I Carabinieri nella Storia

I Carabinieri nella Storia, Museo degli Angeli, Sant'Angelo di Brolo (ME)

 

Dal 04 Ottobre 2014 al 30 Novembre 2014

Sant'Angelo di Brolo | Messina

Luogo: Museo degli Angeli

Indirizzo: via San Francesco

Orari: tutti i giorni 10-13 / 16-19

Curatori: Francesco Scorsone

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0941 533361

E-Mail info: vincenza.stancamiano@comune.santangelodibrolo.me.it

Sito ufficiale: http://www.museodegliangeli.it


Sarà inaugurata sabato 4 ottobre 2014 alle ore 18 presso il Museo degli Angeli di Sant’Angelo di Brolo ME dal Sindaco Basilio Caruso e dall’Esperto alla Cultura Vanni Giuffré la mostra collettiva: “I Carabinieri nella Storia” 
Una mostra resa possibile contando sulla disponibilità degli artisti che hanno generosamente realizzato e prestato le loro opere per onorare i 200 anni di storia dell’Arma dei Carabinieri nonché del patrocinio del Comune di Sant’Angelo di Brolo che in questo frangente ospita l‘evento. La mostra esposta in precedenza presso in Castello di Carini, il complesso multimediale di Nissoria e l’Oratorio del SS. Rosario di Valledolmo affronta la tappa del Museo degli Angeli per concludere a dicembre il suo percorso a Catania nel mese di dicembre 2014  

Gli autori: Antonella Affronti, Luciana Anelli, Bartman (Batolomeo Manno), Om Bosser, Alessandro Bronzini, Salvatore Calò, Ilaria Caputo, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Angelo Denaro, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Pippo Giambanco, Maria Grazia Lala, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Pino Manzella, Alessandro Monti, Franco Murer, Massimo Piazza, Vanni Quadrio, Tommaso Serra, Gianni Maria Tessari, Emanuela Tolomeo, Tiziana Viola Massa ognuno di loro in maniera diversa ha voluto rendere omaggio alla storia dell’Arma, rappresentando uomini e situazioni presenti e passate in Italia e all’estero e fornendo uno spaccato che colpisce oggi come in passato. Questi uomini, che vivono la veste di carabiniere per tutta la vita, i quali: sentono, amano, soffrono, ma la loro umanità non trascende mai i limiti delle norme disciplinari. È una condizione inderogabile che non può non trovarci d’accordo. 

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