Art Garden

© Rita Pedullà

 

Dal 23 Giugno 2016 al 30 Giugno 2016

Firenze

Luogo: Giardino dell’Orticultura

Indirizzo: via Vittorio Emanuele II, 4

Telefono per informazioni: +39 347 1271339 / 333 8622307

E-Mail info: info.heyart@gmail.com



Il Progetto nasce dall’idea di impreziosire il Giardino dell’Orticoltura attraverso un connubio di suoni, colori e immagini, una contaminazione acustica e visiva per permettere l'incontro tra ambiente naturale e opera d'arte. La collettiva ha come fulcro centrale l'idea di vivere l'arte nella natura, con le piante e il verde del giardino a fare da cornice ideale per le opere, lasciando al visitatore il piacere di un tuffo in un ambiente rilassante per il corpo e stimolante per la mente. Ogni giovedì ad accompagnare le opere saranno presentate delle performance di danza/teatro.

Giovedì 23 Giugno
 
Opere:
L’ anima segreta delle piante di Rita Pedullà
Sono fatte d'aria, d'erbe, di luci, d'acqua, di fiori e foglie e terra. Suonano, ascoltano, riposano, siedono, contemplano. Emerse da un fruscio di vento, da un profumo, da un raggio di sole, da uno specchio d'acqua, dall'ombra di un albero, si distendono sulle tele, attraverso il pennello in tocchi lievi ma densi e vibranti. Callisto, Dafne, Euridice, Flora, Galatea, Cerere, donne, ninfe dai lunghi capelli e dalla pelle diafana, in silenzio ci chiedono di ascoltarle e ci restituiscono la dimensione dimenticata di una natura pura.

Daphne di Daniele Bosica
Daphne è la prima di una serie di sculture, un progetto che reinterpreta i grandi classici della scultura antica, rivisitati in una chiave stilistica diversa e semplificata.
 
Performance 
GOCCIOLE  E FOGLIE LONTANE  
Letture di Rosanna Gentili, interventi musicali a cura di Irene Lodone (flauto e viella)

Giovedì 30 giugno
 
Opere :
Innocenza di Melissa Roedan
Eco di Elena Bottari
 
Performance THISACCORDO
DANZA: Sara Campinoti, Elisa Capecchi
MUSICA: Stefano Aiolli 
 
THISACCORDO
Un’indagine sulla relazione tra due linguaggi diversi. Due danzatrici e un musicista tentano usando i propri strumenti, il corpo e un violoncello, di accordarsi tra loro per instaurare una comunicazione tramite dialoghi più o meno strutturati.
È il primo esperimento di un progetto che ha come elemento cardine lo scambio di proposte tra due voci diverse in cui il disaccordo e il dissenso  sono il  motore di una conversazione ricca e costruttiva.

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