Aqua Aura. Where the lost things are

Aqua Aura. Where the lost things are, Etherea Art Gallery - Palazzo Ducale, Genova
Dal 3 September 2021 al 25 September 2021
Genova
Luogo: Etherea Art Gallery - Palazzo Ducale
Indirizzo: Piazza Matteotti 9
Orari: dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00
Curatori: Virginia Monteverde
E-Mail info: artcommissionevents@gmail.com
Un monito forte, che integra e trascende l'operazione artistica da cui scaturisce l'opera WHERE THE LOST THINGS ARE di Aqua Aura. E' questo il fulcro della mostra che si inaugura a Genova venerdì 3 Settembre alle ore 18.00 a Palazzo Ducale nello spazio di Etherea Art Gallery a cura di Virginia Monteverde.
Il video presentato per la prima volta al Festival del Corto di Ferrara nel 2019, invita a riflettere sulle conseguenze di una società energivora che trasforma, consuma e in ultima analisi divora le risorse naturali del pianeta, confinando l'uomo in una realtà artefatta che, lo costringe a pagare lo scotto della perdita delle risorse naturali a sua disposizione e anche, e soprattutto la memoria di ciò che l'uomo era, la sua intima e preziosa essenza. L’esposizione consiste in una video-installazione multischermo e due opere fotografiche di grandi dimensioni.
AQUA AURA L’artista si laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Negli anni ’90 inizia la carriera artistica lavorando in collaborazione con alcune importanti gallerie italiane. Dopo una lunga pausa presa proprio per allontanarsi dalla frenetica dottrina dell’arte contemporanea, torna sul terreno concreto del lavoro e della sperimentazione e nel 2009 rinasce nelle vesti di Aqua Aura. Negli anni dell’allontanamento, viaggiando molto, arricchisce il suo bagaglio di immagini, arrivando a ragionare sulle infinite possibilità dell’arte. Sempre alla ricerca del “Sublime” nella nostra epoca, realizza opere che richiedono uno specifico e diretto coinvolgimento dello spettatore. Il suo percorso di formazione è continuato nel tempo assumendo svariate forme: vivendo i grandi spazi della natura, collaborando e visitando centri per l’arte contemporanea e laboratori di ricerca scientifica, arricchendo le sue investigazioni negli studi sulla fisica astronomica, la fisica delle particelle, la biogenetica, la filosofia e la psicologia della percezione. Nell’ultima decade ha esposto in molte istituzioni, gallerie e musei a livello internazionale, in città come Berlino, Istanbul, Barcellona, Maastricht, Helsinki. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. Gli ultimi sviluppi del suo lavoro lo hanno portato, oltre che al mezzo fotografico, verso nuovi linguaggi, attraverso la realizzazione di cortometraggi, docufilm e opere di video-arte, fino ad approdare a progetti installativi e video-scultorei.
Il video presentato per la prima volta al Festival del Corto di Ferrara nel 2019, invita a riflettere sulle conseguenze di una società energivora che trasforma, consuma e in ultima analisi divora le risorse naturali del pianeta, confinando l'uomo in una realtà artefatta che, lo costringe a pagare lo scotto della perdita delle risorse naturali a sua disposizione e anche, e soprattutto la memoria di ciò che l'uomo era, la sua intima e preziosa essenza. L’esposizione consiste in una video-installazione multischermo e due opere fotografiche di grandi dimensioni.
AQUA AURA L’artista si laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Negli anni ’90 inizia la carriera artistica lavorando in collaborazione con alcune importanti gallerie italiane. Dopo una lunga pausa presa proprio per allontanarsi dalla frenetica dottrina dell’arte contemporanea, torna sul terreno concreto del lavoro e della sperimentazione e nel 2009 rinasce nelle vesti di Aqua Aura. Negli anni dell’allontanamento, viaggiando molto, arricchisce il suo bagaglio di immagini, arrivando a ragionare sulle infinite possibilità dell’arte. Sempre alla ricerca del “Sublime” nella nostra epoca, realizza opere che richiedono uno specifico e diretto coinvolgimento dello spettatore. Il suo percorso di formazione è continuato nel tempo assumendo svariate forme: vivendo i grandi spazi della natura, collaborando e visitando centri per l’arte contemporanea e laboratori di ricerca scientifica, arricchendo le sue investigazioni negli studi sulla fisica astronomica, la fisica delle particelle, la biogenetica, la filosofia e la psicologia della percezione. Nell’ultima decade ha esposto in molte istituzioni, gallerie e musei a livello internazionale, in città come Berlino, Istanbul, Barcellona, Maastricht, Helsinki. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. Gli ultimi sviluppi del suo lavoro lo hanno portato, oltre che al mezzo fotografico, verso nuovi linguaggi, attraverso la realizzazione di cortometraggi, docufilm e opere di video-arte, fino ad approdare a progetti installativi e video-scultorei.
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