Carlo Riggi. Naufragi

Carlo Riggi. Naufragi, Castello di Milazzo

 

Dal 19 Luglio 2013 al 28 Luglio 2013

Milazzo | Messina

Luogo: Castello di Milazzo

Indirizzo: piazza Nastasi 4

Orari: da martedì a domenica 8.30-13.30/ 16.30-22

Enti promotori:

  • Assessorato alla Cultura del Comune di Milazzo
  • Regione Sicilia
  • Ordine Psilcologi Regione Sicilia

Telefono per informazioni: +39 389 2571928

E-Mail info: compagniadelcastellomilazzo@gmail.com

Sito ufficiale: http://compagniadelcastellomilazzo.it


Giovedì 18 Luglio, alle 19.00, il Castello di Milazzo ospiterà “Naufragi”, mostra fotografica di Carlo Riggi promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milazzo, visitabile fino al 28 Luglio presso l’Oratorio del Duomo. In occasione dell’inaugurazione l’Artista terrà un incontro pubblico dal titolo “L’inconscio fotografico, tra analogico e digitale”. 
Carlo Riggi, psicologo psicoterapeuta, riesce a conciliare efficacemente le sue competenze professionali con l’attività fotografica, realizzando così opere che si presentano come una rivelazione del quotidiano, cosciente rielaborazione della realtà in un’immagine che si fa ricordo delle proprie emozioni. 
Secondo Riggi “La fotografia possiede le qualità del sogno” e rende possibile la coesistenza tra la realtà fisica e ciò che risiede nella nostra psiche. In questo sogno collettivo è possibile arrivare al cuore delle immagini proposte, riconoscendo particolari estranei che divengono intimi fin dalla prima visione. Affiorano quindi sentimenti come la tenerezza, la nostalgia e la curiosità, smorzando l’ansia dell’ignoto con la scoperta che, anche in esso, ci sono elementi di familiarità. 
I “Naufragi” nascono proprio da questo “perdersi” per poi ritrovarsi, dalla sensazione di arrivare alla propria terra senza possederla fino in fondo, come un estraneo che però è modellato dall’appartenenza all’isola. Quello che Carlo Riggi ci offre è lo sguardo di un Odisseo nell’atto di confrontarsi con le proprie radici e con il mare, che ha accompagnato il viaggiatore formandone l’essenza. 

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