Sandro Maddalena. The Road Of Revolution

© Sandro Maddalena/AFP | Sandro Maddalena, Kiev, Grushevski - Un ribelle brucia un copertone per ridurre la visuale dei tiratori scelti

 

Dal 17 Ottobre 2014 al 26 Ottobre 2014

Lodi

Luogo: Confartigianato

Indirizzo: via della Marescalca 6

Orari: venerdì 17 ottobre 16-20; chiuso venerdì 24 ottobre; sabato e domenica 18, 19, 25 e 26 ottobre 9,30-20

Costo del biglietto: intero € 7, ridotto € 5

E-Mail info: info@festivaldellafotografiaetica.it

Sito ufficiale: http://www.festivaldellafotografiaetica.it


I moti di piazza Maidan, scoppiati nella capitale del più importante e strategico degli stati delle ex Repubbliche Sovietiche, hanno dato il via alla rivoluzione ucraina lo scorso febbraio. Iniziata come pacifica manifestazione studentesca contro il governo del presidente filorusso Viktor Yanukovich nel novembre 2013, in seguito al rifiuto dello stesso di firmare gli accordi di associazione all’Unione Europea, la protesta si è evoluta nei mesi successivi in una vera e propria rivolta. Le strade di Kiev sono così diventate il teatro e il cuore di una guerra civile concentrata nei quartieri centrali del Kreshatik e del Grushevsko, adiacenti a piazza Maidan Nezalesnosti. Il culmine degli scontri, pagato ad altissimo prezzo dai civili che hanno continuato a rimanere sotto il fuoco per giorni per mantenere il perimetro conquistato della piazza, è stato raggiunto il 18 e 19 febbraio: in poche ore decine di persone hanno perso la vita sotto i colpi dei cecchini appostati sul tetto dell’Hotel Ucraina. La resistenza, operata prevalentemente da ucraini dell’ovest, ha segnato una svolta epocale dalla fine della Guerra Fredda, innescando un processo che sta ridisegnando gli equilibri geopolitici in terra ucraina e nel resto d’Europa. Ho cercato di raccontare questo evento stando accanto a chi ha preso attivamente parte a questa rivoluzione: semplici cittadini che avevano lasciato il lavoro, studenti che avevano momentaneamente abbandonato i banchi universitari per salire e rimanere sulle barricate, ultras organizzati in associazioni di estrema destra, preti che hanno deciso di celebrare messa in piazza piuttosto che in chiesa, portando la loro benedizione da una barricata all’altra. Solo pochi giorni hanno separato la fine della rivoluzione, conclusasi con la celebrazione dei funerali di piazza, la presa della Rada, il parlamento ucraino, e la statalizzazione della casa-reggia del presidente Yanukovich datosi alla fuga, dall’occupazione della Crimea da parte delle truppe russe; ben presto è stato chiaro che la vittoria del movimento pro Maidan non era la conclusione delle ostilità ma l’inizio di un periodo di grande instabilità. Un secondo e ben più sanguinoso conflitto cominciato nell’aprile 2014 è tuttora in corso nell’est del Paese, e non se ne intravede la fine. Per questo, nella parte conclusiva del lavoro, ho preferito dare più spazio al lutto che ai festeggiamenti ed evidenziare come il processo di normalizzazione nel centro di Kiev sia ancora lontano dall’essere compiuto. Sandro Maddalena è nato in provincia di Napoli, il 12 febbraio 1984. Nel 2009 ha realizzato il suo primo reportage sul tema della raccolta dei rifiuti al Cairo, grazie al quale ha raggiunto le fasi finali del concorso italiano Premio Nazionale delle Arti (2010) e del concorso internazionale Click about it (2012). Nel 2010 si è laureato in Fotogiornalismo all’Accademia di Belle Arti di Napoli e, nel 2013, è stato il più giovane fotografo a partecipare a Colonia alla collettiva fotografica sugli ultimi cinquant’anni di fotografia sociale a Napoli, con un lavoro su un istituto psichiatrico. Nel 2014 è comparso tra i finalisti del concorso internazionale Freelens Award for Young Photojournalism ed è stato uno dei vincitori del concorso internazionale Pink Lady Food Photographer of the Year. Le sue fotografie sono state pubblicate su giornali e riviste nazionali ed internazionali. Attualmente sta lavorando a un progetto a lungo termine sulla crisi ucraina. 

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