Sarah Ledda. Almost True

Sarah Ledda, Exposed, 2023, olio su tela, cm. 30x40

 

Dal 13 Luglio 2023 al 01 Luglio 2023

Chatillon | Aosta

Luogo: Castello Gamba - Museo d’arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta

Indirizzo: Via Italo Mus 8

Orari: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 nei mesi di luglio e agosto, chiuso il lunedì da settembre. Visita guidata alla mostra con curatore e artista: venerdì 28 luglio ore 17.00 (su prenotazione)

Curatori: Ivan Quaroni

Costo del biglietto: 6 euro intero, 4 euro ridotto

Telefono per informazioni: +39 0166 563252

Sito ufficiale: http://www.castellogamba.vda.it


L’Assessore ai Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta è lieto di presentare la mostra “Almost True” di Sarah Ledda, ospitata dal 14 luglio al 1° ottobre 2023 presso le sale del Castello Gamba - Museo d’Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, a Châtillon, che ripercorre la poetica dell’artista valdostana attraverso circa trenta dipinti della sua produzione recente.
Attingendo all’immaginario cinematografico e televisivo, e in particolare al repertorio del cinema classico hollywoodiano, la mostra di Sarah Ledda, a cura di Ivan Quaroni, racconta la formazione dell’identità femminile attraverso personaggi che diventano simboli, lemmi di un lessico comune in grado di tradurre una “bildung”, una formazione collettiva, in immagini universali.

Scorrendo le immagini di film classici e vecchie serie televisive, l’artista seleziona e isola singoli frame per trasfigurarli attraverso la pratica della pittura. Il fotogramma, sublimato nella grammatica pittorica, diventa quindi espressione di un nuovo tipo di rappresentazione realistica che usa il filtro delle produzioni mediali della cultura di massa per indagare i temi della memoria e delle emozioni nel rapporto dialettico tra fiction e realtà. 

In questo modo, l’immagine rubata al vecchio film - sia essa quella del volto di una diva di Hollywood come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Liz Taylor o Judy Garland, o quella della giovane Inger Nilsson nei panni di Pippi Calzelunghe - non appartiene più solo all'artista che la interpreta, ma diventa un codice universale, capace di stimolare una reazione in chiunque la riconosca. Una sorta di proustiana madeleine visiva che consente all’artista di dialogare, attraverso il proprio lavoro, con il vissuto e la memoria collettiva di diverse generazioni. 

«La ricerca di Sarah Ledda si configura – spiega il curatore Ivan Quaroni – come una pratica di ricodifica dell’immagine filmica in grado di trasformare l’essenza traumatica della realtà in un alfabeto di figure riconoscibili». In particolare, il repertorio del cinema classico hollywoodiano si offre come una sorta di dispositivo allegorico, una “macchina per pensare” i motivi di una poetica che ruota, sovente, attorno alla questione della formazione dell’identità femminile.
 
Insieme a un nutrito corpus di opere su tela, nelle sale di Castello Gamba viene esposto per la prima volta, un progetto realizzato dall’artista in dieci anni di viaggi in treno lungo la tratta Aosta - Torino, andata e ritorno.  Si tratta di “A/R”, titolo di una serie di scatti fotografici montati in una lunga sequenza video che ritraggono scorci di paesaggio che, nonostante le modifiche subite nel tempo, sembrano rimasti sostanzialmente invariati.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Vanillaedizioni con testo critico di Ivan Quaroni.

Nata ad Aosta nel 1970, Sarah Ledda vive fino al compimento degli studi a Palermo, dove nel 1993 si diploma all’Accademia di Belle Arti. La prima personale di rilievo è “Nitrato d’argento”, a cura di Luca Beatrice (Aosta, 2000) a cui seguono esposizioni a Parigi e a Bruxelles. Dal 2003 con alcune mostre curate da Maurizio Sciaccaluga e la partecipazione al V Premio Cairo e al Premio Seat Pagine Bianche d’Autore il suo lavoro entra nel circuito nazionale delle gallerie e delle fiere d’arte contemporanea realizzando da allora numerose esposizioni in Italia e all’estero, in collezioni e spazi privati e pubblici. Sue opere sono presenti nella collezione permanente del Castello Gamba, museo d’arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta. Dopo qualche anno a Torino, dal 2016 si trasferisce ad Aosta, dove vive e lavora. Sul suo lavoro hanno scritto diversi critici d’arte, tra cui Cecilia Antolini, Luca Beatrice, Martina Corgnati, Antonella Crippa, Alessandra Galletta e Maurizio Sciaccaluga.

Inaugurazione: giovedì 13 luglio, ore 18.00 
 

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