Antonio Ligabue. Vita, opere e oggetti di un geniale artista

Antonio Ligabue, I Tacchini, 1928-39. Olio su compensato, cm. 59x49. Firma in basso a destra. Casa-Museo Antonio Ligabue, Gualtieri (RE)

 

Dal 19 Gennaio 2018 al 17 Febbraio 2018

Rende | Cosenza

Luogo: Museo del Presente

Indirizzo: via Caduti di Nassirya, Quattromiglia

Curatori: Alessandro Mario Toscano, Marco Toscano

Enti promotori:

  • Casa Museo Ligabue
  • Comune di Rende

Costo del biglietto: intero 5 euro, ridotto 4 euro (over 65, ragazzi dai 13 ai 18 anni, gruppi min. 15 max. 30 persone), scuole 2,50 euro. Gratuito bambini fino a 6 anni, disabili e loro accompagnatori, membri ICOM, guide turistiche dell'UE, giornalisti iscritti all'ordine previa richiesta di accredito

Telefono per informazioni: +39 345 59 85 044

E-Mail info: mostraligabuerende@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.mostraligabue.it



Dal 19 Gennaio al 17 Febbraio 2018, nelle sale espositive del Museo del Presente di Rende, si terrà, per la prima volta in Calabria, una mostra monografica su Antonio Ligabue (Zurigo 1899 – Gualtieri 1965), uno fra i maggiori pittori del Novecento.

La mostra darà la possibilità a tutti i calabresi, e non solo, di ammirare dal vivo l’arte di Ligabue, e saperne di più su “Toni al Matt”, un folle, un visionario, un genio tormentato, un vero artista, segnato da un’infanzia difficile, dal disagio, dalla solitudine e dall’isolamento, che seppe trovare nell’arte una sua originale forma di riscatto e fece dell’espressione artistica il suo principale mezzo di comunicazione. Attraverso una selezione di opere tra cui dipinti, sculture, incisioni, il percorso espositivo condurrà il visitatore alla scoperta di questo complesso personaggio vissuto nella provincia italiana del dopoguerra che, tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60 ottenne, ancora in vita, un inaspettato successo. La mostra non si limita a presentare al pubblico le sue opere ma, attraverso l’esposizione di una selezione di suoi oggetti personali e una serie di focus relativi ad aneddoti e personaggi collegati all'artista, vuole far luce sulla sua personalità, sulla sua singolare vicenda umana. Si terranno, a supporto della mostra, per tutto il periodo di apertura, una serie di attività didattiche laboratoriali rivolte alle scuole, ai giovani visitatori e suddivise per fasce di età.

Antonio Laccabue nasce nel 1899 in Svizzera, a Zurigo, da una donna di origine italiana, Elisabetta Costa, e da padre ignoto. Sarà l’uomo che la madre sposerà in seguito, Bonfiglio Laccabue, a riconoscere Antonio come figlio e dargli il suo cognome. A soli nove mesi Antonio viene affidato ad una coppia di svizzeri tedeschi con cui rimane fino al 1919. Subito dopo la terza elementare ha inizio il peregrinare del bimbo in diversi istituti, al seguito dei genitori adottivi che per lavoro sono costretti a cambiare spesso città. Sin da piccolo Antonio preferisce la compagnia degli animali a quella degli uomini, trascorrendo gran parte del suo tempo in campagna, dove lavora presso un contadino. Assieme al patrigno, inoltre, il ragazzo visita spesso musei e gallerie d’arte. Nel 1917, in seguito a numerosi episodi di violente crisi nervose, Antonio viene ricoverato per la prima a volta in una clinica psichiatrica. All’età di venti anni avviene un episodio che lo segnerà per tutta la vita: a causa della denuncia della matrigna, che non si rende conto delle conseguenze di tale gesto, Antonio viene espulso dalla Svizzera e mandato in Italia a Gualtieri (RE), paese nativo del padre adottivo. Qui, al suo arrivo, il giovane si fa chiamare Ligabue in segno dispregiativo nei confronti dell’uomo che ritiene causa di tutte le sue avverse vicende. Solo, privato dei suoi affetti, della madre in particolare, in un paese per lui straniero e di cui non conosce la lingua, Ligabue in Italia conduce una vita da vagabondo, lavorando inizialmente come manovale e talvolta a seguito di compagnie circensi per cui disegna cartelloni. In Italia Ligabue persegue la sua passione per la pittura e la scultura, già segnalata in alcune cartelle cliniche di ricoveri in Svizzera, e impara da autodidatta a dipingere ed eseguire sculture con la terra che può reperire lungo le rive del Po. Nel 1927 Ligabue incontra lo scultore e pittore Renato Marino Mazzacurati che gli insegna l’uso dei colori e lo ospita spesso nel suo studio, dipingendo assieme a lui. Altro personaggio importante per la sua carriera, oltre che amico, è lo scultore Andrea Mozzali, conosciuto nello studio di Mazzacurati. Proprio Mozzali, nel 1937, fa in modo che Ligabue esca da un manicomio in cui era stato internato. Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 arriva per Ligabue un inaspettato successo con una grande mostra personale alla Galleria La Barcaccia di Roma, interviste e persino un film documentario sulla sua vita. L’anno successivo l’artista viene colpito da paresi ma, nonostante tale grave handicap, continua a dipingere fino al 1965, anno della sua morte.   Orari:
Dal martedì al sabato: 9.00-13.00 / 16.00-20.00 Domenica e festivi: 10.00-13.00 / 16.00-20.00 (La biglietteria chiude 30 minuti prima)

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI