Daniele Gaggianesi. Interni Vicini
Dal 24 Maggio 2021 al 05 Giugno 2021
Novate Milanese | Milano
Luogo: Casa Testori
Indirizzo: Largo Angelo Testori 13
Orari: dal lunedì al venerdì 10.00 - 13.00 | 14.30-18.00 | sabato 14.30 - 19.30 | domenica chiuso
Enti promotori:
- Cooperativa Koinè
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39.02 36586877
E-Mail info: info@casatestori.it
Sito ufficiale: http://www.casatestori.it
Dal 24 maggio al 5 giugno Casa Testori presenta la nuova mostra “Interni Vicini” di Daniele Gaggianesi, un progetto poetico partecipativo realizzato in collaborazione con Associazione Giovanni Testori nell’ambito di NovateCULT – la cultura è per tutti, promosso dalla Cooperativa Koinè grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
L’idea di “Interni Vicini” nasce dal desiderio di raccontare momenti di vita di questo assurdo quanto complicato anno. Il virus ha tentato di spazzare via un paio di generazioni, quelle dei nostri anziani, custodi della memoria del nostro passato recente. E non solo il virus, ma con il lockdown l’anonimato stesso è diventato contagioso e capillare, al punto che tutti noi, contagiati e non, reclusi nei nostri appartamenti, ne abbiamo fatto esperienza: siamo stati uno dei tanti volti affacciati a una delle tante finestre, a guardare la solita strada deserta, occhi che sbirciano dietro una mascherina, senza più una storia, un mestiere, una vita che ci ha segnato il viso. Occhi sbarrati dietro il bianco. Eppure, la vita, la memoria di noi, si annida da qualche parte, probabilmente dietro e dentro i nostri oggetti, quelle solite cose che restano poggiate sulle nostre mensole, sui nostri comodini, lavandini. Da qui l’idea di affidare a Daniele Gaggianesi, poeta e attore, il compito di scrivere una grande poesia di cose piccole piene di vita a partire da alcune fotografie inviategli da dieci novatesi over 60.
Ad ognuna di queste persone l’artista ha fatto lunghe interviste, dove potersi raccontare, garantendo il più totale anonimato. “All’interno di un piccolo territorio – spiega Daniele Gaggianesi - si sono stabilite relazioni fra pareti non distanti, che si intravvedevano da una finestra, interni vicini, appunto. Ne è nato un dialogo intergenerazionale dove si intravede il rimpianto di quella occasione mancata di mese in mese, quella uscita dal tunnel che si è prolungata lasciando spesso un po’ di amaro, ma sempre accompagnata da uno sguardo di speranza verso il futuro”.
La volontà di documentare quanto avvenuto ha portato alla nascita di poesie che, accanto alle fotografie, andranno a comporre la mostra e saranno recitate nella performance dell’artista in programma il 28 maggio alle ore 20.30 nel giardino di Casa Testori: la lettura sarà abbinata a una traccia audio-visiva delle fotografie che scorreranno accompagnate dal paesaggio sonoro di Chiara Ryan Izzo, che sarà da sottofondo anche per i visitatori della mostra. Il progetto ha previsto anche una campagna Instagram e Facebook sulla pagina dedicata @internivicini.
Classe 1983, Daniele Gaggianesi è un attore e poeta. Nato e cresciuto a Corsico (MI), parallelamente all’attività teatrale porta avanti un percorso di ricerca poetica cominciato con la reinvenzione del dialetto milanese. Nel 2017 vince il premio Arcipelago Itaca, grazie al quale verrà pubblicata la sua prima raccolta di poesie “Quand finìssen i semafor – Quando finiscono i semafori”, edito dalla casa editrice omonima. Il libro vince il premio Tirinnanzi Poesia ed è finalista ai Premi Gozzano e Fogazzaro nel 2019. Da queste poesie, che sono storie di personaggi della metropoli milanese contemporanea, ma raccontate in una lingua antica, Gaggianesi trae lo spettacolo di teatro-canzone “Quand finìssen i semafor”.
Sua è anche la traduzione in versi de La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde, pubblicata nel 2020 da Ledizioni nel volume Wilde Without the boy a cura di Maggie Rose.
Nel 2019 vince il Premio Testori con il poema “qohèlet rejected”, un romanzo giallo in poesia ambientato in un futuro prossimo (il 2022), in cui il personaggio biblico viene riproposto nelle vesti di un adolescente hikikomori, un autorecluso, che manda i suoi messaggi al mondo attraverso chat anonime. L’opera viene pubblicata nel 2020 da Schena Editore.
LA PERFORMANCE
Venerdì 28 maggio ore 20.30 (obbligatoria la prenotazione scrivendo a: scoprire@casatestori.it - l'evento si svolgerà in sicurezza nel rispetto dei protocolli Covid-19)
L’idea di “Interni Vicini” nasce dal desiderio di raccontare momenti di vita di questo assurdo quanto complicato anno. Il virus ha tentato di spazzare via un paio di generazioni, quelle dei nostri anziani, custodi della memoria del nostro passato recente. E non solo il virus, ma con il lockdown l’anonimato stesso è diventato contagioso e capillare, al punto che tutti noi, contagiati e non, reclusi nei nostri appartamenti, ne abbiamo fatto esperienza: siamo stati uno dei tanti volti affacciati a una delle tante finestre, a guardare la solita strada deserta, occhi che sbirciano dietro una mascherina, senza più una storia, un mestiere, una vita che ci ha segnato il viso. Occhi sbarrati dietro il bianco. Eppure, la vita, la memoria di noi, si annida da qualche parte, probabilmente dietro e dentro i nostri oggetti, quelle solite cose che restano poggiate sulle nostre mensole, sui nostri comodini, lavandini. Da qui l’idea di affidare a Daniele Gaggianesi, poeta e attore, il compito di scrivere una grande poesia di cose piccole piene di vita a partire da alcune fotografie inviategli da dieci novatesi over 60.
Ad ognuna di queste persone l’artista ha fatto lunghe interviste, dove potersi raccontare, garantendo il più totale anonimato. “All’interno di un piccolo territorio – spiega Daniele Gaggianesi - si sono stabilite relazioni fra pareti non distanti, che si intravvedevano da una finestra, interni vicini, appunto. Ne è nato un dialogo intergenerazionale dove si intravede il rimpianto di quella occasione mancata di mese in mese, quella uscita dal tunnel che si è prolungata lasciando spesso un po’ di amaro, ma sempre accompagnata da uno sguardo di speranza verso il futuro”.
La volontà di documentare quanto avvenuto ha portato alla nascita di poesie che, accanto alle fotografie, andranno a comporre la mostra e saranno recitate nella performance dell’artista in programma il 28 maggio alle ore 20.30 nel giardino di Casa Testori: la lettura sarà abbinata a una traccia audio-visiva delle fotografie che scorreranno accompagnate dal paesaggio sonoro di Chiara Ryan Izzo, che sarà da sottofondo anche per i visitatori della mostra. Il progetto ha previsto anche una campagna Instagram e Facebook sulla pagina dedicata @internivicini.
Classe 1983, Daniele Gaggianesi è un attore e poeta. Nato e cresciuto a Corsico (MI), parallelamente all’attività teatrale porta avanti un percorso di ricerca poetica cominciato con la reinvenzione del dialetto milanese. Nel 2017 vince il premio Arcipelago Itaca, grazie al quale verrà pubblicata la sua prima raccolta di poesie “Quand finìssen i semafor – Quando finiscono i semafori”, edito dalla casa editrice omonima. Il libro vince il premio Tirinnanzi Poesia ed è finalista ai Premi Gozzano e Fogazzaro nel 2019. Da queste poesie, che sono storie di personaggi della metropoli milanese contemporanea, ma raccontate in una lingua antica, Gaggianesi trae lo spettacolo di teatro-canzone “Quand finìssen i semafor”.
Sua è anche la traduzione in versi de La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde, pubblicata nel 2020 da Ledizioni nel volume Wilde Without the boy a cura di Maggie Rose.
Nel 2019 vince il Premio Testori con il poema “qohèlet rejected”, un romanzo giallo in poesia ambientato in un futuro prossimo (il 2022), in cui il personaggio biblico viene riproposto nelle vesti di un adolescente hikikomori, un autorecluso, che manda i suoi messaggi al mondo attraverso chat anonime. L’opera viene pubblicata nel 2020 da Schena Editore.
LA PERFORMANCE
Venerdì 28 maggio ore 20.30 (obbligatoria la prenotazione scrivendo a: scoprire@casatestori.it - l'evento si svolgerà in sicurezza nel rispetto dei protocolli Covid-19)
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