Giuliano Lo Pinto. Suggestioni del Marocco

Giuliano Lo Pinto, La bambina dell' Atlante

 

Dal 06 Novembre 2015 al 19 Novembre 2015

Genova

Luogo: Centro Civico Buranello

Indirizzo: via Buranello 1

Orari: da lunedì a sabato 9-17

Enti promotori:

  • Comune di Genova
  • Municipio II Genova Centro Ovest
  • Centro Civico Buranello

Telefono per informazioni: +39 010.65.98.101



Venerdì 6 novembre 2015, alle ore 17, presso il Centro Civico Buranello,
in via Buranello 1, inaugura lamostra “Suggestioni del Marocco”. In visione leopere fotografiche di Giuliano Lo Pinto.
Il vernissage vedrà la presenza ed i contributi relatori di svariate autorità locali, di personalità del mondo dell’arte e della critica.

Il reportage dal Maghreb con cui Lo Pinto propone al pubblico le proprie opere colpisce e coinvolge per cromatismi ed ambientazioni. Stupisce per l’istantaneità.
«Le fotografie di figure e di volti raccontano più di un romanzo di vita, - afferma Agostino Calvi, assessore alla Cultura del Municipio - sono istantanee di quotidianità in cui i colori, attraverso un gioco sinestesico, si trasformano in profumi, i punti e le linee esprimono le asperità della vita ma anche la sua dolcezza e il viso di una bambina diventa l’icona di un mondo, la metafora dell’esistenza stessa. Come la vita ha i suoi risvolti tragici e comici, gli scatti delle capre sull’albero e del cammello che beve il tè, oltre a mettere in luce la capacità dell’autore di “cogliere l’attimo”, sottolineano anche il gusto per una sottile ironia, atteggiamento col quale Lo Pinto pare suggerire di prendere la vita».
Autorevole l’opinione espressa dal professore e critico d’arte internazionale Gianfranco Bruno che descrive l’artista genovese capace di una versatilità inconsueta: «Oggi Lo Pinto si è spostato in Marocco, e allo straripare di vicende visive cui è andato incontro si è aggiunta l’esaltazione emotiva che l’operatore dinnanzi ad esse provava. Lo scatto mentale, preliminare ad ogni scatto dell’obiettivo, si è fatto urgenza di passione, reverenza e tremore di fronte agli innumerevoli aspetti del vero».
«Lo Pinto osserva, annota, esplora, riproduce quanto lo ha colpito. – recensisce Stefano Bigazzi, critico d’arte, scrittore e giornalista - E qui viene il bello: un racconto anche favoloso, nel quale poter estrapolare momenti senza preoccuparsi di dar essi una data, galleggiano nel tempo, mostrano meraviglie e miserie, indistintamente, e le fotografie parlano, le persone, le ombre, il sole, la nebbia, l’acqua e il mare parlano. Le visioni di Lo Pinto parlano in perfetto silenzio, eliminati i suoni, il chiasso, anche il lieve rumore dei passi di un vecchio sulla strada. E questo silenzio viene interpretato, dà ulteriori motivi di riflessione, perché chi guarda possa, come l’autore, a un certo punto fermarsi e capire, restare suggestionato, e con un minimo sforzo di fantasia permettersi di camminargli, anche solo per pochi passi, accanto».
La mostra sarà aperta al pubblico sino a giovedì 19 novembre 2015, dalle ore 9 alle 17 di tutti i giorni escluso domenica e festivi.

Giuliano Lo Pinto. Note biografiche. Giuliano Lo Pintoè nato a Sant’Ilario (Genova) il 20 novembre del 1952. Ha trascorso l’infanzia nel Monferrato e si è poi trasferito a Genova. Dopo il liceo scientifico Cassini si è iscritto a Medicina e si è laureato nel 1977 col massimo dei voti e lode e abbraccio accademico (somministrato dal chirurgo professor Tosatti). Medico internista per 38 anni è ora direttore sanitario degli Ospedali Galliera di Genova.
Sin dal giorno della Prima Comunione, in possesso di una primitiva ma meravigliosa fotocamera Kodak cerca di fotografare quanto gli capita all’occhio. Sviluppa l’interesse fotografico con una Zeiss Contina e poi si impratichisce del sistema Olympus: OM1 OM2 obiettivi vari. Scatta migliaia di diapositive in appennino e in alta montagna. Con l’arrivo del digitale si affida a Canon e riprende a fotografare con continuità e completa soddisfazione. Cerca di associare alle immagini l’anima del luogo, le sue storie e le sue leggende.
Nel dicembre 2013 - con la critica di Germano Beringheli - presenta a Savona nella fortezza del Priamàr la sua prima mostra personale “Viaggio in Turchia”; nel 2014 la collettiva alla Prefettura di Genova “Mercati del mondo”; sempre nel 2014 al Municipio Bassa Val Bisagno ed in contemporanea alla Biblioteca Lercari presenta la personale “Luci ed ombre dell’Appennino Ligure”.
«Un grazie particolare all’amico Gianni Carrea per il sostegno e l’entusiasmo che mi trasmette».


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