Luminaria Essay

Flavio Favelli, Grande Oriente Cola, 2011

Luminaria Essay, Palazzo Risolo, Lecce

 

Dal 14 Luglio 2012 al 27 Agosto 2012

Specchia | Lecce

Luogo: Palazzo Risolo

Indirizzo: piazza del Popolo

Orari: da martedi a domenica 18-21

Curatori: Art At Work

Enti promotori:

  • dall’Associazione Culturale Cactus
  • Lia De Venere
  • Comune di Specchia
  • Accademia di Belle Arti di Lecce
  • Provincia di Lecce

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 333 5463796/ 328 8760667

E-Mail info: coordinamento.mostrafavelli@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.provincia.le.it


Venerdì 13 luglio alle ore 19 presso Palazzo Risolo e successivamente presso l’Ex Convento dei Frati Francescani Neri di Specchia (Lecce) si inaugurerà la mostra di Flavio Favelli, intitolata Luminaria Essay.
La mostra è promossa e organizzata dall’Associazione Culturale Cactus, con la collaborazione di Lia De Venere, del Comune di Specchia e dell'Accademia di Belle Arti di Lecce, con il sostegno della Provincia di Lecce ed è curata da Art At Work.
Luminaria Essay è un progetto concepito specificatamente per Specchia da Flavio Favelli e articolato
in due parti: un lungo workshop partecipativo con un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di
Lecce, in cui sono state progettate e realizzate alcune sculture e installazioni e una mostra delle opere
create durante il workshop affiancate ad alcuni lavori creati appositamente dall’artista. Favelli e gli
studenti hanno operato in contatto con maestranze locali, specializzate nella realizzazione di strutture
per le luminarie approfittando delle incredibili capacità artigianali locali.
Il progetto Luminaria Essay (Saggio sulle luminarie) ha come tema le luminarie, il decoro tipico
delle feste patronali pugliesi, che diventa nelle mani di Favelli una materia prima aperta a molteplici
manipolazioni e trasformazioni, che non solo attivano la struttura formale di questi oggetti, ma ne
trasformano completamente il significato. Come spesso nel suo lavoro, Flavio Favelli dimostra una
spiccata capacità di estrapolare dal vissuto personale e dalla storia collettiva sollecitazioni in grado di
innescare un processo di riflessione sul ruolo sociale dell’artista contemporaneo. Le sue sculture nate
da materiali di scarto sottolineano l’importanza della comprensione del passato per arrivare ad una
adeguata lettura del presente e ci offrono la possibilità d’immaginare in maniera creativa il futuro.
A Specchia le opere dell’artista entrano in un dialogo costruttivo con l’austera e magniloquente
architettura dell’ex Convento dei Frati Francescani Neri valorizzandone i dettagli e la fisicità e
trasformandosi in delle presenze fantastiche e suggestive. Una installazione sarà collocata in una sala
al pianterreno di Palazzo Risolo.
Così scrive del progetto Flavio Favelli:
Ho sempre concentrato il mio lavoro su oggetti e materiali pre-esistenti che ricostruisco e ridefinisco in
forme nuove, dal vetro di Murano, alle cancellate alle ringhiere di ferro battuto, dai pavimenti in
graniglia fino a mobili e arredi trovati nei mercatini dell’usato.
Le luminarie con la loro struttura in legno dipinta di bianco e i disegni delle lampadine mi hanno sempre
affascinato sia formalmente che per l’ampio immaginario che evoca il loro utilizzo.
Il mio intento è stato quello di costruire, attraverso un laboratorio pratico con giovani studenti e giovani
artisti, un'intera mostra su questo materiale, una mostra finalizzata a sviluppare nuove possibilità di
forme e significato. Ho utilizzato quindi la struttura delle vecchie luminarie come materiale per nuove
opere. Ho infatti prelevato luminarie dismesse da varie ditte del Salento coinvolgendole in modo attivo
nel mio progetto e creando una mostra diffusa site-specific secondo un approccio di ricerca incentrato
sulla mia personale lettura del territorio e del paesaggio.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo, edito da Nero, che documenterà tutte le fasi salienti del
progetto, dal workshop con gli studenti all’allestimento finale e che riunirà i testi di Luigi Ficacci,
Soprintendente per i Beni Storico, Artistici e Demoetnoantropologici per le Province di Bologna,
Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, di Lia De Venere, critico d’arte e curatore, docente di Storia dell’arte
contemporanea dell’Accademia di Belle Arti di Bari e di Ilaria Bonacossa, Art at Work, e curatrice del
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova.
Alla realizzazione dell’iniziativa hanno contribuito in qualità di main sponsor WP Lavori in corso e la
Masseria Torre Coccaro di Savelletri di Fasano (Brindisi) e come sponsor tecnici l’hotel Borgo
Cardigliano di Specchia, la Locanda Fiore di Zagara di Diso (Lecce), le Cantine Castel di Salve di
Depressa (Lecce), Martinucci Maestri Pasticceri dal 1950 di Specchia.
Un particolare ringraziamento va all’On. Antonio Lia per aver concesso gli spazi di Palazzo Risolo e a
Illumina di Micolani Rocco Antonio di Giurdignano (Le).
Il progetto Luminaria Essay troverà conclusione nel prossimo mese di settembre nella realizzazione di un’opera site-specific di Flavio Favelli per Masseria Art Project alla Masseria Resort Torre Maizza a Savelletri (Brindisi), curata da Art At Work.
FLAVIO FAVELLI (Firenze 1967) vive e lavora a Samoggia-Savigno (BO). Dopo la laurea in Storia Orientale all'Università di Bologna, prende parte al Link Project (1995-2001). Tra i principali progetti personali: Manatthan Club, Cardi Black Box, Milano 2011; Galleria Sales, Roma e Centro Artivisive la Pescheria, Pesaro 2010; Museo Marino Marini, Firenze 2009; Galleria Sales, Roma 2008; Fondazione Maison Rouge, Parigi 2007; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino 2007; Projectspace176, Londra 2005; Museo Pecci, Prato 2005; IIC , Los Angeles 2004 ; Galleria Maze, Torino 2003; Artinprogress, Berlino 2002. Tra le mostre collettive: IBID Project a Londra, Progetti Speciali, MACRO, Roma, Sotto quale cielo?, Museo Riso, Palermo 2011; Spazio, Museo MAXXI, Roma 2010; Italics, Palazzo Grassi, Venezia e MCA, Chicago; XV Quadriennale, Roma e Elgiz Museum, Istanbul 2008, Clandestini, 50° Biennale di Venezia, 2003. Ha progettato e realizzato due ambienti pubblici e permanenti: Vestibolo nella Sede ANAS di Venezia di Palazzetto Foscari e Sala d'attesa nel Pantheon di Bologna all'interno del Cimitero Monumentale della Certosa che accoglie la celebrazione di funerali laici. Nel 2010 è stato in residenza all'American Academy di Roma per l'Italian Fellowship. Nel 2012 è invitato all'11° Biennale dell'Avana a Cuba e alla mostra La storia che non ho vissuto al Museo del Castello di Rivoli. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private come: Galleria d’Arte Moderna e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, Fondazione Furla a Bologna, La Maison Rouge Fondation Antoine De Galbert a Parigi, Collezione La Gaia a Cuneo, Collezione Laura Mattioli e Civiche Raccolte d’Arte a Milano, MACRO e Nomas Foundation a Roma, Museo Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, Collezione Anita Zabludowicz a Londra, Collezione Elgiz a Istanbul e Collezione Unicredit Banca; nel 2008 il Museo MAXXI di Roma ha acquistato una sua grande installazione dal titolo La Terza Camera.
L’Associazione Culturale Cactus, presieduta da Marina Forni è attiva da tre anni in Salento con progetti di interscambio culturale fra artisti e territorio. In particolare nel 2011 l’associazione ha concepito e sostenuto l’importante mostra personale di Marco Gastini, artista torinese, noto a livello internazionale, che, affascinato dal Salento, ha allestito nelle sale di Palazzo Risolo, una residenza nobiliare in disuso e bisognosa di restauro, un suggestivo percorso fatto di immagini, che ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Nel 2012 la mostra di Flavio Favelli sarà l’occasione per valorizzare un complesso architettonico di pregio, come l’Ex Convento dei Frati Francescani Neri, poco noto e in cerca di destinazione.
Art at Work è una società di consulenza fondata nel 2009 da Ilaria Bonacossa, Luca Conzato, Ilaria Gianni, Paola Clerico e Riccardo Ronchi, per dar vita ad una piattaforma innovativa capace di attivare sinergie e progetti all’interno del sistema dell’arte contemporanea. Tra le sue realizzazioni la mostra personale di Ian Kiaer Il Baciamano, Fondazione Querini Stampalia, in occasione della 53sima Biennale d’Arti Visive di Venezia, e il progetto quinquennale d’arte pubblica Un Po’ d’arte, promosso dalla Città Di Torino e dalla Regione Piemonte.

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