E vide che era cosa molto buona. Il dono della vita, la vita come dono

E vide che era cosa molto buona. Il dono della vita, la vita come dono

 

Dal 02 Marzo 2015 al 15 Marzo 2015

Milano

Luogo: Basilica di Sant'Ambrogio

Indirizzo: piazza Sant'Ambrogio

Orari: feriali 9.30‐12.30 / 14.30‐19; festivi 9‐12.30 / 15‐20

Curatori: Sandro Chierici

Enti promotori:

  • Arcidiocesi di Milano
  • Progetto Culturale della CEI
  • Libreria Editrice Vaticana

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 338 2336216

E-Mail info: segreteria@centriculturali.org

Sito ufficiale: http://www.centriculturali.org


Domenica 1 marzo alle ore 15.30 si inaugura a Milano presso la Basilica di Sant’Ambrogio la mostra E vide che era cosa molto buona. Il dono della vita, la vita come dono, prodotta da Itaca, AIC (Associazione Italiana Centri Culturali) e Gruppo bancario Credito Valtellinese, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano, del Progetto Culturale della CEI e della Libreria Editrice Vaticana. L’allestimento milanese si avvale della collaborazione della stessa Basilica di Sant’Ambrogio, di Crocevia ‐ Fondazione Alfredo e Teresita Paglione e del Credito Artigiano. «Cosa nutre la vita?»: la domanda posta dal cardinale Scola in relazione al titolo di Expo 2015 «Nutrire il pianeta, energia per la vita» è all’origine del percorso di testi e immagini presentato nei 32 pannelli della mostra, la quale, partendo dal crollo di tante evidenze e dalle innumerevoli domande che spesso spengono la gioia di vivere, affronta questioni essenziali: da dove viene e di chi è la vita?  

La vita è dovuta o è data? Chi sostiene e alimenta la speranza del vivere dentro le circostanze quotidiane? Domande che aprono al tema del prossimo convegno ecclesiale di Firenze: «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo». All’inaugurazione parteciperanno S.E. Monsignor Erminio De Scalzi, abate della Basilica di Sant’Ambrogio, Giovanni del Crappo, direttore territoriale Milano Stelline ‐ Credito Valtellinese, e Sandro Chierici, che illustrerà il percorso iconografico della mostra, di cui è curatore. 

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