica con una tecnica estremamente contemporanea come la pittura a spray.
Sui muri lavoro creando un forte legame fra l’opera che realizzo ed il territorio dove vado ad operare, nel progetto questo dettaglio è fondamentale. Uno degli obbiettivi è far avvicinare molte più persone a questo tipo di arte, che penso debba essere percepita come un patrimonio per ognuno di noi, nessuno escluso, e nel contempo dare una nuova visione di quello che sono gli spray che spesso vengono solo erroneamente abbinati a tag e graffiti, in questo modo gli sto dando una visione più amplia

A novembre aprirà una tua mostra personale dal titolo “Echo in Venice” che inaugurerà lo spazio veneziano della galleria Street Art Place. Sarà la prima mostra legata al tuo “progetto dal classicismo al contemporaneo”, fortemente voluta dal curatore Davide Rossillo che ha creduto molto in questo sviluppo artistico dal muro alla tela. Le opere che presenterai al pubblico saranno come un eco dei grandi capolavori dell’arte moderna, come le hai ideate e cosa le distingue dai grandi capolavori dai quali trai ispirazione?

Sono molto orgoglioso di presentare per la prima volta su tela questo progetto, attraverso Street Art Place | Venice. Davide ha fin da subito dimostrato un grande entusiasmo nei confronti di questa fusione fra passato e presente, le opere che presento sono interamente realizzate a spray su tela e a differenza del progetto sui muri, dove tendo a ricreare fedelmente le opere che realizzo, su tela ho lavorato su due linguaggi differenti, il primo è un utilizzo di colori molto forti nello sfondo tali da rendere le opere estremamente attuali e contemporanee, e da qui emergono dei dettagli di opere classiche, Velazquez, Caravaggio Vermeer e moltissimi altri che riaffiorano sulla tela, come se riemergessero dal passato. Non per altro i titoli iniziano tutti dalla parola echo, eco, un eco dal passato che torna nella contemporaneità a testimonianza del legame profondo che esiste con questi grandi maestri ed il mio lavoro.

In occasione della mostra hai lavorato anche a delle serie limitate finite a mano tratte dalle opere su tela che hai realizzato, cosa le distingue da quest’ultime?
Sono delle fine art delle opere realizzate su tela, alcune rifinite a spray altre con carta oro, sono una testimonianza di quello che è il mio concetto di ripetizione. Come su tela realizzo più e più volte lo stesso soggetto con variazioni cromatiche e di dimensioni, il realizzare delle fine art in tiratura limitata è stata la conseguenza logica del mio modus operandi, e debbo dire che sono molto soddisfatto di questi lavori.

Le opere di Andrea Ravo Mattoni sono disponibili sul sito della galleria

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