MarbaF. Fusioni Visive
Dal 18 Aprile 2013 al 28 Aprile 2013
Cosenza
Luogo: Museo delle Arti e dei Mestieri
Indirizzo: corso Telesio 17
Orari: 10-13/ 16-20
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0984 8141/ 0984 814496
E-Mail info: info@provincia.cs.it
Sito ufficiale: http://www.provincia.cs.it/
Sin da piccoli impariamo a vedere, a distinguere forme ed associarle a determinati oggetti, ma spesso non riusciamo ad accorgerci del “particolare”. Ciò che intendiamo dire è che se solo provassimo ad inserire un qualsiasi soggetto in una griglia ed estraessimo ogni singolo quadratino della stessa ci accorgeremmo che ognuno di quei quadretti è un piccolo astratto, e l’insieme di tutti ci conduce alla forma finale riconoscibile e catalogabile. E’ proprio questo che ci ha indotto ad affermare l’idea che non necessariamente l’astratto è “frutto” della fantasia e creatività della mente umana, ma è parte di una realtà che non sfugge all’occhio umano ma alla consapevolezza di averlo visto e classificato.
Quindi le opere dei MarbaF nascono dalla forte esigenza di far dialogare in modo non convenzionale due arti quali la pittura e la fotografia in una fusione visiva. Due espressioni d'arte che si attraggono a distanza per fondersi in quelle che sono le loro opere, un binomio estetico, che guarda ad un astrattismo quasi "figurativo" non puramente icastico e descrittivo, bensì allusivo e poetico, atto a liberare la mente, al di fuori e al di sopra di qualsiasi legame e qualsiasi vincolo.
E' un astrazione che guarda a un reale che non sempre viene percepito perchè non frutto dell'osservare. Un gioco illuminante e rivelatore di particolari inaspettati sulla natura di ciò che guardiamo. Il tutto scaturisce da un accostamento casuale delle due arti che si richiamano a vicenda per movimenti e cromatismo, generando un dialogo di continuità tra l’espressione astratta della pittura e quella descrittiva della fotografia, al fine di evidenziare quei dettagli che ci circondano, che albergano nella nostra memoria visiva durante il tam tam giornaliero a cui spesso non riusciamo a dare il giusto risalto; quei particolari che in sé costruiscono un mondo e che richiamano quell’ astrattismo che così tanto indecifrabile non è. In alcuni casi le fotografie ritraggono qualcosa di inverosimilmente reale ed equivocabile, particolari, dettagli e ritagli che lasciano, spesso, libera l’interpretazione e la fantasia dell’osservatore che può così dare spazio alla propria immaginazione alla ricerca di un qualcosa di riconoscibile, esistente, concreto, palpabile.
Questo lavoro nient’altro è che la manifestazione del mondo che si agita intorno a noi, l’insieme di due realtà possibili che quando s’incontrano superano le rispettive barriere, le loro nature, rendendo visibile l’astratto e astratto il visibile.
Quindi le opere dei MarbaF nascono dalla forte esigenza di far dialogare in modo non convenzionale due arti quali la pittura e la fotografia in una fusione visiva. Due espressioni d'arte che si attraggono a distanza per fondersi in quelle che sono le loro opere, un binomio estetico, che guarda ad un astrattismo quasi "figurativo" non puramente icastico e descrittivo, bensì allusivo e poetico, atto a liberare la mente, al di fuori e al di sopra di qualsiasi legame e qualsiasi vincolo.
E' un astrazione che guarda a un reale che non sempre viene percepito perchè non frutto dell'osservare. Un gioco illuminante e rivelatore di particolari inaspettati sulla natura di ciò che guardiamo. Il tutto scaturisce da un accostamento casuale delle due arti che si richiamano a vicenda per movimenti e cromatismo, generando un dialogo di continuità tra l’espressione astratta della pittura e quella descrittiva della fotografia, al fine di evidenziare quei dettagli che ci circondano, che albergano nella nostra memoria visiva durante il tam tam giornaliero a cui spesso non riusciamo a dare il giusto risalto; quei particolari che in sé costruiscono un mondo e che richiamano quell’ astrattismo che così tanto indecifrabile non è. In alcuni casi le fotografie ritraggono qualcosa di inverosimilmente reale ed equivocabile, particolari, dettagli e ritagli che lasciano, spesso, libera l’interpretazione e la fantasia dell’osservatore che può così dare spazio alla propria immaginazione alla ricerca di un qualcosa di riconoscibile, esistente, concreto, palpabile.
Questo lavoro nient’altro è che la manifestazione del mondo che si agita intorno a noi, l’insieme di due realtà possibili che quando s’incontrano superano le rispettive barriere, le loro nature, rendendo visibile l’astratto e astratto il visibile.
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