Remo Pasetto. Dignità del lavoro

Remo Pasetto. Dignità del lavoro, Civica Raccolta d'Arte di Medole, Medole (MN)

 

Dal 01 Maggio 2014 al 08 Giugno 2014

Medole | Mantova

Luogo: Civica Raccolta d'Arte di Medole

Indirizzo: piazza Castello

Orari: Castiglione d/S.: Venerdì 17.30 - 19.30 - Sabato 10.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30 Domenica 10.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30 Medole: Dal mercoledì al sabato 15.30 – 18.30; domenica 10.00 – 12.00 e 15.30 – 18.30

Curatori: Giovanni Magnani, Fabrizio Migliorati, Paolo Capelletti, Luca Cremonesi

Enti promotori:

  • Comune di Medole - Assessorato alla Cultura
  • Civica Raccolta d’Arte
  • Pro Loco Medole
  • Città di Castiglione delle Stiviere

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0376 868001 / 0376 679256

E-Mail info: civicaraccoltadarte@comune.medole.mn.it

Sito ufficiale: http://www.comune.medole.mn.it


Le opere dell’artista veronese impreziosiscono le celebrazioni del Primo Maggio nei due comuni mantovani Dignità del lavoro è il titolo della mostra del pittore Remo Pasetto che sarà inaugurata giovedì 1 maggio nella doppia sede della Civica Raccolta d’Arte alla Torre Civica di Medole e di Palazzo Menghini a Castiglione d/S. L’evento è stata ideato e realizzato attraverso la collaborazione dei due comuni, fatto che non accadeva, nel campo dell’arte, dalla grande mostra sul Chiarismo del 1996. Giovanni Magnani si è occupato della cura dell’esposizione, con l’ausilio dello staff del Comune di Castiglione e della Pro Loco di Medole. Si tratta di un’occasione davvero unica per ammirare le opere di Pasetto e per incontrare l’accademico di Brera, in occasione dell’apertura della mostra. Da qualche anno, infatti, Pasetto vive a Desenzano del Garda e sarà presente all’inaugurazione della mostra. Il momento di riflessione proposto con questa iniziativa è dedicato al mondo del lavoro e ai suoi protagonisti proprio in occasione della Festa dei Lavoratori. Proprio il Primo Maggio, quindi, è stato scelto come data della doppia inaugurazione che si terrà al mattino a Palazzo Menghini e nel pomeriggio alla Torre Civica. Veronese di nascita, milanese di adozione, Remo Pasetto vive la capitale lombarda quando essa sta crescendo e diventando il teatro della ricostruzione del nostro Paese. Ricostruire, in quel tempo, non è solo prerogativa delle idee e della mente, della società e del senso civico, ma anche, in senso stretto e letterale, azione concreta di un Paese che deve riedificare tutto. Si lavora e questa azione è quella che rende l’uomo, e la donna, oggetto dello sguardo di Pasetto. La riflessione dell’artista, dunque, è duplice e riguarda il lavoro dell’uomo, ma anche il lavoro dell’artista, e qui la quotidianità si trasfigura in epica che solo la pittura, nel caso di Pasetto, è in grado di raccontare. Il catalogo dell’esposizione rappresenterà il XVI volume della collezione dei “Quaderni medolesi d’Arte”. Il libro, oltre alle immagini dei quadri dell’artista, conterrà i testi critici di Luca Cremonesi, Fabrizio Migliorati e Paolo Capelletti. Proprio il filosofo Luca Cremonesi parla così dell’arte di Remo Pasetto: «Le tele di Pasetto sono frutto di sguardi, ma sono anche loro, soggetti vivi, che guardano il mondo e hanno uno sguardo, intenso e profondo, sul mondo. All’epica, insomma, che l’arte di Pasetto dona alla realtà, si aggiunge la profondità dell’occhio che da vita alla forma che guarda. La realtà, dunque, si trasfigura e diventa “altro da quello che è”, e cioè specchio che riflette quello che c’è di reale nella realtà, diventando così oggetto/sguardo universale. Negli occhi dei personaggi di Pasetto dimora la vita della realtà che l’artista ha messo in mostra e ha portato, sguardo fra gli sguardi, dritto davanti a noi, o meglio ancora, davanti a loro. Non siamo noi che ci rivediamo nei quadri di Pasetto, ma noi che siamo in mostra davanti alle sue opere».

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