Giorgio De Cesario. Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista

Giorgio De Cesario. Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista

 

Dal 24 Luglio 2014 al 30 Settembre 2014

Gallipoli | Lecce

Luogo: La Casa degli Artisti

Indirizzo: via Lepanto 1

Orari: tutti i giorni 10-12 / 18-21

Curatori: Massimo De Luca, Maria Cristina Maritati, Vera Ambra

Enti promotori:

  • Comune di Gallipoli
  • Comune di Brindisi
  • Fondazione Umanitaria Sede di Roma
  • Comitato Provinciale di Catania dell’A.I.C.S. Settore Cultura
  • Associazione Akkuaria
  • La Casa degli Artisti di Gallipoli
  • Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana
  • 51 Pegasi
  • Fondazione La città invisibile
  • Dipartimento Affari Sociali del CAD

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0833 261865

E-Mail info: arte@giorgiodecesario.it

Sito ufficiale: http://www.giorgiodecesario.it


La Mostra Personale Itinerante “Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista” dell’artista Giorgio De Cesario ritorna a La Casa degli Artisti di Gallipoli, dopo i grandi successi ottenuti nelle tappe di Roma,Chieti, Gallipoli, Brindisi,Francavilla Fontana,Matino,Parabita. Rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10- 12 / 18-21 fino al prossimo mese di settembre per poi ricominciare il suo viaggio in varie sedi italiane. Si tratta della prima mostra “alienista” di Giorgio De Cesario, uno dei fondatori, insieme a Vera Ambra, del movimento culturale e di pensiero denominato “Alienismo”.La Mostra ha già fatto il suo esordio presso La Casa degli Artisti di Gallipoli, che ospita la Galleria Permanente di Giorgio De Cesario, dove ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica così raccontato dalla scrittrice Ilaria Ferramosca: “Una serata intensa ,fatta di cultura, emozioni, e con l’attenzione rivolta soprattutto alla socialità e al confronto; con lo scopo di ritrovare noi stessi anche attraverso l’altro, risvegliare la nostra umanità, ormai ceduta in cambio di un falso ideale di progresso, e della quale possiamo e dobbiamo riappropriarci per riuscire a produrre il reale cambiamento evolutivo”. La nuova collezione di tele dell’artista percorre un interessante itinerario pittorico tra i vari fatti di cronaca tanto pubblicizzati dai mass media in questi ultimi anni: i casi di Melania Rea e Yara Gambirasio, le numerose vittime della Costa Concordia, Belen Rodriguez e la sua farfallina, Melissa Bassi e la sua tragica fine , le molte donne di oggi che spariscono senza lasciare traccia di sé, la crisi dei valori nella società moderna, la pericolosa situazione politica italiana e tanti altri ancora. Sono presenti inoltre alcune opere fuori catalogo, come la tela sulle storiche dimissioni di Papa Ratzinger e quella relativa ai suicidi per disperazione di questi ultimi anni. Oggi i mass media diffondono immagini ogni momento del giorno e della notte e negli angoli più remoti del nostro villaggio globale, ed ecco che alcune di queste immagini diventano molto spesso "icone" di un avvenimento. Proprio partendo da queste icone Giorgio De Cesario ha iniziato il suo viaggio figurativo. La novità consiste nella trasfigurazione di queste immagini-simbolo, non una semplice riproduzione grafico-pittorica ma una rilettura di tutti i dettagli, una rielaborazione fantastica tramite colore ed effetti cromatici. E' quindi dalla “contaminazione” di questi due mondi, la realtà dell'attuale e l'irrealtà del fantastico, che nascono le nuove opere di Giorgio De Cesario. Il tutto è arricchito da quegli elementi che da sempre caratterizzano la sua produzione: la tecnica inconfondibile dei volti in argilla in rilievo sulla tela, orecchini veri che pendono dai lobi dei personaggi femminili, vivaci fantasmagorie cromatiche sia nello sfondo che nella rappresentazione dei dettagli. L’osservatore è ancora una volta trasportato in un mondo fantastico, ma, nello stesso tempo,è portato a riflettere su quello che è il mondo di oggi: uno scenario drammatico dove disagio mentale, superstizione, superficialità e ignoranza provocano tragedie inenarrabili. Le opere in esposizione inoltre si rifanno ai principi dell’ “alienismo”, un nuovo movimento artistico e di pensiero, fondato da Giorgio De Cesario due anni fa a Roma insieme a Vera Ambra, scrittrice ed editrice. Tale movimento mira alla rinascita del messaggio artistico in senso lato e alla sua “alienazione”, cioè alla sua più ampia condivisione nel villaggio globale in cui viviamo. Dopo la tappa presso il Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana (BR) e quella presso il Bastione San Giacomo di Brindisi, la Mostra ha dovuto interrompere il suo percorso a causa di un brutto male che ha colpito l’artista che ora è fortunatamente rinato dopo una strenua lotta con il suo invisibile antagonista, come testimoniano alcune opere, le più recenti ed anch’esse fuori catalogo. La scrittrice Ilaria Ferramosca ha così descritto le opere presenti in questa nuova collezione:” I lavori della nuova produzione di De Cesario individuano alcuni dei momenti salienti della cronaca odierna, nera o scandalistica; esempi che sottolineano l’allontanamento dell’uomo dai valori di un tempo e dai suoi sentimenti, fino a divenire quasi alieno a se stesso. Solo l’arte può scuotere e risvegliare le coscienze fino a sublimare le brutture del quotidiano, trasfigurandole in metafore e moniti, come facevano le fiabe nel passato”. E la poetessa Vera Ambra, madrina della serata inaugurale del primo appuntamento a Gallipoli, si è così pronunciata su queste ultime fatiche dell’artista: “Attraverso le sue opere Giorgio ha cercato di prendere le distanze dalla follia che coglie all'improvviso e fa di noi tutti delle vittime inconsapevoli della cronaca che pubblicizza attraverso gli schermi e i giornali fatti talmente spaventosi da sembrare finti”. Ed infine Vincenzo Sardiello, Presidente del Centro Artistico – Culturale “La Casaccia” , si è così espresso:” Il progetto di De Cesario propone un viaggio nei meandri della contemporaneità e racconta al visitatore il progressivo abbandono degli uomini della propria natura e dei propri sentimenti per abbracciare un sentiero di alienazione da se stessi”.
Maria Cristina Maritati

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