Il Tesoretto di Montecassino si ricongiunge a Roma

MiBAC |
Fibula aurea dal Tesoretto di Montecassino.
01/03/2013
Roma - Una fibula aurea ornata da gemme e 29 monete d'oro databili tra i secoli XI e XII. E' il cosiddetto Tesoretto di Montecassino, rinvenuto nel 1898 nel Lazio meridionale, presso la Badia di Cassino, che sarà esposto fino al 30 settembre al Museo Nazionale dell’Alto Medioevo, a Roma.
Le monete provengono dal Medagliere del Museo Nazionale Romano, mentre la fibula è conservata proprio nel Museo Nazionale dell’Alto Medioevo. Il recente accorpamento delle Soprintendenze Archeologiche di Ostia e Roma ha consentito la riunificazione dei pezzi della collezione, frutto della perizia tecnica degli artigiani siciliani sotto la dominazione dei Normanni. Le monete, infatti sono tarì d'oro emessi dalle zecche di Palermo e Messina.
Fu realizzata presumibilmente da un laboratorio di Palermo anche la fibula, che presenta un disegno centrale a margherita contornata da otto petali e da una fascia di filigrana percorso da un trama a riccioli aurei a nastro ritorto - conosciuta come "filigrana a vermicelli" -fra i quali si dispongono un castone centrale, oggi privo della sua pietra, e sei castoni che alternano paste vitree blu a granati e ad una pasta vitrea rossa. Un oggetto dalla foma complessa ed elegante, preziosa testimonianza dell'antica oreficeria della corte normanna in Sicilia.
Nicoletta Speltra
Le monete provengono dal Medagliere del Museo Nazionale Romano, mentre la fibula è conservata proprio nel Museo Nazionale dell’Alto Medioevo. Il recente accorpamento delle Soprintendenze Archeologiche di Ostia e Roma ha consentito la riunificazione dei pezzi della collezione, frutto della perizia tecnica degli artigiani siciliani sotto la dominazione dei Normanni. Le monete, infatti sono tarì d'oro emessi dalle zecche di Palermo e Messina.
Fu realizzata presumibilmente da un laboratorio di Palermo anche la fibula, che presenta un disegno centrale a margherita contornata da otto petali e da una fascia di filigrana percorso da un trama a riccioli aurei a nastro ritorto - conosciuta come "filigrana a vermicelli" -fra i quali si dispongono un castone centrale, oggi privo della sua pietra, e sei castoni che alternano paste vitree blu a granati e ad una pasta vitrea rossa. Un oggetto dalla foma complessa ed elegante, preziosa testimonianza dell'antica oreficeria della corte normanna in Sicilia.
Nicoletta Speltra
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Firenze | Dal 26 settembre a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco
L’irripetibile mostra su Beato Angelico in arrivo a Firenze
-
Roma | Open House Roma apre le porte dell’appartamento dell'artista a due passi dal Pantheon
Pomeriggio nella casa-studio di Luigi Serafini, un pezzo di storia a rischio sfratto
-
Roma | Dal 12 luglio al via le visite guidate gratuite
Un cantiere aperto e scoperte inattese: la Crypta Balbi torna al pubblico
-
Roma | Dall’11 luglio all’11 ottobre
Racconti di luce: la storia della Galleria Borghese in un videomapping
-
Dal 25 settembre a Milano
Tra Arte e Scienza. Al Mudec Escher come non l’abbiamo mai visto
-
Mondo | Dal 5 luglio al Museo Nazionale di Arte Lettone
Light from Italy: la storia di un incontro in mostra a Riga con i capolavori degli Uffizi