Voyage pittoresque. La Calabria del '700 nelle stampe dell'Abbè de Saint-Non

Voyage pittoresque. La Calabria del '700 nelle stampe dell'Abbè de Saint-Non

 

Dal 16 Luglio 2013 al 10 Agosto 2013

Rende | Cosenza

Luogo: M.A.O.N. - Museo d'arte dell'Otto e Novecento

Indirizzo: via Raffaele De Bartolo 1

Orari: da martedì a sabato 9-13.30/ 16-20

Telefono per informazioni: +39 0984 444113

E-Mail info: info@maon.it

Sito ufficiale: http://www.maon.it


Nel XVIII secolo con il rilancio neoclassico delle vestigia del passato, scrittori e artisti viaggiatori effettuano il cosiddetto "Grand Tour" in Italia, andando alla ricerca di una realtà pittoresca fatta di paesaggi naturali e di immagini folcloriche. Disegnando dal vero, questi viaggiatori stranieri riportano con sé una gran quantità di appunti e di disegni, incisioni e litografie, dando vita ad un vasto repertorio di pubblicazioni. Fra i primi a spingersi in Calabria fu l’abate francese Richard de Saint-Non, che con una squadra di disegnatori e incisori realizzò fra il 1778 e il 1787 il Voyage pitoresque ou description du Royaume de Naples et de Sicile. 
L'incarico all'Abbé de Sain Non, nominato nel dicembre 1777 libero associato onorario dell’Accademia Reale di Pittura, gli fu dato dagli editori Richard e Laborde che avevano deciso di pubblicare un’opera sull’Italia. A tal fine questi avevano trovato in Dominique Vivant Denon (1747-1825), incaricato d’affari a Napoli al servizio del conte di Clermont d’Amboise, ambasciatore presso Ferdinando IV, un collaboratore a cui affidare l’organizzazione del viaggio nel Regno di Napoli, la guida dell’équipe di artisti e la redazione di un diario di viaggio, che verrà poi utilizzato dall’Abbé de Saint-Non a commento delle tavole incise del "Voyage Pittoresque". Imbarcatosi a Marsiglia con Claude-Louis Châtelet (Parigi, 1753 - 1795) Vivant Denon giunse alla fine del novembre 1777 a Napoli, dove lo raggiunsero Louis-Jean Desprez (Auxurre, 1743 - Stoccolma, 1804) e Jean-Augustin Renard (Parigi, 1774 - 1807) che disegnarono in quei mesi i monumenti artistici più importanti di Napoli e dintorni e soprattutto gli scavi di Pompei, inviando a Parigi i primi disegni eseguiti. Proseguendo per la Puglia scesero verso Metaponto, raggiungendo poi Rocca Imperiale. Dopo aver viaggiato in Calabria sino alla fine di maggio, il 2 giugno 1778 si imbarcarono per Messina. Nel risalire la penisola passarono per Tropea, da dove ripartirono il 5 dicembre, attraverso Nicastro, Cosenza, Paestum e Salerno, rientrarono a Napoli e poi dalla città partenopea in Francia. 

LE EDIZIONI 

I edizione: 1781-86 
Impressa su carta vergellata quasi sempre con la filigrana del ‘nome di Gesù’ o la sua contromarca, Parigi 1743. Le tavole sono inframmezzate al testo. Si conoscono numerose stampe già commercializzate singolarmente al di fuori dell’edizione completa. Con i testi descrittivi delle stampe in corsivo romano, i numeri che si riferiscono al testo, e la regione descritta riportata per esteso. Molti dei paesaggi riportano al scritta “A.P.D.R.” Avec privilège du Roi. 

II edizione: 1795-98 
Impressa generalmente su carta vergellata con la filigrana ‘F D’ (forse Firmin e Didot) databile alla fine del XVIII secolo. Le tavole e il testo sono separati. Dalla seconda edizione l’ordine delle stampe è variato dall’originario progetto dell’Abbé de Saint-Non. Si tratta di variazioni minime, con scambi di posizione di uno o due posti. La numerazione in numeri arabi segue questo nuovo ordine. Forse con la descrizione del Brizard del 1792 (vedi commento alla terza edizione). Con i testi descrittivi delle stampe in corsivo inglese con alcune variazioni, con un numero arabo consecutivo da 1 a 558, e la regione descritta riportata solo con l’iniziale. La scritta ‘A.P.D.R.’ è cancellata. 

III edizione: 1829 
Impressa da Dufour su carta velina senza vergelle databile nella prima metà del XIX secolo. Le tavole e il testo sono separati. In alcuni esemplari, secondo Brunet, è inserita la descrizione dell’abate Gabriel Brizard del 1792. E' più probabile, vista la data dello scritto del Brizard, che questo si trovi anche in alcuni esemplari nella seconda edizione. Alcune tavole hanno delle variazioni nelle descrizioni 

NOTA 
Le incisioni sono eseguite ad acquaforte con frequenti interventi a puntasecca, a bulino e ad acquatinta. 

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