Dreamers. Arte contemporanea tra sogno e surreale

Dreamers. Arte contemporanea tra sogno e surreale

 

Dal 19 Luglio 2016 al 31 Luglio 2016

Milano

Luogo: Chie Art Gallery

Indirizzo: viale Premuda 27

Orari: da lunedì a sabato dalle 12 alle 19

Curatori: Francesca Callipari

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: francycall@hotmail.it

Sito ufficiale: http://www.premioceleste.it/ita_artista_news/idu:78841/idn:36697/



“Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno” affermava il celeberrimo Van Gogh, una frase che sembra spiegare chiaramente il forte legame esistente tra arte e sogno, un rapporto istintivo che nasce dall’esigenza primordiale dell’artista di dar libero sfogo al proprio inconscio, che proprio nell’arte come nel sogno emerge spontaneamente senza limiti o costrizioni.
Un legame che talvolta è palesemente dichiarato, progettato, come nel caso dei surrealisti ma che in altri casi si esplica in modo del tutto casuale ed istintivo, risultante dal desiderio dell’artista di trovare nuovi linguaggi, nuove forme ed immagini per imprimere una visione diversa sul mondo, alimentando ulteriormente l’infinito dibattito su ciò che sia da considerarsi o meno arte.
Un’esposizione che si concentra, dunque, sull’arte come sogno, rappresentazione di scene oniriche, mondi immaginifici, fantasy, surreale. Tutto ciò che va al di là della razionalità… una mostra che intende dimostrare il potere evocativo dell’arte fotografica, pittorica o scultorea, evidenziando come attraverso di essa si possa intraprendere un viaggio magnifico verso l’infinito alla scoperta di immagini o esperienze già vissute, di ricordi che riemergono dal nostro Io più profondo rigenerandoci perché come affermava Shakespeare “Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita…”

Silvia Baldacci:  
Figlia di un noto antiquario fiorentino, dopo il diploma di stilista, frequenta un corso di pittura presso " la Bottega dell’ Arcimboldo ", apprendendo con successo la tecnica del tratteggio a graffite. In anni recenti abbandona la vena classica tipica dei primi lavori per sperimentare nuove linee ed espressioni, da cui scaturisce uno stile moderno, contraddistinto da una freschezza dei colori e una particolare profondità d’ animo che convergono verso una fusione tra sogno e realtà dove tutto è in continuo movimento. 

Valerio Betta:  
Attivo sin dal 1970 con presenze in numerose rassegne nazionali e internazionali, ha frequentando lo studio del famoso acquafortista G.Nino Ramorino, dal quale ha appreso la tecnica dell'acquaforte, aprendo così nuovi spazi alla sua sensibilità artistica. I suoi lavori, eseguiti su sfondo sabbiato, sono atmosfere invernali ove i colori diventano sensazioni che non sono mai fredde ma cariche di sentimento e molto umane. Gli acquerelli sono molto gioiosi con scene della valle e del Garda, quasi miniature ottocentesche, sogni che camminano sul colore, oppure grandi vasi di fiori che si perdono nello sfondo e sembra quasi che non ci sia distacco tra il fiore e lo sfondo ma anche lo sfondo sia una continuità dell’atmosfera del fiore e delle foglie.  

Samoa Cocco:  
Artista autodidatta, spazia dalla passione per il disegno alla pittura, sperimentando tecniche diverse, dall’acquerello fino al quella del Dry Brush, pittura ad olio su carta a pennello asciutto che dal 2013 ha contraddistinto tutte le sue opere. L’arte è per lei mezzo di espressione della propria anima, attraverso il quale può esprimere se stessa in tutte le sue emozioni, passioni e sensazioni! 

Vassilios Dragani:  
Artista di origini greche, Vassilios, presenta uno stile variegato e volto alla sperimentazione in cui a dominare è quasi sempre il colore, un colore vibrante che crea sfondi in movimento in cui talvolta trovano posto figure esili e stilizzate. Una pittura immediata attraverso la quale l’artista trasmette un’infinità di emozioni, ponendosi in continuo dialogo con l’osservatore.  

Alessandro Mandanici: 
Artista autodidatta, dopo aver studiato grafica pubblicitaria, si cimenta nella pittura, dando vita ad uno stile peculiare, contraddistinto da linee sinuose, movenze circolari e onde cromatiche dal tratto nervoso che costruiscono uno sfondo in movimento da cui emerge, come in una danza, al centro, il ritratto del personaggio raffigurato. 

Irene Perbellini:  
Artista che si muove tra la passione per la pittura a quella per la scultura in argilla, la Perbellini fa di questi due elementi gli strumenti attraverso i quali esprimere liberamente le proprie emozioni, le idee che scaturiscono istintivamente nella sua mente. Sia nell’una che nell’altra tecnica preferisce il contatto diretto con l’opera: ama sentire al tatto gli elementi che andranno a comporre le sue creazioni, instaurando così un legame profondo tra la propria anima e l’opera in fase di realizzazione. 

Ilaria Ranzato: 
Artista che ama sperimentare, si affaccia nel mondo dell’arte con estrema libertà, dando vita ad opere in tecnica mista nelle quali ad un forte impatto visivo, reso anche attraverso cromatiche brillanti, si associa uno straordinario potere emozionale. Nelle opere in mostra ciò che colpisce è tra l’altro una particolare attenzione ai dettagli che l’artista rende mediante una pittura materica con elementi in rilievo. 

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI