Luisa Lambri

© Luisa Lambri
Dal 07 Giugno 2024 al 08 Settembre 2024
Firenze
Luogo: Base / Progetti per l'arte
Indirizzo: Via di San Niccolò 18r
Base / Progetti per l'arte presenta venerdì 7 giugno 2024, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, il progetto di Luisa Lambri ideato per l’occasione per mezzo del dialogo tra alcune sue fotografie e la loro disposizione organica nello spazio. Il risultato è fornire un nuovo stato d’animo allo spettatore con cui analizzare la sua relazione con i dettagli di quella architettura, ma anche con la sua storia. Tale approccio è il metodo scelto dall’artista per dare vita ad un omaggio, delicato e non retorico, all’identità di Base – spazio non profit fondato a Firenze nel 1998 – la cui essenza è quella di essere un luogo democratico di artisti che invitano altri artisti.
Luisa Lambri nel pensare la sua mostra per lo spazio no profit di Base a Firenze – che compie 26 anni di attività – ha tenuto a precisare, dopo il suo sopralluogo: riesco a capire cosa fare solo dopo che ho visto di persona lo spazio, perché il mio lavoro nasce sempre dal rapporto tra le fotografie e lo spazio. In particolare nel caso di Base mi ha colpito l’aspetto monastico della sua architettura. La scelta su quali fotografie utilizzare come mezzo di riattivazione della percezione dell’architettura espositiva in questione è ricaduta su alcune immagini riferite a contesti molto differenti tra loro, ma che hanno in comune non la smaterializzazione dei luoghi che l’artista ha incontrato nel corso della sua lunga carriera, bensì la materializzazione della luce e dell’aria che li abitano e animano. La mostra è una riflessione su come può essere ripensata e concepita l’eredità della filosofia e dell’estetica modernista, oggi in un mondo globale e iper-connesso, ma anche quello del dialogo tra arte e società.
Luisa Lambri, parallelamente alla mostra che realizza nello spazio non profit di Base / progetti per l’arte, terrà nei giorni precedenti un workshop, dal titolo Luce e Spazio, con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze legato ai temi del suo modo di confrontarsi con l’arte, la fotografia e l’architettura. Il workshop vedrà una restituzione finale del processo realizzato con gli studenti il Venerdì 7 maggio alle ore 16,00 alla Casa del Popolo di Via San Niccolò.
Luisa Lambri (Como, 1969; vive e lavora a Milano) è un’artista che utilizza il medium fotografico per rappresentare la densità del vuoto, della luce, della storia dei luoghi e dell’esperienza inedita tra osservatore e contesto abitato. I soggetti delle sue immagini – finestre viste da varie angolazioni e sempre come punto di incontro tra un fuori e un dentro, ma anche frammenti di architettura, elementi naturali, frammenti di architetture moderniste – sono utilizzate come un mezzo per attivare una riflessione più ampia sul concetto del guardare. Ogni nuovo luogo che accoglie una sua installazione presenta qualità uniche con le quali l’artista interagisce, rendendo ogni progetto un’opera site-specific. Le opere di Lambri non sono mai installate indipendentemente dalla struttura che le ospita. Il suo lavoro è stato esposto alla Quadriennale di Roma (2020 e 2005), alla Triennale di Cleveland (2018), alla Biennale di Architettura di Chicago (2017), alla Biennale di Liverpool (2010) e alla Biennale di Venezia Architettura 2010 e 2004, ma anche alla Biennale di Venezia Arte del 2003 e del 1999. La sua partecipazione alla Biennale del 1999 – con una serie fotografica e un film dal titolo Untitled (Soli-Trac Series) - le valse il Leone d'Oro come miglior padiglione nazionale, insieme ad altre 4 artiste italiane. Le hanno dedicato mostre personali l’Esprit Nouveau per Arte Fiera, Bologna (2024) e il Pac di Milano (2021), il Met Breuer di New York (2017) e l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston (2012), l’Hammer Museum di Los Angeles (2010), il Baltimore Museum of Art (2007), la Menil Collection di Houston (2004) e Kettle’s Yard di Cambridge (2000). Le sue opere sono state esposte in numerose collettive, tra le tante sono da citare quelle al MARCO di Monterrey in Messico (2023), all’Hayward Gallery di Londra (2020), al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh (2019 e 2006), alla Tate Modern di Londra (2018), al Museum of Contemporary Art di Chicago (2009). Inoltre, il lavoro di Lambri è incluso in diverse collezioni, tra le quali il Museum of Modern Art di San Francisco, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Solomon Guggenheim Museum di New York, il Baltimore Museum of Art di Baltimora, il Contemporary Art Center Inhotim in Brasile e al 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa in Giappone. Le sue opere in Italia sono presenti nelle collezioni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte di Torino, della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del MAXXI di Roma e del Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Luisa Lambri nel pensare la sua mostra per lo spazio no profit di Base a Firenze – che compie 26 anni di attività – ha tenuto a precisare, dopo il suo sopralluogo: riesco a capire cosa fare solo dopo che ho visto di persona lo spazio, perché il mio lavoro nasce sempre dal rapporto tra le fotografie e lo spazio. In particolare nel caso di Base mi ha colpito l’aspetto monastico della sua architettura. La scelta su quali fotografie utilizzare come mezzo di riattivazione della percezione dell’architettura espositiva in questione è ricaduta su alcune immagini riferite a contesti molto differenti tra loro, ma che hanno in comune non la smaterializzazione dei luoghi che l’artista ha incontrato nel corso della sua lunga carriera, bensì la materializzazione della luce e dell’aria che li abitano e animano. La mostra è una riflessione su come può essere ripensata e concepita l’eredità della filosofia e dell’estetica modernista, oggi in un mondo globale e iper-connesso, ma anche quello del dialogo tra arte e società.
Luisa Lambri, parallelamente alla mostra che realizza nello spazio non profit di Base / progetti per l’arte, terrà nei giorni precedenti un workshop, dal titolo Luce e Spazio, con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze legato ai temi del suo modo di confrontarsi con l’arte, la fotografia e l’architettura. Il workshop vedrà una restituzione finale del processo realizzato con gli studenti il Venerdì 7 maggio alle ore 16,00 alla Casa del Popolo di Via San Niccolò.
Luisa Lambri (Como, 1969; vive e lavora a Milano) è un’artista che utilizza il medium fotografico per rappresentare la densità del vuoto, della luce, della storia dei luoghi e dell’esperienza inedita tra osservatore e contesto abitato. I soggetti delle sue immagini – finestre viste da varie angolazioni e sempre come punto di incontro tra un fuori e un dentro, ma anche frammenti di architettura, elementi naturali, frammenti di architetture moderniste – sono utilizzate come un mezzo per attivare una riflessione più ampia sul concetto del guardare. Ogni nuovo luogo che accoglie una sua installazione presenta qualità uniche con le quali l’artista interagisce, rendendo ogni progetto un’opera site-specific. Le opere di Lambri non sono mai installate indipendentemente dalla struttura che le ospita. Il suo lavoro è stato esposto alla Quadriennale di Roma (2020 e 2005), alla Triennale di Cleveland (2018), alla Biennale di Architettura di Chicago (2017), alla Biennale di Liverpool (2010) e alla Biennale di Venezia Architettura 2010 e 2004, ma anche alla Biennale di Venezia Arte del 2003 e del 1999. La sua partecipazione alla Biennale del 1999 – con una serie fotografica e un film dal titolo Untitled (Soli-Trac Series) - le valse il Leone d'Oro come miglior padiglione nazionale, insieme ad altre 4 artiste italiane. Le hanno dedicato mostre personali l’Esprit Nouveau per Arte Fiera, Bologna (2024) e il Pac di Milano (2021), il Met Breuer di New York (2017) e l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston (2012), l’Hammer Museum di Los Angeles (2010), il Baltimore Museum of Art (2007), la Menil Collection di Houston (2004) e Kettle’s Yard di Cambridge (2000). Le sue opere sono state esposte in numerose collettive, tra le tante sono da citare quelle al MARCO di Monterrey in Messico (2023), all’Hayward Gallery di Londra (2020), al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh (2019 e 2006), alla Tate Modern di Londra (2018), al Museum of Contemporary Art di Chicago (2009). Inoltre, il lavoro di Lambri è incluso in diverse collezioni, tra le quali il Museum of Modern Art di San Francisco, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Solomon Guggenheim Museum di New York, il Baltimore Museum of Art di Baltimora, il Contemporary Art Center Inhotim in Brasile e al 21st Century Museum of Contemporary Art, Kanazawa in Giappone. Le sue opere in Italia sono presenti nelle collezioni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte di Torino, della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del MAXXI di Roma e del Museo d’Arte Moderna di Bologna.
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