Mostra Pietro Cascella inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938-1961) a Roma. Le informazioni sulla mostra Pietro Cascella inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938-1961), i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Pietro Cascella inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938-1961) del museo Casino dei Principi - Villa Torlonia di Roma.

Pietro Cascella inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938-1961), Casino dei Principi - Villa Torlonia, Roma

Pietro Cascella inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938-1961), Casino dei Principi - Villa Torlonia, Roma

Mappa

  • Città: Roma
  • Provincia: Roma
  • Indirizzo: Via Nomentana 70
  • Telefono: +39 060608
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Pietro Cascella inedito. Le opere degli esordi a Roma (1938-1961)

Pietro Cascella


  • Luogo: Casino dei Principi - Villa Torlonia
  • Curatori: Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita (1921-2021)
  • Enti promotori:
    • Roma Culture - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali - Assessorato alla Crescita culturale
    • In collaborazione con l’ Assessorato alla cultura del comune di Pescara
  • Città: Roma
  • Provincia: Roma
  • Data inizio: 01 Dicembre 2022
  • Data fine: 19 Marzo 2023
  • Telefono per informazioni: +39 060608
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Percorso espositivo dedicato ad uno dei più grandi scultori italiani del Novecento.

Prima di giungere a quella che lui stesso chiamava la “vera scultura”, quella in pietra, che lo ha reso riconoscibile agli occhi del mondo, Pietro Cascella ha percorso la strada che muove dal disegno alla pittura, con immediati riconoscimenti pubblici, tra cui la partecipazione alla IV Quadriennale romana nel 1943, e alla Biennale di Venezia nel 1948.

Un percorso che in mostra è visibile attraverso i primi disegni di soggetto rurale che rimarcano il legame dell’artista con la propria terra, fino alle tele in cui sperimenta i diversi linguaggi da quello espressionista della Crocifissione del 1942 a quello più propriamente post cubista visibile in Donna d’Abruzzo del 1948. È questo uno dei primi capitoli poco noti dell’artista abruzzese, che la mostra vuole raccontare.