Perditiva

Perditiva, European School of Economics, Firenze
Dal 10 Dicembre 2016 al 20 Gennaio 2017
Firenze
Luogo: European School of Economics
Indirizzo: piazza del Limbo 1r
Enti promotori:
- Biennale del Disegno
- Comune di Rimini
- Comune di Firenze
Telefono per informazioni: +39 055 21 61 50
E-Mail info: info@ariaartgallery.com
Sito ufficiale: http://www.ariaartgallery.com
Comunicato Stampa:
La European School of Economics è lieta di presentare la mostra collettiva “Perditiva” in collaborazione con la Biennale del Disegno e il Comune di Rimini.
La conferenza stampa avrà luogo in data 9 dicembre 2016 alle ore 12:00 presso la sede della Scuola in Borgo SS Apostoli 19, a Firenze.
In data 10 dicembre si terrà invece l’apertura della mostra al pubblico in Piazza del Limbo, 1, a partire dalle 18:30.
La mostra è la seconda di una rassegna di cinque, nella quale le due città di Rimini e di Firenze si trovano unite in nome dell’arte, nella città riconosciuta come quella che “ha sancito il Primato del Disegno sulle Arti”, riprendendo le parole di Massimo Pulini, Asses- sore alle Arti e Direttore Artistico della Biennale del Disegno di Rimini. Sodalizio che si basa anche sulla natura del disegno come ponte fra il visibile e l’invisibile, tra pensiero e opera, che ben si sposa anche con il motto della ESE.
Dopo “Linfatica”, presente dal 22 ottobre al 10 dicembre presso la galleria di arte con- temporanea Aria Art Gallery di Firenze, la collaborazione si rinnova con “Perditiva”. Ogni titolo è una parola che evoca immagini e racconta questa connessione fra il tratto e il linguaggio. “Perditiva” è una mostra in cui l’occhio dello spettatore va ad incontrare superfici in cui finisce per confondersi nella ricerca dell’orizzonte. Un’espressione non rubricata per comunicare una mancanza di lucidità che contiene al suo interno la più atavica delle ambiguità, quella della distinzione fra ciò che viene a noi e ciò che è in noi, fra l’impressione e l’espressione, fra ciò che giunge alla retina e ciò che si sviluppa dalla mente fino all’occhio. Si deve riuscire a capire in che punto del sentiero che congiunge l’unità sensitiva alla grande macchina del pensiero stia l’incontro, riconoscere dove si fermi l’immagine e dove inizi il dubbio.
Nella ricerca di queste risposte sono state interpellate le opere di tre artisti che hanno partecipato alle edizioni della Biennale del Disegno e che riescono a fare del tratto pura vibrazione significante: Serse, Kiril Cholakov e Giovanni Blanco.
La European School of Economics è lieta di presentare la mostra collettiva “Perditiva” in collaborazione con la Biennale del Disegno e il Comune di Rimini.
La conferenza stampa avrà luogo in data 9 dicembre 2016 alle ore 12:00 presso la sede della Scuola in Borgo SS Apostoli 19, a Firenze.
In data 10 dicembre si terrà invece l’apertura della mostra al pubblico in Piazza del Limbo, 1, a partire dalle 18:30.
La mostra è la seconda di una rassegna di cinque, nella quale le due città di Rimini e di Firenze si trovano unite in nome dell’arte, nella città riconosciuta come quella che “ha sancito il Primato del Disegno sulle Arti”, riprendendo le parole di Massimo Pulini, Asses- sore alle Arti e Direttore Artistico della Biennale del Disegno di Rimini. Sodalizio che si basa anche sulla natura del disegno come ponte fra il visibile e l’invisibile, tra pensiero e opera, che ben si sposa anche con il motto della ESE.
Dopo “Linfatica”, presente dal 22 ottobre al 10 dicembre presso la galleria di arte con- temporanea Aria Art Gallery di Firenze, la collaborazione si rinnova con “Perditiva”. Ogni titolo è una parola che evoca immagini e racconta questa connessione fra il tratto e il linguaggio. “Perditiva” è una mostra in cui l’occhio dello spettatore va ad incontrare superfici in cui finisce per confondersi nella ricerca dell’orizzonte. Un’espressione non rubricata per comunicare una mancanza di lucidità che contiene al suo interno la più atavica delle ambiguità, quella della distinzione fra ciò che viene a noi e ciò che è in noi, fra l’impressione e l’espressione, fra ciò che giunge alla retina e ciò che si sviluppa dalla mente fino all’occhio. Si deve riuscire a capire in che punto del sentiero che congiunge l’unità sensitiva alla grande macchina del pensiero stia l’incontro, riconoscere dove si fermi l’immagine e dove inizi il dubbio.
Nella ricerca di queste risposte sono state interpellate le opere di tre artisti che hanno partecipato alle edizioni della Biennale del Disegno e che riescono a fare del tratto pura vibrazione significante: Serse, Kiril Cholakov e Giovanni Blanco.
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