CARAVAGGIO, UNA NUOVA LUCE. Realtà aumentata al Pio Monte della Misericordia

CARAVAGGIO, UNA NUOVA LUCE. Realtà aumentata al Pio Monte della Misericordia

 

Dal 13 Luglio 2021 al 31 Dicembre 2021

Napoli

Luogo: Pio Monte della Misericordia

Indirizzo: Via dei Tribunali 253

Orari: da Lunedì a Sabato: 9.00 – 18.00; Domenica 9.00 – 14.30. Ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura. La visita ha una durata di circa 20 minuti

Enti promotori:

  • Pio Monte della Misericordia

Costo del biglietto: Intero: € 8,00 Ridotto: € 6,00 (previa visione del documento attestante) minori di 25 anni e gruppi superiori a 15 persone Ridotto: € 4,00 con Arte Card. Il servizio prevede un costo di noleggio per gli occhiali di 5 euro

Sito ufficiale: http://www.piomontedellamisericordia.it


Il Pio Monte della Misericordia presenta il nuovo progetto CARAVAGGIO, UNA NUOVA LUCE, che sarà disponibile al pubblico dal 13 luglio. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con AR Tour, racconta in modo inedito la Cappella del Pio Monte: un emozionante viaggio tra tecnologie innovative e nuove forme narrative, per rivivere una storia antica oltre quattro secoli.
 
Un tour della Cappella, prodotto grazie a immagini, filmati e ricostruzioni virtuali: nuovi contenuti multimediali che potranno essere fruiti attraverso occhiali 3d che utilizzano la tecnologia della realtà aumentata per un vero e proprio salto indietro nel tempo.

“Adattarsi ai tempi ed essere sempre aggiornati è un obiettivo importante per il Pio Monte della Misericordia – spiega Alessandro Pasca di Magliano, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia. – Un’Istituzione secolare che non rinuncia ad utilizzare le più moderne tecnologie, utili perché la fruizione delle opere d’arte risulti quanto più esaustiva possibile. Grazie ai nuovi occhiali 3D i visitatori potranno vedere con i loro occhi come è nato il Pio Monte, quali bellezze custodisce e avere tutte le informazioni aggiuntive che desiderano”.

“Il progetto di valorizzazione promosso dal Pio Monte, basato sulla tecnologia della realtà aumentata, è di grande interesse – afferma Ludovico Solima, professore ordinario di Management delle imprese culturali presso l’Università Vanvitelli – perché testimonia l’attitudine dell’Ente a sperimentare soluzioni particolarmente innovative, finalizzate a migliorare la propria capacità di dialogo con i propri pubblici, accrescendo di conseguenza la capacità di attrazione nei confronti dei visitatori, attuali e potenziali. L’adozione di nuove forme di storytelling, rese possibile da tecnologie come quelle degli occhiali 3D – prosegue Solima – consente di proporre una narrazione molto coinvolgente, attraverso cui raccontare non solo il capolavoro del Caravaggio, ma anche le altre opere della Cappella e della Quadreria e, più in generale, le finalità dell’Ente, ricordando agli utenti che l’arte – in questo caso – è a servizio del bene comune”.

La scelta del Pio Monte si è indirizzata nella realizzazione di un soggetto e un testo narrativo finalizzato a ricreare l’atmosfera del Seicento e spiegare la nascita dell’Istituzione, attraverso la stesura di una sceneggiatura scritta espressamente da Maurizio Burale, responsabile dei progetti culturali del Pio Monte della Misericordia. Una ricostruzione storica, attenta e particolareggiata, a tutti gli effetti. 
Indossando gli occhiali 3D, il visitatore è immediatamente calato nell’epoca e accompagnato nella visita della Cappella del Pio Monte da un protagonista d’eccezione: Giovan Battista Manso, uno dei primi governatori del Pio Monte, interpretato dall’attore Peppe Celentano.
 
Giovan Battista Manso fu tra gli uomini più in vista della nobiltà del Viceregno spagnolo. Ricoprì importanti cariche militari e politiche, fu anche letterato, mecenate e fondatore dell’Accademia degli Oziosi. Nel 1608 fondò una importante istituzione benefica tutt’oggi attiva: il Real Monte Manso di Scala. Partecipò alla fondazione del Pio Monte della Misericordia e fu incaricato di seguire la costruzione della sede in via dei Tribunali.
È lui a fare da cicerone e a raccontare la storia del Pio Monte e la sua fondazione, dipingendo un quadro esatto del contesto storico dell’epoca e illustrando i principi cardine che hanno animato la sua missione di aiuto ai bisognosi fin dagli albori. 
 
Giovan Battista Manso è affiancato anche da altri personaggi come l'Archivarioelo stessoCaravaggio, protagonista di un piccolo cameo, inseriti virtualmente e interpretati rispettivamente dagli attori Gennaro Monti e Massimo Masiello.
Mansofa da narratore, facendo immergere il visitatore nel quadro deLe Sette opere di Misericordia, spiegando minuziosamente i motivi per cui Caravaggio giunge a Napoli, mentre i personaggi del dipinto prendono vita in sequenza. È l'occasione per raccontare al visitatore non solo chi sono, ma anche quale opera della Misericordia rappresentano. Il finale si chiude con l’invito di Mansoa visitare l'intero complesso, che al piano nobile custodisce una meravigliosa Quadreria.
 
"La tecnologia che caratterizza i nostri occhiali, ovvero la Realtà Aumentata, – afferma Luigi Percuoco amministratore delegato di AR Tour – consente di non perdere mai il contatto con il contesto che ci circonda e dunque, la Cappella e tutte le bellezze storico-artistiche che la caratterizzano, saranno sempre in primo piano. Elementi aggiuntivi, come immagini 3D, ologrammi e informazioni varie, compariranno sulle lenti, totalmente trasparenti, supportando e arricchendo il processo di fruizione. Tutto questo ci consentirà di apprezzare in maniera innovativa uno dei più importanti capolavori del 600 napoletano."
 
Al quadro de Le Sette opere della Misericordia è sovrapposta l'immagine in alta risoluzione del fotografo Luciano Pedicini. Non solo, i personaggi del dipinto, attraverso la renderizzazione, appaiono a rilievo fuori dall'opera, restituendo una realtà impreziosita e suggestiva.
Il racconto è arricchito, inoltre, da numerose opere di artisti come Gaspar van Wittel, Antonio Joli, Jusepe de Ribera, Andy Wharol per le vedute del Vesuvio, Micco Spadaro per scene di popolo, Luca Giordano per alcuni dettagli che ricostruiscono il periodo della peste a Napoli e Vincenzo Migliaro per la restituzione pittorica della città partenopea.

 
 

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