Mostra Transformation. Sei artisti svedesi a Venezia. Le informazioni sulla mostra Transformation. Sei artisti svedesi, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Transformation. Sei artisti svedesi del museo Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia.

Hanna Hedman, Creazione dalle tonalità verdi

Hanna Hedman, <em>Creazione dalle tonalit&agrave; verdi</em>

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Scheda Mostra

Transformation. Sei artisti svedesi


  • Luogo: Museo di Palazzo Mocenigo
  • Curatori: Inger Wästberg
  • Città: Venezia
  • Provincia: Venezia
  • Data inizio: 13 Maggio 2017
  • Data fine: 01 Ottobre 2017
  • Costo del biglietto: Intero 8 € | Ridotto 5.50 € | Scuole 4 € | Gratuito: Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini da 0 a 5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide turistiche abilitate e interpreti turistici che accompagnino gruppi o visitatori individuali; per ogni gruppo min. 15 persone, 1 ingresso gratuito (con prenotazione); membri ICOM; volontari Servizio Civile; partner ordinari MUVE; possessori MUVE Friend Card; membri Venice International Foundation; possessori di ‘The Cultivist card’
  • Telefono per informazioni: 848 082 000
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:


L’arte orafa e gli anni novanta, riletti attraverso le creazioni di sei artisti svedesi che hanno battuto strade del tutto autonome nella loro ricerca formale, saranno i protagonisti di questa mostra ospitata nella White Room al piano terra del Museo di Palazzo Mocenigo.

Questo nuovo spazio dedicato a mostre temporanee - sempre coerenti rispetto al tema identitario di Palazzo Mocenigo, che è quello della moda e del costume - accoglierà nell’ambito della rassegna MUVE Contemporaneo opere di artisti già presenti in permanenza al Museo Nazionale di Stoccolma.


I loro manufatti non sono monili convenzionali, ma contengono messaggi, simbolismi e riferimenti subliminali, oltre a essere ornamenti esteticamente belli e affascinanti. Attraverso l’utilizzo di materiali non preziosi, come polvere di alluminio, crini di cavallo, pelle di pesce, vi si riscrivono i valori ai quali l’arte orafa è tradizionalmente associata. Così la scelta di lavorare con materiali di modesto pregio consente di sovvertire le percezioni che generalmente concernono la gioielleria.