Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente

© JAGO, by SIAE 2022 | Jago, Habemus Hominem, 2009 / 2016. Marmo, 60x35x69 cm. Photo by Jago

 

Dal 11 Novembre 2022 al 28 Maggio 2023

Bologna

Luogo: Palazzo Albergati

Indirizzo: Via Saragozza 28

Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Aperture straordinarie Giovedì 8 dicembre 10.00 – 20.00 Sabato 24 dicembre 10.00 – 17.00 Domenica 25 dicembre 16.00 – 20.00 Lunedì 26 dicembre 10.00 – 20.00 Sabato 31 dicembre 10.00 – 17.00 Domenica 1 gennaio 10.00 – 20.00 Venerdì 6 gennaio 10.00 – 20.00

Curatori: Piernicola Maria Di Iorio

Prolungata: fino al 28 maggio 2023

Costo del biglietto: Intero € 15, Ridotto € 13

Telefono per informazioni: +39 051 030141


Dall’11 novembre al 7 maggio 2023Palazzo Albergati di Bologna accoglie le opere più provocatorie, anticonformiste e rivoluzionarie del nostro tempo: la mostra Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente propone un percorso espositivo che ruota intorno ai tre artisti che hanno fatto più discutere negli ultimi anni.
Un evento che racconta alcune delle storie più estreme e trasgressive della public art italiana ed internazionale, attraverso il dialogo tra il misterioso artista inglese e i più influenti artisti italiani del momento, ma anche presentando quelli che sono con lavori che sono i nuovi orizzonti della cultura figurativa.
 
Jago, Banksy e TvBoy hanno sovvertito le regole dell’arte, rifiutando di entrare a far parte di un sistema imbrigliato ed escludente; sono tre artisti hanno “creato un precedente” e fatto parlare della loro arte arrivando al cuore del grande pubblico.
“Controcorrente” si presenta, appunto, come una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla Girl with Baloon a Bomb Love di Banksy; Apparato circolatorio e Memoria di sé di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano.

A questi tre nuclei si uniscono poi molte opere di varie generazioni di artisti che da loro hanno preso ispirazione e spunto, o che semplicemente si inseriscono nel percorso controculturale che li caratterizza: da Obey – in mostra con il celebre manifesto Hope, realizzato nel 2008 per sostenere la campagna presidenziale di Barak Obama – a Mr. Brainwash(di cui, tra gli altri, un esemplare della sua Mona Linesa), da Ravo e La ragazza con l’orecchino di perla a Laika e il suo celeberrimo Not this “game” fino a Pau con la sua serie delle Santa Suerte.
Circa 60 opere allestite in un percorso unico e sorprendente alla scoperta degli “enfants terribles” dell’arte, che non poteva che essere ospitata a Bologna, città della controcultura per eccellenza.
Un dialogo – suddiviso in 4 sezioni – che porta il visitatore a cogliere le corrispondenze esistenti tra i diversi orientamenti nell’elaborazione delle tendenze legate alla Street Art europea che, in questo momento, è un punto di riferimento internazionale.

La mostra, con il patrocinio del Comune di Bologna, è organizzata da Piuma e Arthemisia con Pop House Gallery, in collaborazione con Apapaia ed è curata da Piernicola Maria Di Iorio.

La mostra vede come sponsor Poema, mobility partner FrecciaRossa Treno ufficiale e Cotabo, come media partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.

Il catalogo è edito da Skira.

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