The Families of Man

© Adrian Paci, Peter Kilchmann Gallery, Zurigo, kaufmann repetto, Milano/New York | Adrian Paci, Centro di permanenza temporanea, 2007, fotografia su carta, 98x180 cm.

 

Dal 29 Maggio 2021 al 10 Ottobre 2021

Aosta

Luogo: MAR - Museo Archeologico Regionale

Indirizzo: Piazza Roncas 12

Orari: Tutti i giorni dalle 9 alle 19. L’ultimo ingresso è consentito 30 minuti prima dell’orario di chiusura

Curatori: Elio Grazioli e Walter Guadagnini

Enti promotori:

  • Assessorato Beni culturali della Regione Autonoma Valle D’Aosta

Costo del biglietto: intero 6 euro, ridotto 4 euro, gratuito per i minori di 25 anni, mostra nel circuito di Abbonamento Musei

Telefono per informazioni: +39 0165275937

E-Mail info: u-mostre@regione.vda.it

Sito ufficiale: http://mostrathefamiliesofman.it/


Promossa dall’Assessorato Beni culturali della Regione Autonoma Valle D’Aosta, apre il 29 maggio 2021 al Museo Archeologico Regionale di Aosta una mostra fotografica che riflette e racconta i grandi temi dell’uomo e della società degli ultimi decenni: The Families of Man.
Il progetto, ideato e realizzato dalla casa editrice Electa, è a cura di Elio Grazioli Walter Guadagnini.
L’allestimento e la grafica sono rispettivamente a cura di Massimo Curzi e Leonardo Sonnoli.

Circa 50 fotografi italiani tra i quali Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Jacopo Benassi, Gianni Berengo Gardin, Paola De Pietri, Mario Dondero, Andrea Galvani, Francesco Jodice, Armin Linke, Adrian Paci, Antonio Rovaldi, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, Toni Thorimbert, Franco Vaccari, Paolo Ventura, Massimo Vitali compongono, attraverso un centinaio di opere, un grande affresco sulla contemporaneità storica, sociale, economica, ambientale degli ultimi trent’anni: a partire dalla caduta del muro di Berlino, fino agli eventi legati al fenomeno ancora in corso della pandemia, che ha iscritto il 2020 tra le date storiche dell’umanità.

L’esposizione al Museo Archeologico Regionale di Aosta, guardando a quel modello leggendario in un contesto storico e culturale radicalmente diverso, organizza la narrazione intorno a due assi portanti: cronologico (1989-2000; 2001-2019; 2020) e tematico (la fine della modernità; il mondo connesso; la pandemia), per dare vita a un racconto per immagini dei più significativi sviluppi della società tra fine Novecento e primi decenni del Duemila, a partire dal cambiamento dell’immagine dell’uomo e di ciò che lo circonda.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa (italiano/francese) che include i saggi dei due curatori, un testo di Silvia Paoli dedicato alla mostra del MoMA e il contributo di Daria Jorioz che attraversa i temi dell’esposizione. Le sezioni fotografiche del volume sono corredate da brevi scritti affidati a studiosi ed esperti che trattano argomenti quali politica, economia, società, diversità di genere, ma anche tecnologia, sperimentazione virtuale, religioni ed ecologia.

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