Nicola Console. Io Rosalia

Nicola Console, Io Rosalia, opera in fase di vetrina del Museo Riso, Palermo I Ph. Fabio Sgroi
Dal 13 July 2025 al 13 July 2025
Palermo
Luogo: Museo Riso
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele 365
Orari: ore 18-21:30
Costo del biglietto: Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Il 13 luglio, a partire dalle ore 18:00, il Museo Riso, con “Io Rosalia”, rinnova la sua partecipazione al Festino della Santa Patrona di Palermo, con un programma che intreccia i linguaggi dell’arte contemporanea: performances, arti visive, digitali, street art e pratiche sociali, per uno sguardo attualizzato su Rosalia che anno dopo anno interpreta le istanze e le speranze di una comunità globale.
Ore 18:00 - Io Rosalia, inaugurazione dell’opera site specific realizzata da Nicola Console per interagire con il pubblico dalla vetrina del museo che si apre su Piazza Bologni.
«Io Rosalia significa ‘in prima persona’ – spiega Evelina De Castro, direttrice del Riso –. Rosalia è ciascuna/o e tutti noi. Abbiamo immaginato l’opera guida del programma rosaliano 2025 del Museo come un’icona concreta e viva, non statica e distante. La Santa Rosalia di Nicola Console, artista presente nell’Archivio SACS di Riso, palpita nella vetrina che si mostra sulla strada del Festino: 'Io Rosalia' è opera contemporanea, metafora concettuale e spirituale del nostro tempo. È rappresentata nella sua iconografia storica, che si riconosce nel presente, segnato dalle pestilenze, ma volgendosi verso 'A Brighter Tomorrow', il domani più luminoso, scultura neon che Claire Fontaine ha dedicato nel 2024 a Rosalia come simbolo di vita che resiste e si protende nel futuro. Anche quest’anno – e così nei prossimi – Rosalia dà senso all’arte del nostro tempo: multiforme, partecipata, pubblica, necessaria per interpretare il presente e proiettarci nel domani.» Rosalia diviene epifania del nostro tempo. Come scrive Nicola Console: «L’opera si sottrae alla dimensione temporale, utilizzando una macchina scenica barocca, scomposta per piani di profondità e risolta pittoricamente. Il simulacro si anima offrendosi come luogo immaginativo della trascendenza. L’iconografia tradizionale viene ribaltata nella sua funzione: l’immagine non consola, ma interroga. E tuttavia, richiama la speranza e l’autenticità del rito, senza mai limitarsi a riprodurlo».
Ore 18:30 – 19:30 - “Kounellis Rosalia Palermo. Talk aperto alla città ”, un racconto a più voci sull’eredità viva di Jannis Kounellis, protagonista internazionale dell’arte povera, presente nella collezione di Riso con una delle sue opere più note e autore nel 2007 del carro per il 383° Festino di Santa Rosalia, restaurato nel 2024 a cura degli “Amici di Musei Siciliani” e consegnato alle cure del quartiere Sperone di Palermo. Sul tema arte pubblica e suo potere generativo e di aggregazione sociale, rapporto museo-territorio-comunità intervengono alcuni dei testimoni di ieri e di oggi: Alfio Scuderi, Raffaele Ajovalasit, Bernardo Tortorici di Raffadali. Modera Rossella Puccio. Il talk aperto a esperti, artisti, studenti, appassionati e cittadini, si svolgerà in Sala Kounellis, luogo condiviso per ricordi, esperienze e suggestioni, che nell’occasione espone il noto modellino dell’opera, testimone del legame profondo che Kounellis ebbe con Palermo, città che definì “la mia città del Sud, inaspettata”.
«Nel carro di Kounellis – racconta Rosaria Raffaele Addamo – che riprende le linee della ‘muciara’, tipica imbarcazione dei 'tonnaroti' di Favignana, antico e moderno, tradizione e contemporaneità si fondono secondo una linea di ricerca che ha attraversato tutta la produzione del celebre artista greco. Una macchina scenica semplice ma imponente che, impreziosita da cristalli nella vela, ha attraversato e animato con i suoi riverberi di luce la città in festa».
Ore 19:30 – 21:30 – Performance live di Rosk. L’artista Giulio Rosk, autore del murale Le Rosalie Ribelli che dal 2024 fa da fondale al restaurato Carro di Kounellis allo Sperone, darà nuova vita all’immagine del murale, riproponendola live su un abito da sposa, indossato da una “Rosalia Ribelle”, in una performance accompagnata dalla soprano Valentina Di Franco e dalla pianista Annarita Di Chiara. L’azione artistica si pone in continuità e ulteriore rilancio della collaborazione tra il Museo e i promotori del Festino dello Sperone 2024, Associazione di volontariato L’Arte di Crescere, Associazione Amici dei Musei Siciliani, I.C.S.
“Sperone-Pertini“. L’abito, che fa parte di una donazione di 80 abiti da sposa, da parte di un atelier palermitano che ha scelto l’anonimato, parteciperà ad ottobre all’azione di comunità “Abiti Ribelli” per finanziare la creazione di un’area fitness libera e pubblica nel quartiere Sperone. Esposto al Riso anche durante la serata di lunedì 14 luglio, l’abito costituisce un’occasione per rileggere la figura di Rosalia non solo come simbolo devozionale cittadino, ma come icona vivente, capace di rinnovare la devozione attraverso i linguaggi dell’arte, in una tensione costante tra passato e futuro, memoria e visione.
Il programma rosaliano del Riso riprenderà a settembre con un focus sul Carro Trionfale, cantiere del contemporaneo, unitamente a due progetti ideati nell'ambito di stages svolti al Museo: “Risonanze”, a cura di Rossella Puccio e “Il latte dell'arte”, a cura di Joy Di Paola.
Ore 18:00 - Io Rosalia, inaugurazione dell’opera site specific realizzata da Nicola Console per interagire con il pubblico dalla vetrina del museo che si apre su Piazza Bologni.
«Io Rosalia significa ‘in prima persona’ – spiega Evelina De Castro, direttrice del Riso –. Rosalia è ciascuna/o e tutti noi. Abbiamo immaginato l’opera guida del programma rosaliano 2025 del Museo come un’icona concreta e viva, non statica e distante. La Santa Rosalia di Nicola Console, artista presente nell’Archivio SACS di Riso, palpita nella vetrina che si mostra sulla strada del Festino: 'Io Rosalia' è opera contemporanea, metafora concettuale e spirituale del nostro tempo. È rappresentata nella sua iconografia storica, che si riconosce nel presente, segnato dalle pestilenze, ma volgendosi verso 'A Brighter Tomorrow', il domani più luminoso, scultura neon che Claire Fontaine ha dedicato nel 2024 a Rosalia come simbolo di vita che resiste e si protende nel futuro. Anche quest’anno – e così nei prossimi – Rosalia dà senso all’arte del nostro tempo: multiforme, partecipata, pubblica, necessaria per interpretare il presente e proiettarci nel domani.» Rosalia diviene epifania del nostro tempo. Come scrive Nicola Console: «L’opera si sottrae alla dimensione temporale, utilizzando una macchina scenica barocca, scomposta per piani di profondità e risolta pittoricamente. Il simulacro si anima offrendosi come luogo immaginativo della trascendenza. L’iconografia tradizionale viene ribaltata nella sua funzione: l’immagine non consola, ma interroga. E tuttavia, richiama la speranza e l’autenticità del rito, senza mai limitarsi a riprodurlo».
Ore 18:30 – 19:30 - “Kounellis Rosalia Palermo. Talk aperto alla città ”, un racconto a più voci sull’eredità viva di Jannis Kounellis, protagonista internazionale dell’arte povera, presente nella collezione di Riso con una delle sue opere più note e autore nel 2007 del carro per il 383° Festino di Santa Rosalia, restaurato nel 2024 a cura degli “Amici di Musei Siciliani” e consegnato alle cure del quartiere Sperone di Palermo. Sul tema arte pubblica e suo potere generativo e di aggregazione sociale, rapporto museo-territorio-comunità intervengono alcuni dei testimoni di ieri e di oggi: Alfio Scuderi, Raffaele Ajovalasit, Bernardo Tortorici di Raffadali. Modera Rossella Puccio. Il talk aperto a esperti, artisti, studenti, appassionati e cittadini, si svolgerà in Sala Kounellis, luogo condiviso per ricordi, esperienze e suggestioni, che nell’occasione espone il noto modellino dell’opera, testimone del legame profondo che Kounellis ebbe con Palermo, città che definì “la mia città del Sud, inaspettata”.
«Nel carro di Kounellis – racconta Rosaria Raffaele Addamo – che riprende le linee della ‘muciara’, tipica imbarcazione dei 'tonnaroti' di Favignana, antico e moderno, tradizione e contemporaneità si fondono secondo una linea di ricerca che ha attraversato tutta la produzione del celebre artista greco. Una macchina scenica semplice ma imponente che, impreziosita da cristalli nella vela, ha attraversato e animato con i suoi riverberi di luce la città in festa».
Ore 19:30 – 21:30 – Performance live di Rosk. L’artista Giulio Rosk, autore del murale Le Rosalie Ribelli che dal 2024 fa da fondale al restaurato Carro di Kounellis allo Sperone, darà nuova vita all’immagine del murale, riproponendola live su un abito da sposa, indossato da una “Rosalia Ribelle”, in una performance accompagnata dalla soprano Valentina Di Franco e dalla pianista Annarita Di Chiara. L’azione artistica si pone in continuità e ulteriore rilancio della collaborazione tra il Museo e i promotori del Festino dello Sperone 2024, Associazione di volontariato L’Arte di Crescere, Associazione Amici dei Musei Siciliani, I.C.S.
“Sperone-Pertini“. L’abito, che fa parte di una donazione di 80 abiti da sposa, da parte di un atelier palermitano che ha scelto l’anonimato, parteciperà ad ottobre all’azione di comunità “Abiti Ribelli” per finanziare la creazione di un’area fitness libera e pubblica nel quartiere Sperone. Esposto al Riso anche durante la serata di lunedì 14 luglio, l’abito costituisce un’occasione per rileggere la figura di Rosalia non solo come simbolo devozionale cittadino, ma come icona vivente, capace di rinnovare la devozione attraverso i linguaggi dell’arte, in una tensione costante tra passato e futuro, memoria e visione.
Il programma rosaliano del Riso riprenderà a settembre con un focus sul Carro Trionfale, cantiere del contemporaneo, unitamente a due progetti ideati nell'ambito di stages svolti al Museo: “Risonanze”, a cura di Rossella Puccio e “Il latte dell'arte”, a cura di Joy Di Paola.
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