Sul filo delle emozioni

Sul filo delle emozioni, Atrio d'Onore della Provincia, Arezzo

 

Dal 29 Aprile 2022 al 09 Maggio 2022

Arezzo

Luogo: Atrio d'Onore della Provincia

Indirizzo: Via Ricasoli 48

Orari: tutti i giorni 10-12.30 / 16-19

Enti promotori:

  • Patrocinio di Provincia di Arezzo

Costo del biglietto: ingresso gratuito


Dal 29 aprile al 9 maggio 2022 l'Atrio d'Onore della Provincia, in via Ricasoli 48-50-52, ad Arezzo, ospita “Sul filo delle emozioni", mostra collettiva del Cenacolo degli Artisti Aretini.

Sabato 30 aprile, alle ore 17, l'inaugurazione ufficiale dell'evento espositivo patrocinato dalla Provincia di Arezzo, con la presentazione curata da Marco Botti
Espongono per l’occasione oltre 60 artisti, a cui si aggiungono quasi 30 piccoli pittori.

Il Cenacolo degli Artisti Aretini torna a esporre con una maxi collettiva e lo fa nel segno della ripartenza dopo due anni difficili, scanditi da una pandemia che ha causato la quasi sospensione delle attività espositive e culturali. Il filo conduttore della mostra, che vedrà una novantina di autori come protagonisti, è l’emozione.

“Le emozioni fanno parte del nostro Io più profondo, lo stimolano, lo agitano, salgono in superficie o rimangono nascoste. Come una bussola guidano gli uomini sul non facile cammino della vita – spiega la vicepresidente Lilia Manneschi. – Cosa sarebbe l’uomo se non provasse gioia, paura, rabbia, amore? Chi guiderebbe la mano dell’artista se la sua vita fosse piatta e priva di qualunque moto dell’anima?”.

Il Cenacolo degli Artisti Aretini ormai da molti anni mira a diffondere e ampliare la conoscenza dell’arte nelle sue molteplici forme, dando modo a chiunque di avvicinarsi a essa per contribuire alla crescita culturale del territorio aretino. 
La nuova collettiva farà dialogare diverse generazioni di artisti. Ci saranno quelli dalla proficua carriera ai talenti emergenti, quelli attivi da decenni fino ad arrivare ai piccoli pittori.

“Ed ecco che tutti uniti – conclude Lilia Manneschi – ci prendiamo per mano per camminare su quel filo lieve ma potente, per attraversarlo, per sorreggerci a esso con il comune intento di produrre, trasmettere e condividere emozioni”.

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