Sebbene poco si sappia della vita di questo valente protagonista del gotico emiliano, si suppone sia nato nel bolognese da un tal Vincenzo, architetto anche lui, di cui tuttavia non si hanno notizie. Lavorò per dieci anni alla fabbrica della basilica di San Petronio a Bologna (1390 - 1400) e probabilmente effettuò un viaggio a Firenze per studiare i metodi costruttivi e le proporzioni delle grandi chiese fiorentine. Sempre a Bologna realizzò la loggia della Mercanzia (1384), un edificio civile nel quale è evidente l’uso tipicamente emiliano del laterizio rosso e delle cornici in terracotta, e il campanile della chiesa di San Francesco (1397), dove i caratteri nordici (gotico lombardo) sono più pronunciati. Parzialmente crollata sotto il bombardamento del 1943, la loggia venne successivamente ricostruita secondo le forme originarie.
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