Gianni Pettena. Beyond Environment

Gianni Pettena, Clay house, during performance Salt Lake City, Usa 1972

 

Dal 28 Marzo 2015 al 19 Aprile 2015

San Giovanni Valdarno | Arezzo

Luogo: Casa Masaccio

Indirizzo: corso Italia 83

Orari: feriali 15- 19; festivi 10-12 / 15-19

Curatori: Emanuele Piccardo, Amit Wolf

Enti promotori:

  • Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts
  • Woodbury University

Telefono per informazioni: +39 055 9126283

E-Mail info: casamasaccio@comunesgv.it

Sito ufficiale: http://www.casamasaccio.it


Beyond Environment è un progetto di Emanuele Piccardo e Amit Wolf che indaga il concetto di environment attraverso il lavoro dell'artista Gianni Pettena, realizzato con il sostegno della Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts e della Woodbury University. L'esposizione a Casa Masaccio centro per l'arte contemporanea , realizzata in collaborazione con la Regione Toscana e con il centro per l’arte con temporanea Luigi Pecci di Prato nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”, rappresenta la prima tappa europea, dopo l'appuntamento espositivo presso LACE, Los Angeles Contemporary Exhibitions (2014).
Il progetto Beyond Environment è formato da una esposizione, un libro in lingua inglese edito da Actar e l'edizione italiana curata dall a casa editrice plug_in.

Beyond Environment lavora su i diversi significati di environment, in Europa e America, tra arte e natura, nel decennio Sessanta - Settanta. Gianni Pettena agisce come un ponte tra le due situazioni. In Italia, formatosi più nelle gallerie d'arte (Sperone e L'Attico) che nella Facoltà di Architettura di Firenze, Pettena dialoga più che con i “radicali” ( superarchitetti) con artisti come Mario Merz e Jannis Kunellis. In America i rapporti sono con Kaprow e Matta - Clark, e in part icolare con Robert Smithson, a partire dal periodo in cui Pettena si trovava a Salt Lake City, invitato dall'Università dello Utah nel 1972. 

Il progetto confronta i differenti contesti, quello italiano e quello nordamericano, e gli aspetti della ricerca radicale in Europa e della land art e del happening negli USA. In Italia, i superarchitetti radicali agiscono nel clima della contestazione studentesca, dal '63 al '68, e "occupano" le piazze per narrare, attraverso l'happening e le performance, il proprio pensiero.

In America, il contesto artistico, consente un atteggiamento più autonomo. L'environment, teorizzato da Kaprow, è un ambiente fisico costruito in una galleria, che si espande sempre più verso l'esterno, per comprendere siti e contesti ambientali, precedendo e in consonanza con la prima land art: tra questi artisti emerge, per ricchezza di contributi critici e sperimentali, la figura di Robert Smithson.

Nel 1971, Pettena inizia la sua avventura americana a Minneapolis. Lasciato il backgr ound politico - culturale europeo del '68, rimane nel contesto urbano e introduce nella città elementi “naturali, come dimostrano le Ice House I e II, progetti con i quali sembra stabilire un dialogo con Fluids di Kaprow ( un volume di ghiaccio realizzato a Pasadena nel '67). Con Smithson, che aveva conosciuto a Roma durante la realizzazione di Asphalt Rundown, dialoga sul rapporto tra opera e natura in una conversazione poi pubblicata sulla rivista Domus. L'uso di un elemento immateriale come l'acqua che si fa materiale, trasformandosi in ghiaccio, quindi in elemento tridimensionale, è una caratteristica del Pettena americano. Evidente anche nel progetto della Clay House (realizzato a Salt Lake City nel 1972), una casa della middle - class rivestita manualmente di creta, e così trasformata anche in uno statement linguistico ideologico.

Beyond Environment per Casa Masaccio/centro per l'arte contemporanea amplia i suoi contenuti enfatizzando il rapporto che lega Pettena e gli UFO a San Giovanni Valdarno, fin dal Premio Masaccio(1968), con l’ intervento architettonico su Palazzo d'Arnolfo eseguito da Gianni Pettena, Dialogo Arnolfo - Pettena e l'happening del Gruppo Ufo, Chicken Circus Circulation, ovvero Happenvironment ovvero Superurbeffimero n.7. L'inserimento di nuovi materiali presenti solo nel libro, come le fotografie di Record, Fluids e gli score dei 18 happenings in six part di Kaprow, insieme alla serie della Spiral Jetty di Smithson fotografata dal curatore/fotografo Emanuele Piccardo.

Iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nell'ambito del progetto regionale: "Cantiere Toscana Contemporanea".

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