Radici per il Futuro
Dal 01 Luglio 2015 al 31 Luglio 2015
Milano
Luogo: Banca Popolare di Milano
Indirizzo: piazza Meda 4
Curatori: Giuseppe Ussani d’Escobar
Enti promotori:
- Comune di Milano
Telefono per informazioni: +39 347 9032871
E-Mail info: lodimanuela@yahoo.it
Il salone centrale di Banca Popolare di Milano, in Piazza Meda, nell’anno delle celebrazioni del 150enario dalla sua fondazione ed in coincidenza con EXPO, evento che mette a confronto culture e civiltà differenti, si trasforma in una Piazza aperta alla coralità dell’arte: un’occasione notevole per poter ammirare sotto una nuova veste il magnifico salone della Banca progettato da Giovanni Greppi, con la sua splendida cupola velaria alta 18 metri, degli anni ’30.
Una selezione della collezione permanente d’arte della Banca si anima infatti, nell’interagire con le opere di dieci artisti ospiti e con la comunità: La mostra “Radici per il Futuro” sarà aperta al pubblico dal 1 luglio al 1' agosto 2015.
Con questo progetto, BPM ribadisce la sua attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale che da sempre porta avanti attraverso il sostegno a prestigiose rassegne e manifestazioni artistiche, musicali, letterarie e teatrali rivolte alla collettività e al territorio di appartenenza, il restauro di opere e monumenti, l’organizzazione di convegni.
Il Curatore ed ideatore della mostra Giuseppe Ussani d’Escobar così descrive l’iniziativa: “In gran parte delle sculture che ho selezionato, emerge la de-monumentalizzazione; l’universo, all’indomani del dopoguerra, è andato restringendosi sempre più, e le forme sculture giganteggiano grazie alla forza visionaria, implicita ed istintiva del simbolo. Oggi si ha sempre di più sete di simboli che restituiscano vitalità e concretezza al nostro quotidiano.
Nel pensare la Mostra, ho riconosciuto immediatamente la potenza della scultura verticale, di Arnaldo Pomodoro, che si eleva verso l’universo celeste, si erge nell’epicentro della Sala, raggio di sole, obelisco che vuole portare nel cosmo il messaggio degli uomini, geroglifico incastonato nel marmo, gioiello senza tempo. Il simbolo del pilastro che sostiene il mondo, dell’obelisco, mi ha ispirato nel fargli ruotare intorno le altre opere in esposizione: una sorta di meridiana che segna il fluire del tempo e delle stagioni, portatrice delle costellazioni zodiacali, così la Piazza, davanti ai miei occhi, si trasformava in un orologio solare lanciato verso il Futuro, ed incarna la vivacità dell’espressione artistica senza tempo, sempre giovane, pronta e sempre disponibile ad intuire l’avvenire.
Oggi, qui, l’albero della vita, ha solide radici nel futuro, queste radici trovano nel cielo la loro giustificazione, la loro aspirazione ad alti ideali, ad un Macrocosmo in sintonia e simbiosi con il nostro Microcosmo, solo così saremo degni, padri e figli, di un mondo migliore”.
Le opere di collezione della Banca (Afro Basaldella, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Aldo Calò, Carmelo Cappello, Pietro Cascella, Andrea Cascella, Nino Cassani, Bruno Cassinari Giulio Ciniglia, Attilio Forgioli, Umberto Mariani, Agostino Pisani, Armaldo Pomodoro, Gio Pomodoro, Paolo Schiavocampo, Valentino Vago) dialogano con i dieci artisti invitati: Matteo Bertini, Andrea Frosolini, Massimo Dalla Pola, Tamas Jovanovics, Mario Mei, Piero Mezzabotta, Virginia Panichi Donati, Nicola Troilo, Simona Uberto, Assia Vignanelli Zichella.
Una selezione della collezione permanente d’arte della Banca si anima infatti, nell’interagire con le opere di dieci artisti ospiti e con la comunità: La mostra “Radici per il Futuro” sarà aperta al pubblico dal 1 luglio al 1' agosto 2015.
Con questo progetto, BPM ribadisce la sua attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale che da sempre porta avanti attraverso il sostegno a prestigiose rassegne e manifestazioni artistiche, musicali, letterarie e teatrali rivolte alla collettività e al territorio di appartenenza, il restauro di opere e monumenti, l’organizzazione di convegni.
Il Curatore ed ideatore della mostra Giuseppe Ussani d’Escobar così descrive l’iniziativa: “In gran parte delle sculture che ho selezionato, emerge la de-monumentalizzazione; l’universo, all’indomani del dopoguerra, è andato restringendosi sempre più, e le forme sculture giganteggiano grazie alla forza visionaria, implicita ed istintiva del simbolo. Oggi si ha sempre di più sete di simboli che restituiscano vitalità e concretezza al nostro quotidiano.
Nel pensare la Mostra, ho riconosciuto immediatamente la potenza della scultura verticale, di Arnaldo Pomodoro, che si eleva verso l’universo celeste, si erge nell’epicentro della Sala, raggio di sole, obelisco che vuole portare nel cosmo il messaggio degli uomini, geroglifico incastonato nel marmo, gioiello senza tempo. Il simbolo del pilastro che sostiene il mondo, dell’obelisco, mi ha ispirato nel fargli ruotare intorno le altre opere in esposizione: una sorta di meridiana che segna il fluire del tempo e delle stagioni, portatrice delle costellazioni zodiacali, così la Piazza, davanti ai miei occhi, si trasformava in un orologio solare lanciato verso il Futuro, ed incarna la vivacità dell’espressione artistica senza tempo, sempre giovane, pronta e sempre disponibile ad intuire l’avvenire.
Oggi, qui, l’albero della vita, ha solide radici nel futuro, queste radici trovano nel cielo la loro giustificazione, la loro aspirazione ad alti ideali, ad un Macrocosmo in sintonia e simbiosi con il nostro Microcosmo, solo così saremo degni, padri e figli, di un mondo migliore”.
Le opere di collezione della Banca (Afro Basaldella, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Aldo Calò, Carmelo Cappello, Pietro Cascella, Andrea Cascella, Nino Cassani, Bruno Cassinari Giulio Ciniglia, Attilio Forgioli, Umberto Mariani, Agostino Pisani, Armaldo Pomodoro, Gio Pomodoro, Paolo Schiavocampo, Valentino Vago) dialogano con i dieci artisti invitati: Matteo Bertini, Andrea Frosolini, Massimo Dalla Pola, Tamas Jovanovics, Mario Mei, Piero Mezzabotta, Virginia Panichi Donati, Nicola Troilo, Simona Uberto, Assia Vignanelli Zichella.
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