Capolavori Sibillini. Le Marche e i luoghi della bellezza

Capolavori Sibillini. Le Marche e i luoghi della bellezza, Opera dalla mostra | Foto: Matteo Deiana

 

Dal 21 Dicembre 2017 al 30 Giugno 2018

Milano

Luogo: Museo Diocesano Carlo Maria Martini

Indirizzo: Piazza Sant’Eustorgio 3

Orari: Mar - Doma 10 - 18 | Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura

Curatori: Daniela Tisi, Vittorio Sgarbi

Enti promotori:

  • Regione Marche
  • Rete Museale dei Sibillini
  • Chiostri di Sant'Eustorgio

Costo del biglietto: Intero 8 € | Ridotto (Singoli dai 6 ai 18 anni, Studenti universitari, Invalidi e portatori di handicap, Preti, suore, novizi e seminaristi, Titolari di convenzioni) e gruppi 6 € | Gratuito Bambini sino ai 6 anni, Giornalisti, Insegnanti in servizio, Studenti delle Facoltà di Beni Culturali, Architettura e Design, Accademia di Belle Arti, Guide turistiche, Accompagnatore di disabili, Associati ICOM, Associati AMEI. Tutte le categorie devono essere munite di tesserino

Telefono per informazioni: +39 02 8942 0019

Sito ufficiale: http://www.chiostrisanteustorgio.it/



I Musei della Rete Museale dei Sibillini presentano al pubblico milanese “Capolavori Sibillini, Le Marche e i Luoghi della Bellezza”, a cura diDaniela Tisi e Vittorio Sgarbi, in collaborazione con il Museo Diocesano. Una prestigiosa selezione di 56 opere, provenienti dai luoghi marchigiani colpiti dal terremoto del 2016,sarà espostaal Museo Diocesano di Milanodal 21 dicembre al 30 giugno 2018.
In mostra capolavori di grandi maestri come Perugino, Crivelli, Spadino, Cristoforo Munari, Cristoforo Unterperger, Corrado Giaquinto, Simone De Magistris, Ignazio Stern, Nicola di Ulisse da Siena, Salvatore Monosilio, Vincenzo Pagani: ricchezze culturali di un territorio dove l’arte e la bellezza devono essere preservati.
 
La Rete Museale dei Sibillini nasce nel 2013 e ad oggi è costituita da dieci comuni: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno, San Ginesio, Sarnano e Ripe San Ginesio, in un territorio di riferimento che si estende su tre province, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, abbracciando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’obiettivo è di comunicare e promuovere il patrimonio culturale dal punto di vista storico, culturale, artistico, ambientale e produttivo.

Inserita in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano, la mostra nasce con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico ai tesori artistici della Rete Museale dei Sibillini. Una parte delle opere, infatti, proviene dalla precedente mostra, conclusa il 19 novembre a Osimo, “Capolavori Sibillini” – l’arte dei luoghi feriti dal sisma”,un’operazione digrande valenza culturale e civica che ha visto la presenza del Ministro Franceschini, il riconoscimento dell’operazione dalle più alte cariche dello Stato e il conferimento della medaglia da parte della Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.
 
L’esposizione è realizzata da Regione Marche e Rete Museale dei Sibillini in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, l’ANCI Marche e l’ANCI Lombardia e il Museo Diocesano di Milano.
 
Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni, in cui le opere fanno da trait d’union tra i musei Sibillini e il territorio marchigiano, vero protagonista della mostra, con la sua fragile bellezza densa di tradizioni, arte e natura, da tutelare e valorizzare.

“Con grande entusiasmo il Museo Diocesano Carlo Maria Martini ha accolto la richiesta di Regione Marche di ospitare questa mostra, con la consapevolezza di custodire preziose opere che sono rimaste senza casa dopo gli eventi sismici dello scorso anno, ma soprattutto con la speranza di contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione di un patrimonio di straordinaria bellezza ancora poco noto al pubblico milanese. Confidiamo nel fatto che questa esposizione possa dar voce ad una terra ferita ma ricca di cultura, storia, tradizioni e leggende di cui le opere d’arte della Rete Museale dei Sibillini sono viva testimonianza” commentaNadia Righi, Direttore del Museo Diocesano Carlo Maria Martini.

“La nostra rete di musei accompagna il visitatore alla scoperta di uno dei paesaggi più belli delle Marche, quello dei Sibillini, ricco di preziose testimonianze archeologiche, capolavori artistici e di saperi, usi e costumi, in un dialogo continuo tra uomo e natura che modella da sempre la nostra regione. Dopo la sequenza sismica del 24 agosto 2016, la rete museale, assolvendo il compito di tutela attiva del territorio, si è impegnata nell’emergenza, assicurando una rapida messa in sicurezza delle collezioni conservate all'interno dei musei più danneggiati. Oggi siamo orgogliosi di portare i capolavori della nostra terra in diverse città Italiane, per mostrare al grande pubblico la forza e la voglia di rinascita che passa anche attraverso la promozione del nostro patrimonio culturale” affermaDaniela Tisi, Direttore della Rete Museale dei Sibillini.

“Siamo convinti del fatto che le nostre opere d’arte, così preziose e numerose, capillarmente presenti sul territorio regionale, sono tra i nostri ambasciatori più autorevoli. Per tenere desta l’attenzione su uno dei territori simbolo delle Marche, il comprensorio dei Sibillini, parallelamente alle nostre iniziative regionali abbiamo scelto Milano come hub, per promuovere le Marche fuori dalle Marche, per sensibilizzare un pubblico attento e sensibile rispetto alla grande proposta culturale, turistica e storico-artistica che la nostra regione può vantare. Con questa mostra sui Capolavori dei Sibillini avrà inizio una serie di attività promozionali che si si svolgeranno al Museo diocesano di Milano e in città, con un focus importante alla prossima Bit di febbraio e con molte iniziative che si protrarranno per tutta la prima metà del 2018” dichiara Luca Ceriscioli, Presidente Regione Marche.


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