Alberto de Braud. Fine del gioco
Dal 03 Ottobre 2012 al 11 Novembre 2012
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 95
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: Paolo Biscottini
Enti promotori:
- Banca Generali
Costo del biglietto: intero euro 8, ridotto euro 5
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info.biglietteria@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it
Dopo avere accolto nel 2008 la grande installazione Unexpected di Alberto de Braud - due gigantesche mele che volteggiavano nel cielo di Milano - il Museo Diocesano si appresta a ospitare, dal 3 ottobre all’11 novembre 2012 , la sua personale dal titolo Fine del gioco.
Curata dal direttore del Museo, Paolo Biscottini, realizzata grazie a Banca Generali, la mostra raccoglie quaranta opere dell’artista milanese che, attraverso lavori basati sulla figura stilizzata dell’uomo, indagano temi come la fragilità dell’essere umano, l’equilibrio precario del rapporto tra società e individuo e il continuo sforzo che quest’ultimo affronta nel cercare mete e obbiettivi sempre più audaci.
Il percorso espositivo presenta sculture e installazioni che documentano una ricerca artistica che dura da più di 30 anni, in cui la ripetizione è vissuta come rappresentazione del significato o del simbolo nascosto delle cose attraverso forme allegoriche che cercano nella leggerezza e nell’equilibrio il loro stato d’essere.
Come sottolinea Alberto de Braud: “Personalmente, la figura umana è stato uno dei temi che ho esplorato più spesso perché è un tema inesauribile, ancora pieno di possibilità e carico di significati e simbolismi, ma non è il solo. Ho lavorato e lavoro ancora in altre direzioni e per questa ragione ho voluto fortemente in questa mostra offrire al pubblico una visione completa di questo soggetto a me caro e liberarmene per affrontare nuove avventure.”
Filo conduttore delle opere di Alberto de Braud rimane il concetto di idea metaforica che lega la sua ricerca di artista all’accumulazione, alla sequenza, alla moltiplicazione. In mostra, le opere decontestualizzate si rincorrono tra la dimensione del gioco e una realtà in bilico, ironica e bizzarra. Tale processo fornisce allo spettatore solo frammenti della realtà, segni vuoti senza senso, che montati insieme assumono un significato nuovo, arbitrario e imposto dall’artista.
“Banca Generali da anni coniuga la propria professionalità in campo finanziario all’impegno per la collettività in ambito sia sociale sia culturale” - dichiara l’Amministratore delegato di Banca Generali, Piermario Motta - “Siamo felici di accompagnare la mostra di un artista così attento e sensibile alle dinamiche attuali. La centralità dell’uomo nelle opere di de Braud risulta infatti quanto mai contemporanea con una tensione emotiva mutevole tra paradigmi surreali ed esistenziali”.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Paolo Biscottini e Valerio Dehò.
Alberto de Braud. Note biografiche
Alberto de Braud nasce a Milano nel 1959 e consegue il Bachelor of Fine Arts presso la Rhode Island School of Design, a Providence, nel 1983. A New York espone alla Galleria Mokotoff, New Gallery, ABC No Rio Gallery, Art in General, e partecipa alla mostra “Artist in the Market place” (Bronx Museum, 1986). Nel 1991 lavora ed insegna alla Bemis Foundation, Nebraska, e crea una fontana in bronzo per un parco vicino Boston. Nel 1992 partecipa alla Biennale di Scultura di Gubbio. Si trasferisce a Parigi nel 1994, presso la Fondazione Citè International des Arts, ed espone alle gallerie Pascal Lansberg e Sous-sol.
A Milano dal 1998, i suoi lavori sono in mostra presso la galleria Bruna Soletti, E-studio, Galleria Blu. Nel 2004 presenta una personale al Parlamento Europeo a Strasburgo. Nel 2007 gli viene commissionata una scultura monumentale di 20 mt per il Maciachini Center di Milano.
Attualmente, oltre a mostre in gallerie private, si dedica alla scultura monumentale, pubblica e privata in Italia, Spagna, Svizzera e Francia: ricordiamo le installazioni allo Chalet Mollino di Salice d’Ulzo ed a Palazzo Europa a Padova e la personale alla Galleria Quintocortile di Milano, nel 2011.
Curata dal direttore del Museo, Paolo Biscottini, realizzata grazie a Banca Generali, la mostra raccoglie quaranta opere dell’artista milanese che, attraverso lavori basati sulla figura stilizzata dell’uomo, indagano temi come la fragilità dell’essere umano, l’equilibrio precario del rapporto tra società e individuo e il continuo sforzo che quest’ultimo affronta nel cercare mete e obbiettivi sempre più audaci.
Il percorso espositivo presenta sculture e installazioni che documentano una ricerca artistica che dura da più di 30 anni, in cui la ripetizione è vissuta come rappresentazione del significato o del simbolo nascosto delle cose attraverso forme allegoriche che cercano nella leggerezza e nell’equilibrio il loro stato d’essere.
Come sottolinea Alberto de Braud: “Personalmente, la figura umana è stato uno dei temi che ho esplorato più spesso perché è un tema inesauribile, ancora pieno di possibilità e carico di significati e simbolismi, ma non è il solo. Ho lavorato e lavoro ancora in altre direzioni e per questa ragione ho voluto fortemente in questa mostra offrire al pubblico una visione completa di questo soggetto a me caro e liberarmene per affrontare nuove avventure.”
Filo conduttore delle opere di Alberto de Braud rimane il concetto di idea metaforica che lega la sua ricerca di artista all’accumulazione, alla sequenza, alla moltiplicazione. In mostra, le opere decontestualizzate si rincorrono tra la dimensione del gioco e una realtà in bilico, ironica e bizzarra. Tale processo fornisce allo spettatore solo frammenti della realtà, segni vuoti senza senso, che montati insieme assumono un significato nuovo, arbitrario e imposto dall’artista.
“Banca Generali da anni coniuga la propria professionalità in campo finanziario all’impegno per la collettività in ambito sia sociale sia culturale” - dichiara l’Amministratore delegato di Banca Generali, Piermario Motta - “Siamo felici di accompagnare la mostra di un artista così attento e sensibile alle dinamiche attuali. La centralità dell’uomo nelle opere di de Braud risulta infatti quanto mai contemporanea con una tensione emotiva mutevole tra paradigmi surreali ed esistenziali”.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Paolo Biscottini e Valerio Dehò.
Alberto de Braud. Note biografiche
Alberto de Braud nasce a Milano nel 1959 e consegue il Bachelor of Fine Arts presso la Rhode Island School of Design, a Providence, nel 1983. A New York espone alla Galleria Mokotoff, New Gallery, ABC No Rio Gallery, Art in General, e partecipa alla mostra “Artist in the Market place” (Bronx Museum, 1986). Nel 1991 lavora ed insegna alla Bemis Foundation, Nebraska, e crea una fontana in bronzo per un parco vicino Boston. Nel 1992 partecipa alla Biennale di Scultura di Gubbio. Si trasferisce a Parigi nel 1994, presso la Fondazione Citè International des Arts, ed espone alle gallerie Pascal Lansberg e Sous-sol.
A Milano dal 1998, i suoi lavori sono in mostra presso la galleria Bruna Soletti, E-studio, Galleria Blu. Nel 2004 presenta una personale al Parlamento Europeo a Strasburgo. Nel 2007 gli viene commissionata una scultura monumentale di 20 mt per il Maciachini Center di Milano.
Attualmente, oltre a mostre in gallerie private, si dedica alla scultura monumentale, pubblica e privata in Italia, Spagna, Svizzera e Francia: ricordiamo le installazioni allo Chalet Mollino di Salice d’Ulzo ed a Palazzo Europa a Padova e la personale alla Galleria Quintocortile di Milano, nel 2011.
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