Piero Conestabo. Realismo psichico e 100.000 pixel a matita

Piero Conestabo, Teatro di Lubiana, 2015, pigmento, catrame e matita su tela, 50x60 cm.

 

Dal 15 Luglio 2021 al 29 Agosto 2021

Monfalcone | Gorizia

Luogo: Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone

Indirizzo: Piazza Cavour 44

Orari: lunedì 17.00_19.30 / mercoledì 10.00_13.00 / giovedì 17.00_ 19.30 / venerdì, sabato e domenica 10.00_13.00 e 17.00_19.30

Curatori: Fabio Favretto

Enti promotori:

  • Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone
  • Con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e la curatela di

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0481 494177 - 371

E-Mail info: galleria.didattica@comune.monfalcone.go.it

Sito ufficiale: http://www.comune.monfalcone.go.it


All’artista triestino Piero Conestabo, conosciuto a livello internazionale per l’originalità delle sue opere e per l’abilità tecnica, è dedicata la mostra realizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e curata da Fabio Favretto,  aperta al pubblico dal 15 luglio al 29 agosto alla Galleria d’Arte Contemporanea di Monfalcone, nel rispetto di tutte le normative sanitarie.

 “Un nuovo importante evento – afferma l’Assessore alla Cultura, Luca Fasan alla presenza dell'artista Piero Conestabo – “che ben si inserisce nella programmazione triennale della nostra Galleria, nel filone della promozione degli artisti locali di riconosciuta qualità con l’obiettivo di avvicinare all’arte contemporanea un pubblico eterogeneo, non solo regionale ma anche nazionale. Con questa personale tale obiettivo viene raggiunto ed esteso al valore di reciproco riconoscimento, tra artista e luogo, tra artista e messaggio, tra artista e scelta amministrativa. In Conestabo ogni tratto è opera e non parte di essa, il messaggio viene raggiunto tratto dopo tratto creando un percorso che conduce al traguardo finale in una sorta di magica affinità con l'azione di coloro che, scegliendo l'artista, hanno metaforicamente scelto di rappresentare sé stessi ".

Il titolo della mostra – “Piero Conestabo. Realismo psichico e 100.000 pixel a matita” – fa riferimento a due contenuti identificativi dell’artista triestino. “Il partire dalla realtà materiale di un soggetto ispiratore che viene poi trascesa” – spiega il curatore Fabio Favretto – “e il suo ulteriore trasmutarla attraverso fitte trame coloristiche e chiaroscurali a matita. Così frammenti occasionali di Natura, come fiori recisi e abbandonati, stoppie, oppure vari materiali di risulta, una volta trasferiti a calco sul supporto con il torchio, possono essere l’origine di lavori che scivolano verso un astrattismo non fine a sé stesso, ma parte di un racconto più complesso perché consente di sviluppare tematiche sociali, riflessioni sul rapporto uomo – ambiente, richiami anche al passato per comprendere il presente. Conestabo si esprime con uno stile completamente originale e questo spiega anche il consenso che l’artista ha ricevuto nella sua lunga carriera in tutto il mondo”.

A Monfalcone, tra quadri e installazioni, la mostra propone 89 lavori suddivisi in quattro sezioni. Alla principale che, pur non essendo un’antologica, raggruppa comunque il percorso dell’artista nei suoi decenni di attività, si affianca il ciclo de “La via Lattea”, un progetto iniziato nel 2006 e ancora in divenire.

“Su rara carta millimetrata circolare a uso meteorologico – illustra Fabio Favretto – si sviluppano visioni di mondi lontani, nei quali fuggire lasciando alle spalle questa Terra che l’uomo sta distruggendo e inquinando anche con il suo comportamento sociale. Poi un altro “concept project”, quello di “Miti e Mete”, dove si racconta di personaggi e avvenimenti che attraversano i tempi e le culture, fissati per sempre nel nostro immaginifico, come, ad esempio, i “gladiatori”, otto pannelli in cui, anche visivamente, immergersi per entrare non nell’arena con essi, quanto nella loro vicenda umana”. 
Importante infine lo spazio dedicato alla ricostruzione della Sala Costruttivista fatta da Conestabo nel 1991 per una mostra al Museo Revoltella di Trieste che riproponeva quella, andata perduta negli originali, del 1927 che aveva portato nel capoluogo giuliano un movimento artistico ancora di avanguardia quale fu, ancora per pochi anni, il Costruttivismo”.

Piero Conestabo nasce a Trieste nel 1952. Studia all’Istituto d’Arte “Enrico e Umberto Nordio” della sua città e si diploma quindi a Venezia presso la Scuola Internazionale di Grafica, specializzandosi nella tecnica della “puntasecca”. Dal 1976 ad oggi,
Piero Conestabo ha sviluppato un’attività artistica molto intensa, con mostre allestite sia sul territorio nazionale sia all’estero (Slovenia, Croazia, Austria, Germania, Messico, USA, Cina, Giappone), che gli hanno fruttato numerosi premi e riconoscimenti.

A corollario un ricco programma di visite guidate con l’artista e il curatore della mostra tutti i venerdì alle ore 18.30, i sabati alle ore 18.00 e le domenica alle ore 11.00, per un massimo di 12 persone su prenotazione.
 

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