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Storie di Donne. Da Albrecht Dürer alla contemporaneità di Ilario Fioravanti

Ilario Fioravanti, Palazzo Pretorio, Anghiari
Dal 05 Novembre 2022 al 08 Marzo 2023
Anghiari | Arezzo
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: Sedi varie
Curatori: Gabriele Mazzi, Benedetta Spadaccini
Anghiari, borgo medievale toscano celebre per la battaglia campale nel Quattrocento tra fiorentini e milanesi dipinta da Leonardo (e quest’anno indicato dalla Cnn tra le più belle località da visitare in Europa, https://edition.cnn.com/travel/article/beautiful-towns-europe) diventa ora città della Donna. Lo fa con una ricca esposizione, che, fino al prossimo 8 marzo, popolerà quattro prestigiosi spazi del suo centro storico di decine di opereraffiguranti l’immagine femminile dal Rinascimento ad oggi, tra mito, rappresentazioni bibliche, evangeliche e molto altro ancora.
In Storie di Donne, questo il titolo della mostra, dipinti, disegni e sculture, disseminati tra Museo della Battaglia e di Anghiari, Museo di Palazzo Taglieschi, Chiesa di Sant’Agostino e Palazzo Pretorio sintetizzano di fatto cinque secoli di cultura occidentale attraverso le rappresentazioni iconografiche di Eva, Maria, Maria Maddalena, Santa Caterina, e ancora Leda, Medea, Penelope (solo per citarne alcune), realizzate da grandi maestri quali Michelangelo, Dürer, Jacopo della Quercia, Giovanni dal Ponte, Goya, Manet; fino ad arrivare al recupero, tutto contemporaneo, di forme figurative più arcaiche della femminilità portato avanti dallo scultore romagnolo Ilario Fioravanti.
Il risultato è un esaustivo racconto per immagini a cavallo fra storiografia, leggenda, allegorie, simbolismi, spiritualità.
Realizzata dal Comune insieme al Museo della Battaglia e di Anghiari con la curatela dagli storici dell’arte Benedetta Spadaccini (dottore aggregato e assistente curatore Disegni e Stampe presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana) e Gabriele Mazzi (direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari), l’esposizione nasce – non a caso – proprio dall’idea di due donne: Alberica Barbolani da Montauto e Ilaria Lorenzini, rispettivamente assessore alla cultura ed al turismo della città toscana.
“Come sempre avviene - spiega Alberica Barbolani da Montauto, Assessore alla Cultura del Comune di Anghiari - gli eventi scaturiscono da lunghi periodi di preparazione, riflessione e studio. In questo caso sono molteplici i fattori che concorrono a comporre questa mostra, il primo dei quali è la fiducia nel dialogo e nella ricerca di obiettivi comuni, che puntualmente, quando sono nobili, vengono trovati”.
LE ‘TAPPE’ DELLA MOSTRA DIFFUSA
Il Museo della Battaglia e di Anghiari presenta 18 opere, tra le quali preziosi lavori di grafica, come la creazione di Eva di Michael Wohlgemuth (Norimberga 1434-1519) e il prezioso foglio con Adamo ed Eva di Albrecht Dürer (Norimberga 1471 – 1528). Fanno parte del percorso le celebri Hasta la muerte di Francisco de Goya (Fuendetodos, 1746-Bourdeaux, 1828), l’Olympia di Èduard Manet (Parigi, 1832-1883), laPenelope di Max Klinger (Lipsia, 1857-Grossjena, 1920),ed anche il raro foglio contenente Leda e il cigno in un paesaggio, disegno cinquecentesco che riproduce la perduta opera omonima di Michelangelo Buonarroti. Vi è poi una piccola tavola rappresentante il Matrimonio Mistico di Santa Caterina, considerata copia del famoso soggetto di Correggio; la Maddalena penitente, a lungo ascritta alla maniera di Cristofano Allori, che oggi, finalmente, trova la sua reale attribuzione a Francesco Morosini sulla base di un brillante studio. Questo dipinto, oggetto di un recente restauro sostenuto da SALPA tramite Fondazione Lions e la sezione Lions della Valtiberina, rappresenta una vera scoperta dopo la ripulitura dalle vernici che ne offuscavano il segno e che celavano in parte la firma dell’autore.
Nel Museo di Palazzo Taglieschi l’attenzione si concentra su tre rappresentazioni della Vergine particolarmente significative: la ieratica Madonna di Giovanni dal Ponte, appena restituita ad Anghiari (grazie ad un accordo fra la Direzione regionale Musei per la Toscana e la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, dopo essere rimasta per svariati anni al Museo Medievale e Moderno di Arezzo), l’iconica Madonna con Bambino di Jacopo della Quercia e la commovente, dolcissima Vergine attribuita a Benedetto Buglioni che accarezza con le mani e con lo sguardo il Bambino. Si va dunque dagli albori del Rinascimento dei primi due autori, tra loro contemporanei ma distanti per gusto e formazione, all’arte di un Rinascimento più tardo e maturo canonizzato nell’eleganza dello stile delle Robbiane adottato da Buglioni.
Nella chiesa di Sant’Agostino e in Palazzo Pretorio si sviluppa infine un itinerario tra contemporaneità e ricerca delle origini con le sculture di Ilario Fioravanti (Cesena, 1922 – Savignano sul Rubicone, 2012): grandi terrecotte che trasmettono l’arcaica potenza espressiva e spirituale della femminilità modellata nelle sue forme più basiche e primitive.
Storie di Donne è realizzata in collaborazione con Direzione Regionale dei Musei della Toscana, Archivio Ilario Fioravanti, Parrocchia di Anghiari, Associazione Nazionale Case della Memoria.
MUSEO DELLA BATTAGLIA E DI ANGHIARI
https://www.battaglia.anghiari.it/
Tel. 0575787023 | museobattaglia@anghiari.it
da marzo ad ottobre
tutti i giorni: 10.00 -13.00 / 14:30 -18:30
da novembre a febbraio
10.00 -13.00 / 14:30 -17:30
chiuso il martedì
chiuso il 25 dicembre
dal 26 dicembre al 6 gennaio
10.00 - 13.00 / 14:30 -17:30
MUSEO DELLE ARTI E TRADIZIONI POPOLARI DELL’ALTA VALLE DEL TEVERE – PALAZZO TAGLIESCHI
http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it/index.php?it/194/anghiari-ar-museo-delle-arti-e-tradizioni-popolari-dellalta-valle-del-tevere-palazzo-taglieschi
Tel. +39 0575 788001 | drm-tos.palazzotaglieschi@cultura.gov.it
Martedì ore 9.00 - 13.00 (ingresso ultimo turno di visita) e ore 15.00 - 17.00 (ingresso ultimo turno di visita)
Mercoledì e venerdì ore 10.00 - 14.00 (ingresso ultimo turno di visita).
Giovedì ore 13.00 - 17.00 (ingresso ultimo turno di visita).
Sabato e prima e terza domenica del mese ore 10.00 - 14.00 (ingresso ultimo turno di visita).
Chiuso: Lunedì, 1 gennaio, 25 dicembre
CHIESA DI SANT’AGOSTINO
da marzo ad ottobre
tutti i giorni: 10.00 -13.00 / 14:30 -18:30
da novembre a febbraio
10.00 -13.00 / 14:30 -17:30
chiuso il martedì
chiuso il 25 dicembre
dal 26 dicembre al 6 gennaio
10.00 - 13.00 / 14:30 -17:30
PALAZZO PRETORIO
Dal lunedì al sabato: 9:30 – 13:30
In Storie di Donne, questo il titolo della mostra, dipinti, disegni e sculture, disseminati tra Museo della Battaglia e di Anghiari, Museo di Palazzo Taglieschi, Chiesa di Sant’Agostino e Palazzo Pretorio sintetizzano di fatto cinque secoli di cultura occidentale attraverso le rappresentazioni iconografiche di Eva, Maria, Maria Maddalena, Santa Caterina, e ancora Leda, Medea, Penelope (solo per citarne alcune), realizzate da grandi maestri quali Michelangelo, Dürer, Jacopo della Quercia, Giovanni dal Ponte, Goya, Manet; fino ad arrivare al recupero, tutto contemporaneo, di forme figurative più arcaiche della femminilità portato avanti dallo scultore romagnolo Ilario Fioravanti.
Il risultato è un esaustivo racconto per immagini a cavallo fra storiografia, leggenda, allegorie, simbolismi, spiritualità.
Realizzata dal Comune insieme al Museo della Battaglia e di Anghiari con la curatela dagli storici dell’arte Benedetta Spadaccini (dottore aggregato e assistente curatore Disegni e Stampe presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana) e Gabriele Mazzi (direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari), l’esposizione nasce – non a caso – proprio dall’idea di due donne: Alberica Barbolani da Montauto e Ilaria Lorenzini, rispettivamente assessore alla cultura ed al turismo della città toscana.
“Come sempre avviene - spiega Alberica Barbolani da Montauto, Assessore alla Cultura del Comune di Anghiari - gli eventi scaturiscono da lunghi periodi di preparazione, riflessione e studio. In questo caso sono molteplici i fattori che concorrono a comporre questa mostra, il primo dei quali è la fiducia nel dialogo e nella ricerca di obiettivi comuni, che puntualmente, quando sono nobili, vengono trovati”.
LE ‘TAPPE’ DELLA MOSTRA DIFFUSA
Il Museo della Battaglia e di Anghiari presenta 18 opere, tra le quali preziosi lavori di grafica, come la creazione di Eva di Michael Wohlgemuth (Norimberga 1434-1519) e il prezioso foglio con Adamo ed Eva di Albrecht Dürer (Norimberga 1471 – 1528). Fanno parte del percorso le celebri Hasta la muerte di Francisco de Goya (Fuendetodos, 1746-Bourdeaux, 1828), l’Olympia di Èduard Manet (Parigi, 1832-1883), laPenelope di Max Klinger (Lipsia, 1857-Grossjena, 1920),ed anche il raro foglio contenente Leda e il cigno in un paesaggio, disegno cinquecentesco che riproduce la perduta opera omonima di Michelangelo Buonarroti. Vi è poi una piccola tavola rappresentante il Matrimonio Mistico di Santa Caterina, considerata copia del famoso soggetto di Correggio; la Maddalena penitente, a lungo ascritta alla maniera di Cristofano Allori, che oggi, finalmente, trova la sua reale attribuzione a Francesco Morosini sulla base di un brillante studio. Questo dipinto, oggetto di un recente restauro sostenuto da SALPA tramite Fondazione Lions e la sezione Lions della Valtiberina, rappresenta una vera scoperta dopo la ripulitura dalle vernici che ne offuscavano il segno e che celavano in parte la firma dell’autore.
Nel Museo di Palazzo Taglieschi l’attenzione si concentra su tre rappresentazioni della Vergine particolarmente significative: la ieratica Madonna di Giovanni dal Ponte, appena restituita ad Anghiari (grazie ad un accordo fra la Direzione regionale Musei per la Toscana e la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, dopo essere rimasta per svariati anni al Museo Medievale e Moderno di Arezzo), l’iconica Madonna con Bambino di Jacopo della Quercia e la commovente, dolcissima Vergine attribuita a Benedetto Buglioni che accarezza con le mani e con lo sguardo il Bambino. Si va dunque dagli albori del Rinascimento dei primi due autori, tra loro contemporanei ma distanti per gusto e formazione, all’arte di un Rinascimento più tardo e maturo canonizzato nell’eleganza dello stile delle Robbiane adottato da Buglioni.
Nella chiesa di Sant’Agostino e in Palazzo Pretorio si sviluppa infine un itinerario tra contemporaneità e ricerca delle origini con le sculture di Ilario Fioravanti (Cesena, 1922 – Savignano sul Rubicone, 2012): grandi terrecotte che trasmettono l’arcaica potenza espressiva e spirituale della femminilità modellata nelle sue forme più basiche e primitive.
Storie di Donne è realizzata in collaborazione con Direzione Regionale dei Musei della Toscana, Archivio Ilario Fioravanti, Parrocchia di Anghiari, Associazione Nazionale Case della Memoria.
MUSEO DELLA BATTAGLIA E DI ANGHIARI
https://www.battaglia.anghiari.it/
Tel. 0575787023 | museobattaglia@anghiari.it
da marzo ad ottobre
tutti i giorni: 10.00 -13.00 / 14:30 -18:30
da novembre a febbraio
10.00 -13.00 / 14:30 -17:30
chiuso il martedì
chiuso il 25 dicembre
dal 26 dicembre al 6 gennaio
10.00 - 13.00 / 14:30 -17:30
MUSEO DELLE ARTI E TRADIZIONI POPOLARI DELL’ALTA VALLE DEL TEVERE – PALAZZO TAGLIESCHI
http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it/index.php?it/194/anghiari-ar-museo-delle-arti-e-tradizioni-popolari-dellalta-valle-del-tevere-palazzo-taglieschi
Tel. +39 0575 788001 | drm-tos.palazzotaglieschi@cultura.gov.it
Martedì ore 9.00 - 13.00 (ingresso ultimo turno di visita) e ore 15.00 - 17.00 (ingresso ultimo turno di visita)
Mercoledì e venerdì ore 10.00 - 14.00 (ingresso ultimo turno di visita).
Giovedì ore 13.00 - 17.00 (ingresso ultimo turno di visita).
Sabato e prima e terza domenica del mese ore 10.00 - 14.00 (ingresso ultimo turno di visita).
Chiuso: Lunedì, 1 gennaio, 25 dicembre
CHIESA DI SANT’AGOSTINO
da marzo ad ottobre
tutti i giorni: 10.00 -13.00 / 14:30 -18:30
da novembre a febbraio
10.00 -13.00 / 14:30 -17:30
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dal 26 dicembre al 6 gennaio
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PALAZZO PRETORIO
Dal lunedì al sabato: 9:30 – 13:30
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