Le città di Kassel e Bolzano in Europa: a prima vista realtà differenti e lontane dalle quotidiane storie di violenza di molte città latinoamericane. Ciò nonostante proprio la Kunsthalle Fridericianum a Kassel e il Museion a Bolzano hanno scelto di diventare amplificatori del disagio di Ciudad Juarez, città messicana al centro della mostra “Frontera” di Teresa Margolles. L’esposizione, a Kassel fino allo scorso febbraio, verrà presentata a Bolzano dal 29 maggio prossimo. “Frontera” è una riflessione sulle drammatiche proporzioni del narcotraffico nella società messicana e in particolare sugli assassinii e sulle sparizioni avvenuti a Ciudad Juarez. Con mezzi ridotti, ma forti, l’artista ha creato per “Frontera” opere di grande impatto. I lavori, che appaiono minimalisti da un punto di vista formale, rivelano una profonda emozionalità e tragicità al visitatore appena ne apprende la genesi e la scelta dei materiali. Elemento centrale dell’allestimento al quarto piano di Museion saranno due muri ad altezza d’uomo le cui pareti riportano i fori lasciati dalle pallottole durante le esecuzioni capitali nella città di Culicàn e di Juarez nel 2009. Oltre a diverse installazioni, a Museion verrà presentata per la prima volta anche l’azione filmata Camiseta creata appositamente per “Frontera” e svoltasi nelle città di Juarez, Kassel e Bolzano.