David Medalla. Parables of Friendship
Dal 08 Aprile 2022 al 14 Settembre 2022
Bolzano
Luogo: Museion
Indirizzo: Piazza Piero Siena 1
Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 18. Giovedì aperto fino alle ore 22 (ingresso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura)
Curatori: Steven Cairns e Fatima Hellberg con Bart van der Heide
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 7 / € 5 / € 3.50. Gratuito fino a 18 anni, ICOM, AMACI, Amici del Museion Presse, SKB, Museumobilcards, unibz, Forum members e per tutti ogni giovedì dalle ore 18.00 alle ore 22.00
Telefono per informazioni: +39 0471 223413
Sito ufficiale: http://www.museion.it
Disegni, dipinti, collage, sculture, neon, opere di arte cinetica, partecipativa e performance realizzati in oltre settant’anni di carriera: accanto a importanti prestiti e nuove commissioni, Museion esporrà molti lavori inediti e alcune opere fragili, restaurate per l’occasione e presentate al pubblico per la prima volta, in una mostra – a cura di Steven Cairns eFatima Hellberg con Bart van der Heide e con un allestimento di Michael Kleine Studio –che si preannuncia essere una pietra miliare per lo studio del lavoro di questo grande ed eclettico artista.
L’opera di Medalla, caratterizzata da un’assoluta libertà di espressione, esplora le possibilità di scambio e intersezione tra arte e vita, mixando grandi temi del presente come l’ecologia, l’identità culturale, la sessualità, l’etica del lavoro, senza mai preoccuparsi delle compartimentazioni attuate dalla società. Dandy e viaggiatore, dopo essere arrivato a Marsiglia da Manila, già negli anni Sessanta Medalla ha vissuto a Londra, Parigi, Venezia, Berlino, New York e ancora a Manila, portando le esperienze di viaggio e di transizione all’interno del suo lavoro, spesso effimero e deperibile perché realizzato con materiali trovati, a ulteriore riprova della natura libera della sua pratica.
Fortemente influenzato dall'arte e dalla letteratura europea del XIX e XX secolo, figura attiva nella Swinging London, Medalla è stato determinante nella breve ma pionieristica esperienza della Signals Gallery (1962–64) di Londra, nel collettivo di performance sperimentali The Exploding Galaxy (1967–68) e in quello politicamente impegnato degli Artists for Democracy di cui è stato presidente (1974-1977). In collaborazione con l'artista Adam Nankervis (1994) fonda The Mondrian Fan Club e la Biennale di Londra (2000), dove i processi di collaborazione e scambio hanno continuato a essere centrali.
Come suggerisce il titolo, Parables of Friendship comprende ugualmente impegno sociale e trascendenza, le due caratteristiche principali della pratica di Medalla: la molteplicità della sua produzione instancabile e la sua continua ricerca di connessioni rivelano una ricerca di “unicità del tutto” attraverso le differenze, e una relazione con l’essere profondamente esperienziale e sentimentale. Nella sua opera si riflettono paradossi e traumi parte dell’identità culturale, identità che per lui resta un processo multitemporale e multidirezionale.
La mostra è stata realizzata con il Bonner Kunstverein in collaborazione con il David Medalla Archive, Berlino, ed è finanziata dalla Fondazione federale per la cultura, il Commissario federale per la cultura e i media.
Un volume sul lavoro di David Medalla, edito da Museion e Bonner Kunstverein, sarà pubblicato da Koenig Books nella primavera del 2022.
A cura di Steven Cairns, Fatima Hellberg e Bart van der Heide
David Medalla nasce nel 1942 a Manila, Filippine.
Nel 1954 viene ammesso alla Columbia University di New York, all’età di soli 12 anni.
Nel 1960 si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con Gaston Bachelard, Louis Aragon, Marcel Duchamp, e mette in scena la performance Brother of Isadora all’Accademia Raymond Duncan.
Si trasferisce poi a Londra, dove è co-fondatore della galleria Signals London, editore di Signals Newsbulletin e dove inizia a lavorare alle sue opere biocinetiche e ‘auto-generanti’ tra le quali Cloud Canyons (1963) e The Sand Machine (1964).
Fonda nel 1967 The Exploding Galaxy: un collettivo di artiste e artisti, musiciste e musicisti, poetesse e poeti, danzatrici e danzatori in una casa al 99 Balls Pond Road. In quegli anni mette in scena diverse performance tra le quali The Bird Ballet (1967) e The Buddha Ballet con John Duggar (1967).
Partecipa alle mostre curate da Harald Szeemann Weiss auf Weiss (1966) e Live in Your Head: When Attitudes Become Form(1969).
Alla fine degli anni Sessanta viaggia tra Europa, Africa, Sud-est asiatico e si dedica a lavori partecipativi e politicamente impegnati tra i quali A Stitch in Time (1968); Down with The Slave Trade (1971); e Porcelain Wedding (1973). Parallelamente tiene lezioni alla Slade School of Art, alla Chelsea School of Art, alla St. Martins School of Art e all’Università di Southampton.
Nel 1971fonda e svolge il ruolo di segretario dell’Artists Liberation Front ed espone in Pioneers of Part-Art al Museum of Modern Art di Oxford, mentre nel 1972 partecipa a Documenta 5 curata Harald Szeemann (Kassel, Germania).
Nel 1974 diventa Presidente di Artists for Democracy, organizzazione che si occupa di 'dare sostegno materiale e culturale ai movimenti di liberazione di tutto il mondo', e Direttore del Fitzrovia Cultural Centre di Londra.
Nel 1979 concepisce il ‘realismo sinottico’ e nel 1981 inizia a lavorare alla serie The Rhapsody of the Dagger and Ammonia Boy.
Nel 1983 come artista in residenza al South Hill Park Art Centre (Bracknell, Inghilterra) co-organizza il primo International Festival of Performance Art al South Hill Park; partecipa a Perfotijd, a cura di Wink van Kempen, presso il Theater de Lantaren, Rotterdam; forma l’Octetto Ironico insieme a James Acheson, Lesley Butler, Kevin Goss, Sonia Knox, Roberta Kravitz, Alistair Snow e Anna Thew; scrive ed è co-regista con Mark Greaves della versione cinematografica di The Hand of Marie Curie; inizia a lavorare al ciclo pittorico Parables of Friendship (1983).
Nel 1984 dà vita a una partnership creativa con Kai Hilgemann denominata The Signs and Wonders of David and Kai e mette in scena alcune performance in città europee; partecipa a Perfotijd 2 a Rotterdam; co-organizza e partecipa al 2° International Festival of Performance Art al South Hill Park; mette in scena la performance Metamorphoses of an Enigma, al Cirque Divers, Liegi, Belgio.
Nel 1989 partecipa a The Other Story: Afro-Asian Artists in Post-War Britain, a cura di Rasheed Araeen alla Hayward Gallery (Londra).
Nel 1990 si trasferisce a New York, dove viene definito artista in transito presso la New York Port Authority: tiene lezioni al Museum of Modern Art; scrive una rubrica per il Filipino Express intitolata Medalla in Manhattan; inizia a dipingere il ciclo New York Epiphanies; espone in Public Mirror: Artists against Racial Prejudice (1990), a cura di Tom Finkelpearl, Rebecca Quaytman e Ken Chu presso la Clocktower Gallery.
Nel 1991 viene premiato con la borsa di studio Artist's Fellowship dalla New York Foundation for the Arts; espone in Shocks to the System: Works from the Arts Council Collection, a cura di Isobel Johnstone presso la Royal Festival Hall (Londra) e la City Art Gallery (Manchester); inizia una nuova collaborazione con l’artista australiano Adam Nankervis, mettendo in scena diverse performance time-based e site-specific a New York.
Nel 1992 viene premiato con un secondo Artist's Fellowship dalla New York Foundation for the Arts; mette in scena la performance Five Immortals at Drop-Dead Prices alla Great Hall of Cooper Union, organizzata da Franklin Furnace e con il sostegno del Jerome Foundation Award.
Nel 1994 fonda il Mondrian Fan Club con Adam Nankervis come vicepresidente e l’anno successivo affitta uno spazio al 55 Gee Street (Londra) dove vive ed espone sette versioni nuove delle sue opere bio-cinetiche, quadri e neon oltre a collaborazioni con Adam Nankervis. Nello stesso anno espone in The Secret History of the Mondrian Fan Club II, INIVA, Londra.
Nel 1996 partecipa a L'Informe, a cura di Yves-Alain Bois e Rosalind Krauss al Centre Pompidou (Parigi) e nel 1997 partecipa insieme a Adam Nankervis alla 2. Biennale di Johannesburg di Okwui Enwezor, su invito del curatore Gerardo Mosquera, oltre al DAAD Berliner Künstlerprogramm.
Nel 1998 gli viene dedicata una mostra personale Art Lifts Berlin a cura di Friedrich Meschede presso la DAAD Galerie a Berlino; partecipa a Fluxattitudes al New Museum (New York); a Travels II, a cura di Chris Dercon presso la Clocktower Gallery (New York); e fonda la London Biennale con Adam Nankervis.
Nel 2000 partecipa alle mostre Force Fields: Phases of the Kinetic, a cura di Guy Brett presso la Hayward Gallery (Londra) e al MACBA (Barcellona); Live in Your Head: Concept and Experiment in Britain 1965-75 alla Whitechapel Gallery (Londra) e Museo de Chiado (Lisbona).
Nel 2005, nell’ambito di London in Six Easy Steps presso l’Institute of Contemporary Arts (Londra), partecipa con Anywhere in the World – David Medalla’s London, a cura di Guy Brett.
Nel 2007 partecipa a Performa 07 presso il Swiss Institute con una performance intitolata Four Aces: Towards a nano theatre of Utter Meaninglessness e ad A Spoken Word Exhibition, and a Series of Spoken Word Retrospectives, a cura di Mathieu Copeland.
L’anno successivo partecipa alla 16th Biennale of Sydney Revolutions - Forms that Turn, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, e nel 2009 a The Death of the Audience, a cura di Pierre Bal-Blanc alla Secession (Vienna).
Nel 2010 mette in scena insieme a Adam Nankervis The Secret History of Mondrian Fanclub – Part 3: So Pulo presso la Baró Galeria (San Paolo).
Nel 2012 la galleria di Nankervis Another Vacant Space (Berlino) gli dedica la mostra personale Cloud Canyons: Kinetic Works & Cosmic Propulsions.
L’anno successivo partecipa ad Art Turning Left: How Values Changed Making 1789–2013 presso laTate Liverpool e Reflections from Damaged Life. An Exhibition on Psychedelia presso Raven Row (Londra), mentre nel 2015 è tra gli artisti di The 8th Asia Pacific Triennial of Contemporary Art (APT8) di Queensland (Australia).
Inoltre, dopo l’installazione dell’anno precedente a Staten Island, Mirages II è eseguita presso Another Vacant Space (Berlino).
Nel 2016 partecipa a Kunst in Europa 1945-1968 allo ZKM | Zentrum für Kunst und Medien (Karlsruhe), mentre nel 2017 a Viva Arte Viva, 57. Mostra internazionale d’arte della Biennale di Venezia, a cura di Christine Macel, con la riattivazione della performance Stitch in Time e il Mondrian Fan Club con Adam Nankervis.
David Medalla muore il dicembre 2020 a Manila.
Il suo archivio è conservato a Berlino, presso Another Vacant Space.
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