La Roma di Stendhal
Opera da "Roma con gli occhi di Stendhal"
09/05/2006
“…Attraversammo queste campagne deserte, questa solitudine immensa che circonda Roma fino a parecchie leghe di distanza. Il paesaggio è magnifico: non è una pianura piatta , la vegetazione è rigogliosa, e il panorama è qua e là dal rudere d’un acquedotto o di antiche tombe, che imprimono alla campagna romana un carattere di grandezza veramente incomparabile. Le bellezze dell’arte raddoppiano l’effetto delle bellezze naturali, evitando quella sazietà che procura il piacere di ammirare paesaggi”. Stendhal, Promenades dans Rome, 1827
Questa è la campagna romana che si presenta agli occhi di Henri Beyle, in arte Stendhal, una mostra " ospitata fino al 22 maggio nella Sala Zanardelli del Complesso del Vittoriano nell'ambito de La Festa di Primavera 2006, ricrea la visione "stendhaliana" della capitale e dei latifondi romani attraverso una cinquantina di opere della prima metà dell'Ottocento tra olii, acquarelli, tempere, disegni, e una serie di manoscritti in originale del grande scrittore.
Il 30 settembre 1811 Stendhal "scoprì" Roma. Proveniva da Firenze e arrivò nella città dei papi attraverso la campagna laziale. Fu l'inizio di una assidua frequentazione della città, intensificatasi ancor più dal 17 aprile 1831 quando Henri Beyle prese possesso del suo ufficio di console di Francia a Civitavecchia.
La mostra ripercorre l'atmosfera dei viaggiatori innamorati dell'Italia durante il famoso Grand Tour attraverso le vedute dell'Appia, le cascate di Tivoli, il lago di Albano, Villa Chigi ad Ariccia, il territorio di Subiaco, la Villa al Tuscolo, Villa Grazioli e Villa Aldobrandini; e poi, ancora, Villa Borghese, il Palatino, il Colosseo, Piazza San Pietro, il Foro Romano.
La mostra "Roma con gli occhi di Stendhal", promossa dal Presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e dall'Assessore alle Politiche della Cultura della Provincia di Roma Vincenzo Maria Vita, è a cura di Pietro Boragina e Giuseppe Marcenaro. Il coordinamento e l'organizzazione generale sono a cura di Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
"Roma con gli occhi di Stendhal"
Fino al 22 maggio
Roma, Complesso del Vittoriano
Sala Zanardelli, Ingresso Ara Coeli
Questa è la campagna romana che si presenta agli occhi di Henri Beyle, in arte Stendhal, una mostra " ospitata fino al 22 maggio nella Sala Zanardelli del Complesso del Vittoriano nell'ambito de La Festa di Primavera 2006, ricrea la visione "stendhaliana" della capitale e dei latifondi romani attraverso una cinquantina di opere della prima metà dell'Ottocento tra olii, acquarelli, tempere, disegni, e una serie di manoscritti in originale del grande scrittore.
Il 30 settembre 1811 Stendhal "scoprì" Roma. Proveniva da Firenze e arrivò nella città dei papi attraverso la campagna laziale. Fu l'inizio di una assidua frequentazione della città, intensificatasi ancor più dal 17 aprile 1831 quando Henri Beyle prese possesso del suo ufficio di console di Francia a Civitavecchia.
La mostra ripercorre l'atmosfera dei viaggiatori innamorati dell'Italia durante il famoso Grand Tour attraverso le vedute dell'Appia, le cascate di Tivoli, il lago di Albano, Villa Chigi ad Ariccia, il territorio di Subiaco, la Villa al Tuscolo, Villa Grazioli e Villa Aldobrandini; e poi, ancora, Villa Borghese, il Palatino, il Colosseo, Piazza San Pietro, il Foro Romano.
La mostra "Roma con gli occhi di Stendhal", promossa dal Presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e dall'Assessore alle Politiche della Cultura della Provincia di Roma Vincenzo Maria Vita, è a cura di Pietro Boragina e Giuseppe Marcenaro. Il coordinamento e l'organizzazione generale sono a cura di Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia.
"Roma con gli occhi di Stendhal"
Fino al 22 maggio
Roma, Complesso del Vittoriano
Sala Zanardelli, Ingresso Ara Coeli
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