Josè Molina. A Hero never Dies

Josè Molina, A modern hero, 2020

 

Dal 24 Giugno 2020 al 30 Agosto 2020

Rodengo Saiano | Brescia

Luogo: Franciacorta Outlet Village

Indirizzo: piazza Cascina Moie 1/2

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20

Curatori: Deodato Arte

Costo del biglietto: Ingresso gratuito



Un nuovo progetto espositivo dedicato all’arte contemporanea viene proposto ai clienti del Franciacorta Outlet Village: A HERO NEVER DIESè la mostra dell’artista spagnolo Josè Molina, ospitata dal 24 giugno al 30 agosto nello spazio espositivo del Village.

La mostra, curata nell’allestimento artistico dalla galleria milanese Deodato Arte, presenta una trentina di opere originali, retouchè e grafiche coloratissime, realizzate sia con la tecnica mista che ad olio e acrilico su carta dall’eclettico artista spagnolo. Una selezione del tutto originale di un nuovo ciclo stilistico  che si discosta e si distingue dalle precedenti opere di Molina, riprendendo in modo del tutto naturale il tema del gioco e della classicità applicato a soggetti iconici, ma non per questo non interpretabili del mondo dell’arte. Una tematica alquanto Pop – nell’accezione di popolare e quindi vicina alla gente e al genius loci-  e originale al tempo stesso, del tutto in linea con il percoso  espositivo scelto dalla direzione del Franciacorta Outlet Village per le mostre d’arte realizzate in precedenza.  

A Hero never Dies risponde ad una delle più importanti funzioni dell’arte secondo Josè Molina, ovvero tenere accesa la memoria, facendo rivivere attraverso l’immagine personaggi che sono testimoni indiscussi del passato o del presente. Sono persone che hanno influenzato o stanno influenzando le nostre vite: da Salvator Dalì a Picasso -che l’artista considera i suoi maestri-, da Freddy Mercury a Obama, la galleria dei soggetti moliniani sono un percorso nel mito e nella memoria di ognuno che diventa però memoria collettiva. La sua vuole essere una rilettura, talvolta per omaggiare, talvolta per criticare in modo leggero ma penetrante. L’idea di reinterpretare capolavori dell’arte Occidentale e personaggi del nostro tempo attraverso il gioco è  il suo modo di proporre un’arte accessibile a tutti, stabilendo un contatto più diretto con il pubblico.

In mostra  per tutto il periodo estivo fino al 30 agosto con ingresso libero ma contingentato e gratuito, il percorso espositivo del Franciacorta Outlet Village presenta una sezione dedicata all’Italia con 4 soggetti iconici che testimoniano ancora una volta quanto sia incisiva ed attuale l’influenza della Arte Italiana tra questi soggetti Portrait of Giovanna, una reinterpretazione dell’opera di Domenico Ghirlandaio dedicata a Giovanna Tornabuoni.

Infine, pensando ai momenti bui vissuti nella quotidianità di questi ultimi mesi, Molina ha realizzato l’opera A modern Hero – A Hero Never dies; un soggetto attuale e di particolare significato che il Franciacorta Outlet Village e la Galleria Deodato omaggieranno nelle prossime settimane -in forma di stampa- ad alcuni degli ospedali e delle cliniche bresciane che hanno avuto reparti Covid- 19, come testimonianza e tributo ai medici, agli infermieri e a tutto il personale ospedaliero impegnato con grande abnegazione nella lotta contro la pandemia.

Nelle opere di Molina convivono due codici distinti che forniscono una singolare chiave di lettura: il gioco e la classicità. Un binomio dall’esito stupefacente in cui gli sfondi stessi delle opere sono parte integrante, se non la vera e propria narrazione; sono le storie che vive il personaggio in primo piano. I corpi statici presi dai Lego, si trasformano in miti universali e ne portano in evidenza le caratteristiche somatiche e sintattiche che ce li rendono così familiari. Il titolo AHero Never Dies non vuole proiettare queste figure in una dimensione che non ci appartiene in quanto umani, ma piuttosto farli sentire più vicini a noi attraverso uno sguardo di tenerezza o ironia a volte più pungente. Se da un certo punto di vista la collezione rappresenta una sfida e una novità assoluta nella produzione di Molina, dall’altro strizza l’occhio al passato dell’artista, al mondo del design e dell’immagine corporate che l’artista ha vissuto da protagonista nel periodo in cui collaborava con diversi brand internazionali

Così Josè Molina celebra la scomparsa nei mesi scorsi dell’inventore degli omini Lego: “Come artista, ringrazio Jens-Nygaard Knudsen recentemente scomparso. Ha fatto rivivere in me la nostalgia per il gioco e una certa voglia di spensieratezza che hanno ispirato la creazione di questo mio nuovo ciclo di lavori. Inoltre leggendo della sua morte mi colpì il passaggio in cui si diceva che con il suo team decise che gli omini sarebbero stati gialli in modo da evitare qualsiasi connotazione razziale, un messaggio assolutamente coerente con l’arte che annulla barriere e distanze”.

“Non è stato semplice trovare una mostra che potesse dialogare con il nostro pubblico dopo il successo avuto dall’ultima esposizione del Village dedicata a Banksy.” – afferma Gianluca Rubaga, center manager del Franciacorta Outlet Village- “D’altro canto, non potevamo perdere quel fil rouge e quel valore comunicativo che il percorso nell’arte “Pop” ci ha portato a creare in questi anni. La scelta di presentare ai visitatori del centro questo nuovo ciclo di opere dell’artista spagnolo Josè Molina ci è sembrato da subito un modo giocoso e gioioso per riprendere una tematica apparentemente semplice nell’approccio ma carica di significato.

La disponibilità poi offerta dall’artista nel tributare un proprio omaggio artistico al personale sanitario impegnato in prima linea nella lotta alla pandemia negli ospedali bresciani, ci pare degno di rilievo e testimone di una sensibilità umana che rende ancor più interessante e completo il percorso espositivo.”

“Le opere del nuovo ciclo di Molina – afferma il gallerista Deodato Salafita  appartenenti al ciclo AHero Never Diesvanno viste sotto due direttrici. La prima riguarda la questione pop e tecnica. Siamo stati abituati al fatto che le opere pop siano cariche di contenuto ma non necessariamente ricche di tecnica e Molina ha scelto di entrare in questo mondo alla sua maniera labour-intensive, e questo aspetto oggi diventa anche concettuale. Se ci riflettiamo buttare ore di lavoro per raccontare qualcosa per cui sarebbe bastato photoshop pare da insani di mente, e in questo vi è celato il messaggio moliniano. La seconda direttrice è quella storica: Molina mette nello stesso piano personaggi come Wonder Woman, Picasso o Freddy Mercury, in questo ha scelto il cuore del messaggio popolare, fin qui nulla di nuovo, ma ognuno di questi personaggi è in osservazione. Notate bene la postura e lo sguardo, uniti ai dettagli che compongono la scena; ogni personaggio ci guarda in modo indagatore, ci interroga da una parte chiedendoci cosa pensiamo di lui, se ha fatto bene o male, mentre dall’altra ci interroga chiedendoci se noi stiamo facendo bene o male alla storia della umanità”.

Le altre opere

WANDERING WONDER WOMAN: racconta di come i miti americani rischino di farci perdere il collegamento con il nostro passato, con le nostre origini. L’intento dell’artista in questo caso non è l’esaltazione del mito ma il recupero della nostra cultura attraverso un linguaggio più accessibile.  

PICASSO E LE SUE PASSIONI: ragioni affettive per gli stessi natali che condividono i due artisti insieme al grande rispetto che Molina nutre per questo genio indiscusso dell’arte hanno dato vita a sedici opere ognuna delle quali racconta i temi e le passioni che hanno influenzato l’esperienza umana e artistica di Pablo Picasso. 

Oltre ai personaggi sopra citati, in mostra anche Salvador Dalì, Batman, Joker, Enrico VIII, Super David, la Venere di Botticelli, Albert Einstein, Elton John, Freddie Mercury, Obama e Trump.
Pronti ad incontrare gli eroi di José Molina e l’Artista

José Molina nasce a Madrid nel 1965. All’età di undici anni ha inizio la sua formazione in diverse scuole d’arte. A diciotto anni inizia a lavorare in pubblicità e nel frattempo frequenta l’Università di Belle Arti di Madrid per due anni. Tiene la sua prima personale Morir para Vivir nel 2004 a Milano. Questa prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca introspettiva molto intensa. Tra il 2005 e il 2007 Molina completa la sua seconda collezione Predatores dove sposta la sua analisi sulla relazione uomo-società. La collezione vive una ricca stagione espositiva, tra cui, a Milano una personale presso il Museo della Scienza a cura di Vittorio Sgarbi. Seguono altre personali presso la Fondazione Mudima, le gallerie Ca’ di Fra e Mc2, e a Roma presso la Galleria Romberg. Dopo tre anni di bianco e nero, nel 2010 Molina realizza Cosas Humanas, dodici opere a olio su tavola di grandi dimensioni. Il fil rouge che lega insieme questi progetti nasce dalla magna questio sulla persona umana in tutte le sue dimensioni, sociale, spirituale e naturale. Molina ha esposto le sue opere in prestigiose istituzioni: Triennale, Milano; Fondazione Stelline e Fondazione Mudima, Milano; Real Academia de España, Roma; Museo Poldi Pezzoli, Milano; Reggia di Caserta; Museo Civico di Bressanone; Palazzo Ducale di Modena. Le sue opere sono state esposte a New York presso la galleria Able Fine Art e a Miami presso Context Art Fair. Ha una presenza stabile e forte in Asia. L’artista vive ora sul Lago di Como.

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