Sergio Staino Un viaggio a Berlino, 1981

Sergio Staino Un viaggio a Berlino, 1981, GAM, Torino
Dal 20 February 2015 al 6 April 2015
Torino
Luogo: GAM – Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: via Magenta 31
Curatori: Danilo Eccher
Telefono per informazioni: +39 011 4429518
E-Mail info: gam@fondazionetorinomusei.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it
Lo spazio Wunderkammer della GAM di Torino, tradizionalmente dedicato alla valorizzazione dei fondi grafici del museo, si apre ad accogliere un avvincente fuori programma, dedicando una mostra a uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani, Sergio Staino. Sia Staino che il suo personaggio più famoso, Bobo, sono noti al grande pubblico fin dalla fine degli anni Settanta, quando l’alter ego del disegnatore è apparso per la prima volta sulle pagine di Linus. Da quel momento il personaggio è stato protagonista su gran parte della stampa italiana. Bobo, autoritratto dell’autore scanzonato e ironico, riassume in sé le caratteristiche di un italiano medio borghese di sinistra, simbolo di una precisa generazione, a volte nostalgico e utopista, che guarda alle trasformazioni della società italiana con ironia e buon senso, senza risparmiare momenti di critica profonda.
La storia che Bobo ci racconta nelle sale della GAM si svolge in un unico anno, il 1981, quando l’autore si reca a Berlino per raccontare la città con i suoi disegni, su invito di Detlef Heikamp, uno storico dell'arte berlinese rimasto piacevolmente colpito da una vignetta pubblicata in Germania. E Bobo, spesso armato di macchina fotografica al collo, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e soprattutto culturale, inserita però nel cuore del comunismo europeo. Come racconta lo stesso Staino “Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa (…)” Per questo nei disegni vediamo spesso il protagonista che si aggira tra i caffè alla moda come un qualsiasi turista curioso, osserva quasi sperduto le costruzioni commerciali con le insegne al neon e i negozi del KaDeWe strapieni di merci, e si ritrova a tu per tu con i turisti alla ricerca di Christiane F intorno alla Banhof Zoo. Incontra gli stessi berlinesi, anch'essi spaesati di fronte alla distruzione e ricostruzione del tessuto urbano, e alcuni altri immersi in una nuova realtà: sono gli Hausbesetzer, giovani occupanti di case sfitte, organizzati in vere e proprie “comuni” dove anche Bobo sogna una vita sociale solidale e libertaria.
Ma tutto questo “nuovo che avanza” si contrappone con un’altra Berlino: alcuni disegni non hanno Bobo protagonista, che diventa invece un attento osservatore esterno. E queste vignette si presentano con un tratto più graffiante e cupo, sono popolate da personaggi inquieti, vedove inconsolabili, spesso vengono raffigurati i luoghi vicino o oltre il muro, con polizia e squadre antisommossa, manifestazioni o semplici paesaggi urbani di desolanti periferie. E le vetrine in Kurfürstendam, non più sfavillanti ma distrutte dagli scontri. Dice Staino: “Avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l’atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell’Ovest e la tristezza poliziesca dell’est si facevano evidenti. (…) Non è un caso che i disegni su Berlino si chiudano proprio su questi aspetti di lotte, di violenze, di irruzioni, di erba da fumo, di cene frugali e vegetariane ma anche, ovviamente, di sogni, di amore e di tanta poesia”
La storia che Bobo ci racconta nelle sale della GAM si svolge in un unico anno, il 1981, quando l’autore si reca a Berlino per raccontare la città con i suoi disegni, su invito di Detlef Heikamp, uno storico dell'arte berlinese rimasto piacevolmente colpito da una vignetta pubblicata in Germania. E Bobo, spesso armato di macchina fotografica al collo, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e soprattutto culturale, inserita però nel cuore del comunismo europeo. Come racconta lo stesso Staino “Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa (…)” Per questo nei disegni vediamo spesso il protagonista che si aggira tra i caffè alla moda come un qualsiasi turista curioso, osserva quasi sperduto le costruzioni commerciali con le insegne al neon e i negozi del KaDeWe strapieni di merci, e si ritrova a tu per tu con i turisti alla ricerca di Christiane F intorno alla Banhof Zoo. Incontra gli stessi berlinesi, anch'essi spaesati di fronte alla distruzione e ricostruzione del tessuto urbano, e alcuni altri immersi in una nuova realtà: sono gli Hausbesetzer, giovani occupanti di case sfitte, organizzati in vere e proprie “comuni” dove anche Bobo sogna una vita sociale solidale e libertaria.
Ma tutto questo “nuovo che avanza” si contrappone con un’altra Berlino: alcuni disegni non hanno Bobo protagonista, che diventa invece un attento osservatore esterno. E queste vignette si presentano con un tratto più graffiante e cupo, sono popolate da personaggi inquieti, vedove inconsolabili, spesso vengono raffigurati i luoghi vicino o oltre il muro, con polizia e squadre antisommossa, manifestazioni o semplici paesaggi urbani di desolanti periferie. E le vetrine in Kurfürstendam, non più sfavillanti ma distrutte dagli scontri. Dice Staino: “Avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l’atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell’Ovest e la tristezza poliziesca dell’est si facevano evidenti. (…) Non è un caso che i disegni su Berlino si chiudano proprio su questi aspetti di lotte, di violenze, di irruzioni, di erba da fumo, di cene frugali e vegetariane ma anche, ovviamente, di sogni, di amore e di tanta poesia”
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 24 July 2025 al 30 September 2025 Roma | Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini
La Conversione di Saulo di Caravaggio
-
Dal 27 September 2025 al 22 February 2026 Pistoia | Palazzo de' Rossi
In visita | Giacomo Balla
-
Dal 22 July 2025 al 2 November 2025 Milano | Palazzo Reale
Valerio Berruti. More than kids
-
Dal 19 July 2025 al 9 November 2025 Aosta | Centro Saint-Bénin
Brassaï. L’occhio di Parigi
-
Dal 17 July 2025 al 2 November 2025 Cortona | Sedi varie
Cortona On The Move 2025 - Come Together
-
Dal 17 July 2025 al 30 November 2025 Roma | Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Giovanni Paolo II, l'uomo, il Papa, il Santo negli scatti di Gianni Giansanti