A Piazza del Popolo i danni del tempo, nella Camera degli Sposi quelli del sisma. Per entrambe restyling al via.
![](http://www.arte.it/foto/600x450/3f/1218-Popolo.jpg)
Piazza del Popolo, Roma
04/02/2013
Partiranno ad aprile, a Roma, i lavori per il restauro di Piazza del Popolo, una delle più famose di Roma, che si apre, amplissima, ai piedi della Terrazza del Pincio, con i suoi emicicli, le sue chiese gemelle, l'obelisco Flaminio, la chiesa di Santa Maria del Popolo, edificata sul luogo di sepoltura dell’imperatore Nerone, e le fontane monumentali del Valadier. La riqualificazione, che sarà finanziata con un milione e 375mila euro, riguarderà, oltre ai gruppi scultorei, anche le rampe d’accesso che conducono alla Passeggiata del Pincio e la balaustra che si affaccia sulla piazza.
E negli stessi giorni in cui a Roma si annuncia l'inizio dei lavori che dovranno riportare all'antico splendore statue e fontane della Piazza del Tridente, liberandole dalle ombre accumulate dal tempo, a Mantova, nella Camera degli Sposi, il celebre ciclo di affreschi che adorna il torrione nord-est del Castello di San Giorgio, cominciano quelli, delicatissimi, per il consolidamento dei gravi cedimenti causati dal sisma del maggio dello scorso anno. Qui il restauro, che dovrebbe durare un mese circa, è affidato alla restauratrice Chiara Ceriotti, che, già aveva partecipato a quello precedente, datato 1984. Toccherà a lei ricompattare l'intonaco degli affreschi e risarcire le crepe che le scosse hanno creato o allargato in alcuni punti del capolavoro del Mantegna.
Nicoletta Speltra
E negli stessi giorni in cui a Roma si annuncia l'inizio dei lavori che dovranno riportare all'antico splendore statue e fontane della Piazza del Tridente, liberandole dalle ombre accumulate dal tempo, a Mantova, nella Camera degli Sposi, il celebre ciclo di affreschi che adorna il torrione nord-est del Castello di San Giorgio, cominciano quelli, delicatissimi, per il consolidamento dei gravi cedimenti causati dal sisma del maggio dello scorso anno. Qui il restauro, che dovrebbe durare un mese circa, è affidato alla restauratrice Chiara Ceriotti, che, già aveva partecipato a quello precedente, datato 1984. Toccherà a lei ricompattare l'intonaco degli affreschi e risarcire le crepe che le scosse hanno creato o allargato in alcuni punti del capolavoro del Mantegna.
Nicoletta Speltra
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