Giovan Battista Moroni è famoso soprattutto per la sua attività di ritrattista. La sua formazione artistica inizia, verso la metà degli anni Trenta, nella bottega bresciana del Moretto. Gli anni Cinquanta a Bergamo sono il periodo di maggior fortuna dell'artista: il Moroni realizza numerosi ritratti di esponenti dei circoli aristocratici, intellettuali e politici, spagnoleggianti e neofeudali, della città.
I ritratti di Moroni resteranno sempre fedeli ad un approccio naturalistico appreso dal Moretto. L' artista non si limita a dare una rappresentazione formale del soggetto ritrattato ma nei suoi dipinti cerca una verità umana più profonda, per trasmettere la verità morale e sociale del personaggio rappresentato.
Accanto alle figure aristocratiche nella ritrattistica moroniana compaiono borghesi, letterati, mercanti e artigiani: una delle sue opere più famose è il rtratto del Sarto (1565) oggi parte della collezione londinese della National Gallery.
Tra i ritratti del Moroni più famosi va anche segnalato Il cavaliere in rosa, un dipinto a olio oggi esposto a Bergamo a Palazzo Moroni eseguito nel 1560 che raffigura Gian Gerolamo Grumelli.
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