Percorso espositivo dedicato ad uno dei più grandi scultori italiani del Novecento.
Prima di giungere a quella che lui stesso chiamava la “vera scultura”, quella in pietra, che lo ha reso riconoscibile agli occhi del mondo, Pietro Cascella ha percorso la strada che muove dal disegno alla pittura, con immediati riconoscimenti pubblici, tra cui la partecipazione alla IV Quadriennale romana nel 1943, e alla Biennale di Venezia nel 1948.
Un percorso che in mostra è visibile attraverso i primi disegni di soggetto rurale che rimarcano il legame dell’artista con la propria terra, fino alle tele in cui sperimenta i diversi linguaggi da quello espressionista della Crocifissione del 1942 a quello più propriamente post cubista visibile in Donna d’Abruzzo del 1948. È questo uno dei primi capitoli poco noti dell’artista abruzzese, che la mostra vuole raccontare.