Sotto il segno di Alfonso Rubbiani. La salvaguardia del passato e le origini delle Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna

Sotto il segno di Alfonso Rubbiani. La salvaguardia del passato e le origini delle Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna

 

Dal 12 Dicembre 2014 al 14 Marzo 2014

Bologna

Luogo: Museo della Sanità e Assistenza di Santa Maria della Vita/ Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale

Indirizzo: via Clavature 8/ via N. Sauro 20/2

Orari: Santa Maria della Vita: da martedì a domenica 10-12/ 15-19

Enti promotori:

  • Genus Bononiae. Musei nella Città
  • Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
  • Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 051 230260

E-Mail info: graziano.campanini@genusbononiae.it

Sito ufficiale: http://www.genusbononiae.it


La mostra si pone un duplice obiettivo: da un lato indagare e approfondire l’influsso che ha avuto il pensiero del Rubbiani, eclettico personaggio che coi suoi restauri ha contribuito a costruire l’attuale immagine del centro medievale del capoluogo emiliano, sulla nascita delle Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna, dall’altro riscoprire la figura di artista e di intellettuale di Alfredo Baruffi. Homo duplex, come è stato definito, conosciuto dai più con lo pseudonimo di Barfredo da Bologna in veste di protagonista della stagione liberty in Italia, assai meno noto come conservatore e artefice delle Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna, di cui fu dipendente fin dalla giovane età. Amico e collaboratore di Alfonso Rubbiani, è nel solco dell’eredità lasciata dal maestro che Baruffi, dall’inizio degli anni ’30, comincia a raccogliere e acquistare per conto della Cassa testimonianze sulla città nel momento in cui, nel passaggio dall’Otto al Novecento, sulla soglia dell’era moderna, il paesaggio urbano stava cambiando irreversibilmente. Alla fine erano oltre 35.000 i pezzi raccolti da Baruffi, le cui vicende sono state ricostruite dopo un meticoloso lavoro di archivio. Si tratta di dipinti, incisioni, disegni, fondi fotografici, molti dei quali sono gli stessi che si possono ammirare oggi lungo il percorso espositivo del Museo della Storia di Bologna. E il caso ha voluto che il Museo della Storia trovasse sede proprio a Palazzo Pepoli Vecchio, lo stesso palazzo dove Baruffi accatastava le opere in attesa di inventariarle.
Del resto molteplici furono i legami di Alfonso Rubbiani con la Cassa di Risparmio in Bologna. Come si cerca qui di evidenziare i nomi dei protagonisti del milieu culturale, sul cui aiuto Alfonso Rubbiani fece affidamento, figuravano nell’elenco dei soci della Cassa di Risparmio, così come costante fu il sostegno tanto finanziario quanto istituzionale da questa assicurato alle iniziative di restauro sui principali edifici della città. E ancora Alfonso Rubbiani fu il consulente accreditato al quale il Cav. Cesare Zucchini, autorevole direttore dell’Istituto di credito, si rivolse negli anni a cavallo tra Otto e Novecento per l’istituzione di un museo sulla storia della Banca.
La mostra è articolata in varie sezioni: nella Biblioteca d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale protagonista è la figura di Alfredo Baruffi (1873-1948), sia nella sua veste di responsabile artistico della Cassa di Risparmio sia di artista e animatore di cenacoli e associazioni culturali della Bologna dell’epoca. Qui si potranno ammirare numerose opere grafiche provenienti dalle Collezioni conservate a San Giorgio e una serie di disegni, stampe, bozzetti e volumi illustrati, in gran parte inediti, provenienti dalla collezione degli eredi, realizzati dallo stesso Baruffi  le cui indubbie qualità ben evidenziano la levatura artistica di  uno tra i principali interpreti italiani dell’Art Nouveau.
Presso il Museo della Sanità e Assistenza di Santa Maria della Vita infine si affronta il discorso relativo alla Società Aemilia Ars, ormai nota Arts and Crafts bolognese, fondata dallo stesso Rubbiani nel 1898, società sopravvissuta fino ai giorni nostri il cui fondo di merletti e ricami è confluito nel 2007 nelle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio, portando così a compimento un discorso cominciato quasi un secolo fa.
Correda la mostra un catalogo illustrato edito da Bononia University Press con saggi di Angelo Mazza, Mirko Nottoli, Benedetta Basevi, Martina Marcucci, Caterina Pascale Guidotti Magnani e schede biografiche di Leonardo Regano.

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