Corrado Cagli. Attualità per il tempo della continuità

Corrado Cagli, Concertino, 1940, tecnica mista su carta, Roma, collezione privata.

 

Dal 14 Ottobre 2016 al 04 Dicembre 2016

Asti

Luogo: Palazzo Mazzetti

Indirizzo: corso Vittorio Alfieri 357

Orari: da martedì a domenica 10.30-18.30

Curatori: Angelo Calabrese, Francesco Muzzi, Giuseppe Briguglio

Enti promotori:

  • Fondazione Palazzo Mazzetti
  • Città di Asti

Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3

Telefono per informazioni: +39 0141 530403

E-Mail info: info@palazzomazzetti.it

Sito ufficiale: http://www.palazzomazzetti.it



Dal 15 ottobre al 4 dicembre 2016 Palazzo Mazzetti ospita la mostra “Corrado Cagli. Attualità per il tempo della continuità.”, a cura di Angelo Calabrese, Francesco Muzzi e Giuseppe Briguglio.
La mostra, promossa da Fondazione Palazzo Mazzetti e Città di Asti, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, è realizzata in collaborazione con l’Archivio Cagli di Roma e ha ricevuto il patrocinio di Regione Piemonte e Provincia di Asti.
In occasione della mostra, l’Archivio Cagli di Roma, nella persona del Commendator Francesco Muzzi, donerà al museo l’opera Doña Caetano, 1973 (olio su tela, cm 130 x 95)
 
La mostra su Corrado Cagli (Ancona, 1910 – Roma, 1976), grande figura di creatore, intellettuale e promotore culturale, è una doverosa commemorazione dell’artista nel quarantesimo anniversario della scomparsa, ma anche l’omaggio al direttore dell’Arazzeria astigiana del Maestro Ugo Scassa (dal 1960 al 1976) che realizzò gli arazzi per le grandi navi transoceaniche. Nell’epoca in cui la Leonardo da Vinci, la Raffaello e la Michelangelo furono prestigiose gallerie d’arte viaggianti, l’attività dell’arazzeria rappresentò un capitolo unico nell’ambito del rapporto della città di Asti con l’ambiente artistico e culturale della seconda metà del Novecento.
La mostra è un excursus cronologico sull’attività produttiva di questo grande artista che permette di far comprendere al pubblico l’immensa poliedricità e la grande padronanza delle tecniche pittoriche, ma soprattutto comprendere nella sua arte temi premonitori sul futuro dell’uomo perché come diceva Paul Valery “Il pittore non deve dipingere quello che si vede ma quello che si vedrà”.
Il percorso di visita si apre con opere appartenenti al periodo della Scuola romana e prosegue con la sezione dedicata al Periodo americano. In queste sale sono esposte la Natura morta, Il cranio e la candela e Concertino datate 1940, probabilmente le prime opere del Maestro in terra americana, raggiunta dopo l’esilio a causa delle leggi razziali, nelle quali si vede ancora l’influsso del post-cubismo. L’esposizione prosegue con i lavori del periodo post bellico e con una rassegna delle tecniche e degli stili pittorici sperimentati da Cagli: dall’astratto al formale, dall’olio al pastello. Nel piano interrato sono raccolti i disegni che spaziano dai primi anni ’30 del XX secolo fino al 1976, anno della sua morte; qui sono esposte sei rarissime ceramiche degli anni ’28 – ‘29, testimonianza della fase in cui Cagli fu direttore artistico della fabbrica Rometti ad Umbertide, ed altre sculture.
L’ultima sezione accoglie tre fantastici arazzi commissionati dall’artista all’Arazzeria Scassa tra cui La ruota della fortuna ed Enigma del Gallo di cui si possono vedere gli originali.

Corrado è il maestro che supera il secolo cui ha dato Luce, perché moderno per il tempo a venire, per testimoniata eticità e per avere intuito, per altezza d’ingegno e personale concezione dell’arte, che, nel vivente universo, macrocosmo e microcosmo hanno d’immutabile solo il mutamento. Le sue logiche multiple sono indicativamente esemplari per l’arte che oggi fa i conti con la realtà. Ricerche spaziali, motivi cellulari, esperienze informali, danno l’esempio di un fervore immaginativo aperto alla più ampia ricerca.  Il maestro indiscusso passa dal totemismo ai grandi poeti, dalla figurazione allegorica ai labirinti di Psiche, dai ritratti alle logiche ritmico strutturali, ai miti mediterranei, alle maschere, alle scene e costumi teatrali, irripetibile, indocile alle sovrastrutture, laico e forte di una religiosità aperta, conciliata a ogni ricchezza spirituale. Cantò la natura, investigò nel cuore dei poeti, interpretò la cronaca e la storia, rese onore agli eroi, quelli ignoti e quelli celebrati dal mito, incontrò contadini, guerrieri e briganti. La legge di Cagli propone vie maestre di libertà, di creatività, di leonardesca ricerca nell’universale interrelazione di tutte le cose e di tutti gli eventi: un vate per il tempo che s’infutura. [Angelo Calabrese]

Inaugurazione venerdì 14 ottobre 2016 ore 18

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