ART UP 12/16 - John Armleder
Dal 01 Dicembre 2016 al 30 Dicembre 2016
Bergamo
Luogo: Banca Popolare di Bergamo
Indirizzo: piazza Vittorio Veneto 8
Curatori: Enrico De Pascale
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.theblank.it
Come altri artisti della sua generazione Armleder ha intrapreso una riflessione lucida e ironica sulla storia dell’arte, rileggendo a proprio modo la tradizione astratto-geometrica del XX secolo, quella che va da Malevic a Mondrian a Vasarely. In questo leggiadro dipinto una sottile vibrazione luminosa si irradia sulla superficie in un gioco di calcolate corrispondenze tra tonalità calde e fredde, chiare e scure. La composizione letteralmente “gioca” con il linguaggio Optical degli anni Sessanta impaginando la tela con sequenze di pallini colorati (cinque per ciascuna delle cinque file) che definiscono uno spazio ritmico, vibrante e dinamico.
JOHN ARMLEDER (Ginevra 1948)
Esordisce alla fine degli anni Sessanta come co-fondatore del gruppo di artisti di ispirazione Fluxus “Ecart”. Dagli anni Settanta realizza opere che si ispirano alla poetica dei più radicali movimenti d’avanguardia, (il Dadaismo, nato nel suo paese) e della post-avanguardia (Fluxus) che pongono al centro della propria ricerca il rapporto tra arte e vita. Ciò spiega la natura spesso partecipativa e coinvolgente dei suoi lavori, che mirano ad invadere lo spazio della vita quotidiana spezzando il mito di una presunta alterità e sacralità dell’opera d’arte. Per ottenere tale scopo Armleder rinuncia alla mitologia dell’opera-capolavoro e del pezzo unico e inimitabile trasformando l’arte in un comportamento che si dispiega nella quotidianità, come quando alla Biennale di Parigi del 1975 ha servito tazze di tea fumante al pubblico o come quando ha trasformato oggetti domestici e mobili usati, carichi di un proprio vissuto, in una sorta di “nuove nature morte” contemporanee. Artista di punta della generazione post-concettuale ha partecipato tra l’altro alla mostra Ambiente 74 al Kunstmuseum di Winterthur (1974) e alla IX Biennale di Parigi (1975). Nel 1992-93 è stato tra i protagonisti dell’importante mostra itinerante Posthuman a cura di Jeffrey Deitch (Losanna, Rivoli, Atene e Amburgo). Nel 2004-2005 ha realizzato una monumentale opera “site-specific”, Voltes IV, per la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC) di Bergamo. Recentemente ha preso parte alle collettive Away, Peggy Guggenheim Collection, Palazzo Venier Dei Leoni, Venezia (2011), e Endless, Museion, Bolzano (2016).
Orari: da lunedì a venerdì: 8.20/13.20 – 14.40/16.10
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 23 aprile 2024 al 01 settembre 2024
Bergamo | Accademia Carrara
Napoli a Bergamo. Uno sguardo sul ‘600 nella collezione De Vito e in città
-
Dal 26 aprile 2024 al 09 giugno 2024
Reggio nell'Emilia | Sedi varie
FOTOGRAFIA EUROPEA 2024 - LA NATURA AMA NASCONDERSI
-
Dal 23 aprile 2024 al 16 giugno 2024
Roma | Castel Sant’Angelo
Luigi Spina. Interno Pompeiano
-
Dal 20 aprile 2024 al 27 ottobre 2024
Conversano | Castello Conti Acquaviva D'Aragona
CHAGALL. SOGNO D’AMORE
-
Dal 20 aprile 2024 al 29 settembre 2024
Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
Canova. Quattro Tempi. Fotografie di Luigi Spina
-
Dal 20 aprile 2024 al 21 luglio 2024
Torino | Mastio della Cittadella
Henri de Toulouse-Lautrec. Il mondo del circo e di Montmartre