Bruno Pedrosa. Presagi
Dal 13 Dicembre 2012 al 19 Gennaio 2013
Milano
Luogo: Fondazione Zappettini
Indirizzo: via Nerino 3
Orari: 15-19; sabato e festivi chiuso
Curatori: Maurizio Vanni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 89281179
E-Mail info: milano@fondazionezappettini.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionezappettini.org/
La Fondazione Zappettini apre la sezione OPEN dedicata alle collaborazioni con altre istituzioni con la presentazione del libro Bruno Pedrosa. Presagi a cura di Maurizio Vanni, edito da Silvana Editoriale.
L’evento è accompagnato dalla mostra di una selezione di lavori su carta dell’artista brasiliano e di alcune opere scultoree. L’Iniziativa rappresenta l’ultima di una serie di tappe di un circuito internazionale che ha già visto l’opera di Bruno Pedrosa presentata presso i seguenti enti: Fundaç?o Edson Queiroz, UNIFOR Universidade de Fortaleza, Fortaleza-Ceará (ottobre-dicembre 2011); Lu.C.C.A. Museum, Lucca (febbraio-marzo 2012); Museo do Ingá e Uff-Università Federale Fluminense, Niteroi-Rio de Janeiro (marzo-aprile 2012).
“È come se Pedrosa – sottolinea Vanni nel suo saggio –, attraverso le sue composizioni, sfidasse il presagio o si prendesse gioco del destino mescolando segni dal sapore antico con intuizioni cromatiche che, in certi casi, non possono ancora esistere in natura. Nelle sue opere, l’indeterminato prende forma di fronte ai nostri occhi e acquisisce un senso soggettivo per coloro che hanno il coraggio di cercare l’essenza di ciò che vedono.” Basta interpretare in modo differente un segnale per trasformarlo in uno stargate dimensionale in grado di farci scoprire il futuro prossimo del nostro presente.
L’evento è accompagnato dalla mostra di una selezione di lavori su carta dell’artista brasiliano e di alcune opere scultoree. L’Iniziativa rappresenta l’ultima di una serie di tappe di un circuito internazionale che ha già visto l’opera di Bruno Pedrosa presentata presso i seguenti enti: Fundaç?o Edson Queiroz, UNIFOR Universidade de Fortaleza, Fortaleza-Ceará (ottobre-dicembre 2011); Lu.C.C.A. Museum, Lucca (febbraio-marzo 2012); Museo do Ingá e Uff-Università Federale Fluminense, Niteroi-Rio de Janeiro (marzo-aprile 2012).
“È come se Pedrosa – sottolinea Vanni nel suo saggio –, attraverso le sue composizioni, sfidasse il presagio o si prendesse gioco del destino mescolando segni dal sapore antico con intuizioni cromatiche che, in certi casi, non possono ancora esistere in natura. Nelle sue opere, l’indeterminato prende forma di fronte ai nostri occhi e acquisisce un senso soggettivo per coloro che hanno il coraggio di cercare l’essenza di ciò che vedono.” Basta interpretare in modo differente un segnale per trasformarlo in uno stargate dimensionale in grado di farci scoprire il futuro prossimo del nostro presente.
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