George Tatge. Iitalia metafisica / Anna Peroni. Crayon de voyage

George Tatge, Condominio e colonne, Terni

 

Dal 09 Aprile 2016 al 19 Maggio 2016

Brescia

Luogo: Wavegallery Corsini

Indirizzo: via Trieste 32

Telefono per informazioni: +39 030 2943711

E-Mail info: info@wavephotogallery.it

Sito ufficiale: http://www.wavephotogallery.it



GEORGE TATGE
italia metafisica  

Con le sue immagini di grande formato, in rigoroso bianco e nero, George Tatge propone allo
spettatore un moderno Grand Tour della sua Italia. Architetture, geometrie, paesaggi, pietre: ogni
particolare riporta all'italianità della terra, all'intervento dell'uomo che la modifica, la vive, la rende
riconoscibile e, a volte, la abbandona.
Gli scorci che Tatge sceglie donano allo sguardo una nuova prospettiva, che spesso confonde, ma
sempre mantenendo il concetto di italianità che vuole trasmettere: dalle forme rinascimentali a quelle
delle architetture più contemporanee l'Italia si fa conoscere e riconoscere, differente da ogni altro
luogo al mondo, unica con le sue peculiarità, le sue stranezze e i suoi contrasti, tra natura e artificio,
tra antico e moderno.
George Tatge è nato a Istanbul da madre italiana e padre americano, e ha vissuto tra l'Europa, gli
Stati Uniti e il Medio Oriente. La sua ricerca fotografica ha origine negli anni Settanta: la sua prima
mostra fu ospitata alla Galleria il Diaframma di Milano nel 1973, e da allora le sue immagini hanno
viaggiato in tutto il globo, trovando posto in collezioni private e in musei prestigiosi come il Met di New
York, l'Houston Museum of Fine Arts e la parigina Maison Européenne de la Photographie. Le sue
fotografie nascono dall'utilizzo di un banco ottico Deardorff 13x18.

ANNA PERONI
crayon de voyage  

C'è un filo comune nelle immagini di Anna Peroni, quel “crayon de voyage” che unisce in una sorta di
installazione visiva gli appunti di viaggio che l'autrice ha fotograficamente realizzato.
Gli scatti non vivono di un'entità singola ma raccontano un mondo, un modo di interpretare la
fotografia senza definirne i contorni, in bilico tra il reportage ed il paesaggio, il ricordo personale e la
documentazione di un luogo. Così come gli scatti non vivono di singola autonomia, allo stesso modo
gli orizzonti si dilatano e si completano, compenetrandosi attraverso il segno grafico.
Ne esce una visione totale e globale del lavoro, che denota una progettualità e una scelta di campo
ben studiata e definita prima ancora di intraprendere il lavoro stesso.
Le fotografie sono state realizzate nell'arco di tre anni, in diverse parti del mondo, con il comun
denominatore della presenza centrale che rompe il paesaggio lineare. Una presenza centrale che è
automobile, bicicletta, cartello o (talvolta) figura umana, frutto più di una ricerca compositiva che di
una indagine sociale o di significato.

Opening sabato 9 aprile 2016, ore 19  

Orari di apertura:
dal martedì al sabato
dalle 15 alle 19.30

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